Le scelte compiute dal Governo Monti sono del tutto organiche ad un disegno che utilizza la gravità della crisi attuale per la definitiva affermazione di un modello sociale e politico fondato sulle disuguaglianze , sulla contrazione di diritti e tutele del lavoro, sulla marginalizzazione del ruolo degli organismi della rappresentanza sociale. Con un'illusoria copertura di tecnicità ,si compiono in realtà scelte politiche precise che, invece di affrontare la crisi finanziaria mondiale con la riscrittura delle regole di governance della finanza e con una diversa gestione delle politiche pubbliche di bilancio,riconfermano quella stessa impostazione liberista che è all'origine, come universalmente riconosciuto, della stessa crisi economica di cui subiamo oggi tutte le devastanti conseguenze.

Per giunta, anche e soprattutto a seguito dei guasti prodotti dal Governo Berlusconi, in un quadro istituzionale e politico che assume tratti di totale autoreferenzialità e autoritarismo.

Il tema oggi al centro della discussione è la democrazia e il ruolo contrattuale del sindacato. La concertazione è figlia di una storia e può in ogni momento essere sostituita da altri modelli. La contrattazione nazionale è il centro della funzione sindacale e annullarla inficia pesantemente gli equilibri sociali e quindi

la stessa democrazia.

Le scelte compiute sulla previdenza per la prima volta nella nostra storia senza nessun confronto sindacale, sia in termini di aumento drammatico e inutilmente penalizzante dell'età lavorativa sia in termini di inimmaginabile penalizzazione delle pensioni mediobasse sono un attacco alle condizioni materiali delle persone che noi rappresentiamo , attacco che non può essere assolutamente derubricato.

In merito al confronto col Governo sul lavoro:

1. La CGIL deve chiedere la rimessa in discussione e la riapertura delle scelte previdenziali peraltro strettamente connesse alle questioni del lavoro e degli ammortizzatori sociali.

2. La CGIL riafferma con forza che un differente modello di sviluppo, socialmente ed ambientalmente sostenibile, si fonda su scelte di politica industriale, ambientale, di politiche pubbliche,di servizi pubblici riqualificati e investimenti per l'infrastrutturazione materiale e immateriale, per la riqualificazione urbana e che sono queste le decisioni da assumere per creare lavoro. Occorre rivendicare un vero e proprio Piano per l'aumento qualitativo e quantitativo del lavoro.

3. La tesi che si possa creare occupazione precarizzando ulteriormente il mercato del lavoro e riducendo i diritti degli assunti e di quelli da assumere è una tesi, prima ancora che ingiusta, recessiva e sbagliata. Un mercato del lavoro quanto mai precario non ha salvato il nostro Paese dalla recessione e dall'aumento della disoccupazione:il tema oggi è ridurre e unificare a 3-4 le modalità di accesso al lavoro(differenziate per finalità formative, per picchi di produzione,per stagionalità), estendere tutele e garanzie prevedendo l'applicazione generalizzata dell'art.18 in tutti i luoghi di lavoro, assicurare e finanziare un sistema di reddito minimo e di ammortizzatori sociali in senso universale. Non riteniamo sufficiente la consegna del silenzio sull'art.18, che continua a pesare come una minaccia per la conclusione del negoziato. Il tema è pregiudiziale.

4. Il Governo Monti deve impegnarsi a far sì che venga abolito l'art.8 della precedente manovra che di fatto ha abrogato il contratto nazionale di lavoro, esponendo i lavoratori ai rischi dell'estensione del modello FIAT, come peraltro le stesse indicazioni di Federmeccanica stanno dimostrando.

Questi i punti fondamentali di una piattaforma sulla quale costruire iniziative di informazione capillare dei lavoratori delle lavoratrici, dei pensionati/e dei giovani e successivamente di mobilitazione.

Condividi

Sostieni il Partito


 

COME SOTTOSCRIVERE

  • tramite bonifico sul cc intestato al PRC-SE al seguente IBAN: IT74E0501803200000011715208 presso Banca Etica.
  • attivando un RID online o utilizzando questo modulo
  • con carta di credito sul circuito sicuro PayPal (bottone DONAZIONE PayPal sopra)

Ricordiamo che le sottoscrizioni eseguite con la causale erogazione liberale a favore di partito politico potranno essere detratte con la dichiarazione dei redditi del prossimo anno