Chiediamo ai sindacati confederali CGIL, CISL e UIL, quanto sia coerente la scelta di ENI come main sponsor del concertone del 1 maggio con il loro sostegno alla piattaforma per la giustizia climatica e per una transizione verde dell'economia.
La stessa Eni a cui nel PNRR del governo si spalanca la porta per l'idrogeno blu prodotto da gas e usando tecniche rischiose e costose come il Carbon Capture and Storage.
Le organizzazioni delle lavoratrici e dei lavoratori dovrebbero essere alla testa della lotta per un vero Green New Deal, coerente negli obiettivi ambientali e sociali.
Stop al ricatto ambiente-lavoro, le organizzazioni sindacali non ne siano complici.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale Rifondazione Comunista
Elena Mazzoni, responsabile nazionale ambiente Rifondazione Comunista-Sinistra Europea