rassegna.it
Le scelte della Fiat mettono in discussione il contratto e la dignità delle persone. Allo stesso modo governo e Confindustria vogliono “manomettere” l’articolo 18. “Questo attacco ai diritti del lavoro è inaccettabile. Il modo per uscire dalla crisi è estendere diritti per chi non ce l’ha, ridurre la precarietà, avviare un piano straordinario di investimenti per lavoro e occupazione”. Per questo la Fiom scende in piazza venerdì 9 marzo a Roma, in occasione dello sciopero generale di 8 ore proclamato dei metalmeccanici. Il segretario generale, Maurizio Landini, lo spiega ai microfoni di RadioArticolo1 (audio). Nelle relazioni industriali “bisogna definire regole democratiche - chiede -, che permettano alle parti di fare accordi e ai lavoratori di decidere su ciò che li riguarda direttamente”.


Questa mattina alcuni esponenti e militanti della Federazione della Sinistra di Roma hanno indetto un flash mob per contestare le richieste e le misure draconiane prese ai danni dei cittadini greci.
Razzismo istituzionale e precarietà sono i temi con i quali, la rete 1 marzo intende coinvolgere giornalisti, istituzioni, società civile, in attesa delle manifestazioni che per giovedì 1 marzo 2012 si terranno in molte piazze italiane. La rete nasce da una intuizione felice che portò nel 2010 al primo tentativo di organizzare uno sciopero che non doveva essere dei lavoratori migranti ma per i diritti dei lavoratori migranti. Incrociarono le braccia in migliaia, in un centinaio di città ci furono iniziative, presidi, manifestazioni che coinvolsero complessivamente almeno 400 mila persone e che furono elemento utile a ricostruire relazione con una società italiana perennemente bombardata dalla retorica razzista.




