di Aldo Garzia
Sabato 1 dicembre, aula magna del comune di Recanati senza più posti a sedere, quando si presenta il volume Alla ricerca di un altro comunismo, dedicato a Lucio Magri (1932-2011). A organizzare l'iniziativa, con l'editore Il Saggiatore, è l'Istituto Gramsci delle Marche, presieduto da Carlo Latini. È passato un anno da quando Magri, tra i fondatori del Manifesto, direttore insieme a Rossana Rossanda del mensile uscito nel 1969, e poi della seconda edizione (1999-2004), ha deciso di lasciarci. Ora è sepolto proprio a Recanati, accanto alla moglie Mara, in un piccolo cimitero che guarda la valle marchigiana che ispirò alcune delle più belle poesie di Giacomo Leopardi.
Magri si fece promettere dagli amici e compagni più intimi che alla sua morte non dovevano esserci cerimonie particolarmente enfatiche.
Lui era convinto che per ricordare quanto fatto in vita da una persona bisognasse aspettare e raffreddare l'emozione, altrimenti come avviene nella presentazione dei libri tutti parlano bene del volume in questione senza neppure averlo letto. Negli ultimi due anni della propria vita Lucio aveva accettato, seppure con qualche ritrosia, la proposta mia e di Famiano Crucianelli di ripercorrere la sua biografia politica che parte dalla militanza tra i giovani democristiani nei primi anni Cinquanta e passa per l'adesione al Pci, la fondazione del Manifesto e poi del Pdup di cui fu segretario (in armonia col quotidiano fondato nel 1971 con direttore Luigi Pintor fino al 1978), il ritorno nel Pci poco prima della morte di Enrico Berlinguer e la breve stagione trascorsa in Rifondazione comunista prima di dedicarsi al lavoro di ricerca di cui il libro Il sarto di Ulm (Il Saggiatore, 2009) sulla storia del Pci e del comunismo internazionale resta contributo insuperato sui temi che affronta (traduzioni sono apparse in Spagna, Gran Bretagna, Brasile, America Latina).
Mentre procedevano le nostre conversazioni, insieme a Lucio abbiamo riletto e discusso molti dei suoi scritti (articoli, saggi, relazioni, interventi) che facevano pendant con i periodi storici esaminati. Procedendo nel lavoro, abbiamo iniziato a pensare a un libro che contenesse in apertura l'intervista e in appendice alcuni dei saggi ritenuti più significativi da Magri.
Abbiamo mantenuto fede all'impegno con Lucio. È appena uscito per le edizioni del Saggiatore il volume Alla ricerca di un altro comunismo che si è arricchito di una introduzione di Luciana Castellina (intreccia biografia di Magri e storia politica di Manifesto e Pdup). Chiude il libro la post-fazione di Perry Anderson, prestigioso storico britannico, amico di Lucio fin dagli anni Sessanta.
Nell'Aula Magna del Comune di Recanati sono arrivati tanti amici e compagni da varie città: Roma, Trieste, Palermo, Bologna, Foggia, Bari, Torino, Milano, Ravenna, Foligno, Lamezia Terme, Pescara, Napoli. Difficile citarle tutte. Molti ovviamente i compagni delle Marche. Significativa la presenza dal Molise. Dall'isola di Fuerteventura, Canarie, dove ora vive, è giunto Massimo Serafini, dirigente prima del Manifesto e poi del Pdup, tra gli amici più cari di Lucio insieme a Filippo Maone, anche lui tra noi. Sono arrivati pure alcuni Circoli di lettori del manifesto. In sala lo storico Antonio Moscato e la traduttrice Titti Pierini, che vivono a Recanati, il sociologo Enrico Pugliese. In prima fila, Jessica Magri (figlia di Lucio) e Fosca Pallai (figlia di Mara).
Luciana Castellina legge in apertura un messaggio di Rossana Rossanda nel quale si dice dispiaciuta di non poter partecipare a questo ricordo collettivo di Lucio Magri per ragioni di salute ma ci conforta con il suo giudizio scrivendo che «il libro che presentate è buono». Inizia la discussione sul volume. Ci eravamo messi d'accordo perché ognuno di noi, pur con qualche indubbia fatica, evitasse frasi di circostanza o eccessi di commozione. Abbiamo illustrato il contenuto del libro e messo sotto i riflettori alcune convinzioni di Magri che andrebbe la pena di approfondire. Rocco Pellegrini ha presentato in chiusura di dibattito il sito online www.luciomagri.com che in progress conterrà l'intera produzione saggistica di Magri, a cui si aggiungeranno video, foto, commenti. L'idea è di far vivere il sito con iniziative ad hoc e discussioni su qualche spunto di attualità politica. A curarlo redazionalmente ci penserà Carla Ronga.
La comunità politica che si è ritrovata a Recanati ha intenzione di rivedersi ancora. Con discrezione, a piccoli gruppi o in modo solitario, ognuno di noi nel primo mattino o nel fine pomeriggio si è recato nel cimitero di Recanati per portare un fiore sulla tomba di Mara e Lucio.
Il Manifesto - 04.12.12