Rifondazione Comunista sostiene la mobilitazione delle reti, movimenti ed associazioni, che si battono per la giustizia climatica e sociale e che oggi erano sotto il MISE per contestare il ministro della finzione ecologica Cingolani.
Ogni anno vengono regalati alle aziende del settore fossile, per finanziare il loro business, che è una delle principali cause della crisi climatica in cui ci troviamo e degli spropositati aumenti in bolletta di luce e gas, 20 miliardi.
Chiediamo, insieme alle realtà che si sono mobilitate oggi, che questi soldi vengano utilizzati per uscire realmente dall’emergenza sanitaria e ambientale.
Chiediamo investimenti in sanità pubblica, che ha mostrato tutte le sue carenze dopo decenni di privatizzazioni; progetti di riconversione energetica che escludano la metanizzazione, privilegiando gli interventi dal basso proposti da enti locali e reti di cooperative e comunità energetiche che puntino all’autoproduzione, all’efficientamento; comunità energetiche in grado di fornire energia al 100% rinnovabile ed etica; messa in sicurezza dei territori devastati da colpevoli incurie, inondazioni e terremoti, complice anche la dissennata cementificazione e speculazione immobiliare; bonifica delle centinaia di discariche tossiche e di siti inquinati, protezione dell’aria dagli inquinanti e risanamento dei sistemi idrici.
La transIzione ecologica sia vera e cominci subito.
Maurizio Acerbo, Segretario nazionale
Elena Mazzoni, Responsabile nazionale ambiente, Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea