Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista, ha dichiarato:

"Se Marchionne arrivasse alla chiusura di altri stabilimenti della Fiat è del tutto evidente che sarebbe necessario nazionalizzare l'azienda. La Fiat non solo ha preso grandi quantità di soldi dal governo italiano ma oggi è il principale ostacolo alla produzione di automobili in Italia: su un mercato di un milione e mezzo di auto la Fiat ne produce in Italia 400.000. Se Marchionne chiude, lo Stato deve intervenire, nazionalizzare e cercare altri partner per garantire il futuro produttivo dell'industria dell'auto. Parallelamente deve predisporre un piano per la mobilità, per ridisegnare il sistema dei trasporti in una direzione compatibile con l'ambiente".

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