«I dati sulla disoccupazione sono tragici, sia in Italia che in Europa - dichiarano Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista e Roberta Fantozzi, responsabile Lavoro di Rifondazione comunista-. Non servono le dichiarazioni di circostanza come quelle del presidente della commissione UE Barroso. Serve che l’Europa cambi politica, invece di proseguire con scelte recessive, inique e insostenibili. E in Italia  il governo dovrebbe prioritariamente avviare un piano per rilanciare l’occupazione, basato sulla riconversione ambientale ed energetica. Occorre tagliare i fondi per la Tav sulla Torino-Lione e utilizzarli per un piano per il lavoro. Chiediamo che Monti si faccia carico di questa situazione che investe in modo se possibile ancora più drammatico i giovani: la manovra, le liberalizzazioni e tutti i provvedimenti del governo “tecnico” non stanno funzionando, stanno aggravando la crisi. Subito un piano di rilancio dell’occupazione e un reddito sociale per i disoccupati».

1 marzo 2012
Ufficio stampa Prc

Dichiarazione di Massimo Rossi, portavoce nazionale della Federazione della Sinistra

Un giovane su tre è senza lavoro: l'indice di disoccupazione a gennaio nella fascia d'età 15-24 anni sale al 31,1%. Il tasso generale ha raggiunto nello stesso mese il 9,2%, pari a 2,3 milioni di disoccupati: è il record peggiore dal 2004. Le persone non trovano lavoro oppure perdono quello che hanno. E il governo Monti, di fronte a tutto ciò, si impegna a manomettere l'art. 18, e quindi a consentire licenziamenti più facili, anziché creare nuovi posti di lavoro e difendere quelli esistenti. Anche per queste ragioni, il 9 marzo la Federazione della Sinistra sarà a Roma con la Fiom, in una battaglia che riguarda tutti, lavoratori e disoccupati.

«È odioso e inaccettabile quanto previsto dall’articolo 14 del “decreto semplificazioni” – dichiara Roberta Fantozzi, della segreteria nazionale di Rifondazione comunista, responsabile Lavoro del partito – perché con la scusa delle semplificazioni in realtà si vuole deregolamentare ogni tutela della salute e della sicurezza sul lavoro. Il comma 4, nello specifico, taglia fuori i sindacati da ogni intervento sui decreti attuativi, aperti al solo confronto con le associazioni imprenditoriali. In un secondo passaggio si  impongono controlli concordati e infine viene prevista la “soppressione o la riduzione dei controlli sulle imprese in possesso della certificazione del sistema di gestione di qualità”: un drastico ridimensionamento dei controlli in azienda, da concordare comunque con i controllati e l’estromissione dei sindacati dall’attività di vigilanza e controllo. Che governo è quello che  in un paese dove ogni anno muoiono sul lavoro milleduecento persone, invece di occuparsi di rafforzare l’efficacia dei controlli, li smantella?».

Roma, 29 febbraio 2012
Ufficio stampa Prc

Roberta Fantozzi della segreteria nazionale di Rifondazione comunista, responsabile Lavoro del Prc, dichiara: «L’intervista di Marchionne al Corriere contiene affermazioni gravissime. Dopo aver promesso 20 miliardi di investimenti in Italia per far passare il suo “modello” di fabbrica - quello dove non si può scioperare e da cui sono espulsi i sindacati che non firmano i suoi diktat - ora dice che non è esclusa la chiusura di due dei cinque stabilimenti Fiat. In compenso continua nella sua linea di attacco a oltranza ai diritti del lavoro, di cui a suo avviso va fatta carta straccia. E dice il falso quando afferma che l’articolo 18 è un’anomalia italiana. Persino le statistiche dell’Ocse evidenziano come in Italia la protezione contro i licenziamenti sia abbondantemente più bassa della media europea. La verità è che il suo “modello”, fatto di assenza di politiche industriali e di compressione delle condizioni di lavoro, è tanto inaccettabile quanto fallimentare».

Roma, 24 febbraio 2012
Ufficio stampa Prc

Una lettera al ministro Corrado Clini, al governatore Nichi Vendola e all’assessore pugliese Angela Barbanente per chiedere la tutela del territorio di Porto Miggiano. Autrici della missiva sono Rosa Rinaldi, della segreteria nazionale di Rifondazione comunista, responsabile Ambiente del Prc e Roberta Forte, segretaria provinciale di Lecce del Prc, che nel testo denunciano «Una speculazione edilizia insensata e dannosa» che sta interessando «le coste ed il territorio di Porto Miggiano, misteriosamente escluso dal Parco Naturale Otranto – Santa Maria di Leuca, pur trovandosi nel cuore della zona del Parco».

Secondo le due esponenti di Rifondazione, «La collina di Porto Miggiano, zona di macchia mediterranea, che naturalmente avrebbe dovuto essere inserita nel Parco, è nuovamente oggetto di una speculazione edilizia nei comparti 13 e 14, solo inizialmente contrastata dalla Sovraintendenza dei Beni Ambientali, che aveva evidenziato come un tale progetto modificherebbe in modo permanente una zona SIC protetta, svilupperebbe una incidenza volumetrica estranea al contesto paesaggistico vincolato, stravolgerebbe le esigenze di rispetto e conservazione dei valori paesaggistici che, con decreto ministeriale, sono stati dichiarati di notevole interesse pubblico. La successiva inerzia della Sovraintendenza e il colpevole silenzio di tutti gli Enti ed Istituzioni preposte stanno consentendo l'irrimediabile violazione di uno dei paesaggi più belli del Salento».

Per tanto Rinaldi e Forte hanno chiesto agli amministratori e al ministro che «impediscano una nuova colata di cemento in un territorio che rappresenta un biglietto da visita eccezionale per la Puglia; blocchino l'attuazione di un piano regolatore del 1984 obsoleto e superato, facendo valere i vincoli del Piano Regionale Urbanistico Territoriale Tematico – Paesaggio, che tutela i valori paesistici ed ambientali; facciano rientrare l'intero territorio tra Otranto e Santa Maria di Leuca nel Parco Naturale, impedendo ogni forma di ulteriore cementificazione».

22 febbraio 2012
Ufficio stampa Prc nazionale

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