governo montidi Irradiazioni

"Noi italiani siamo fermi al posto fisso nella stessa città di fianco a mamma e papà"

Questa è la nuova dichiarazione di un esponente del Governo Monti. Dopo gli "sfigati" dell'idiot savant viceministro Martone, dopo la "monotonia del posto fisso" dello stesso Monti anche il ministro Cancellieri doveva dire la sua sciocchezza quotidiana.

Mi vengono in mente due ipotesi:

1) Ministri e viceministri (e lo stesso Presidente del Consiglio) sono una banda di arroganti tecnocrati che non sanno dare peso alle parole che pronunciano.

2) Ministri e viceministri (e lo stesso Presidente del Consiglio) stanno consapevolmente attuando una politica di comunicazione dirompente per raccogliere consenso in specifiche aree dell'elettorato e per motivi di immagine estera.

A dire il vero le due ipotesi potrebbero miscelarsi, nel senso che soltanto degli arroganti potrebbero mettere in atto questa politica dell'insulto continuo. In ogni caso poiché sono convinto che la maggior parte di questo governo sia composto da persone tutt'altro che stupide, propendo più per la seconda ipotesi. Si tratta di una strategia di comunicazione di destra messa in atto da un gruppo di tecnocrati di destra. Perché – con buona pace di tutti gli illusi – questo governo è un governo chiaramente schierato a destra. Alcuni fanno fatica a riconoscerlo perché si sono abituati a pensare che la destra fosse rappresentata dal Popolo delle Libertà o dal folklore della Lega e della Destra neofascista. Sbagliato. Berlusconi non ha mai rappresentato la destra, perché Berlusconi (nonostante lo sbandierato anticomunismo) non è né di Destra né di Sinistra è soltanto un populista che coglie, quando gli serve, una tematica da un lato piuttosto che dall'altro.

Questo governo finto-tecnico è un governo di burocrati e professori, di ex prefetti ed ammiragli. E' un governo di "casta" impegnato a far finta di colpire le caste. In realtà è un governo in grado di individuare le "caste" meno protette o in declino e colpirle. Sa di tecnica della jena: colpisci duro chi è debole di suo o indebolito come immagine. Si colpiscono gli avvocati che negli anni si sono indeboliti, proletarizzati e che non sono mai stati amati. Si colpiscono i notai (poco per la verità) tendenzialmente poco numerosi e antipatici. I tassisti, forti solo nei grandi centri, e sempre più in difficoltà a reggere uno schema di lavoro indipendente (ed è facile prevedere che prima o poi non sarà più un lavoro indipendente), di striscio i farmacisti, altra "casta" decaduta.

Le caste vere non si toccano.

Perché il ministro Cancellieri pronuncia una frase del genere? Dovrebbe sapere benissimo che la figlia della sua collega Fornero ha il posto fisso nella stessa università dove insegna sua madre e suo padre. Dovrebbe sapere di aver ricoperto lei stessa un psoto fisso sin dal 1972. Dovrebbe sapere che Mario Monti è professore associato dal 1969 e che dal 1985 insegna a Milano, città dove ha vissuto e si è laureato. E non continuo. Se continuassi vi dovrei dire che tutti (meno uno) i ministri di questo governo hanno un posto fisso e tranne brevi periodi sono tornati a lavorare sempre nella città dove sono nati o nelle immediate vicinanze. Se volete fare la prova, leggetevi le loro biografie su Wikipedia. Allora perché il ministro Cancellieri dice una frase così idiota e soprattutto ipocrita?

Perché evidentemente Mario Monti e i suoi gerontoministri hanno una strategia di comunicazione precisa. In un primo momento Monti ha deciso di "abbassare i toni" rispetto al Nonno Sporcaccione e ai suoi accoliti. Questa tecnica ha fatto sospirare di piacere qualche signora amante delle buone maniera ma si è rivelata poco fruttuosa ed ora è stata abbandonata. Il Governo mostrandosi troppo "signorile" rischiava di non "bucare lo schermo". Così da metà gennaio è cominciata l'apparizione su tutte le trasmissioni possibili. Monti è andato dappertutto mantenendo la solita aria tra lo svagato e l'arrogante. A lui il compito di parlare alla élite del Paese con un vocabolario tutto pieno di parole inglesi e termini tecnici. Monti non comunica al Paese ma a quella parte del Paese che gli interessa. Monti è attento a quel che si dice all'estero e perciò assume un'aria molto britannica che fa squittire di gioia i giornalisti inglesi e tedeschi. Deve mantenere l'impressione di un risoluto ed elitario capo del governo garante degli affari di Berlino. E a dire il vero ci riesce molto bene.

Ma l'elettorato non è fatto di élite. Occorre farsi capire anche dalla "sora Lella" e, per far questo, occorre aprire le dighe alle frasi fatte, alle provocazioni e alle stupidaggini. Stupidaggini che però fanno discutere e stornano l'attenzione. In queste ore si decide la sorte della Grecia. Nel bene o nel male quanto accadrà ad Atene ci interesserà da vicino. Ma la notizia, che dovrebe stare in prima pagina a sei colonne, è magicamente occultata e derubricata a notiziola. Gli italiani discutano della scemenza ipocrita del ministro Cancellieri. Come hanno discusso degli sfigati del viceministro "genio" Martone e della "monotonia del posto fisso". Un po' di fumo negli occhi e qulcosa di nuovo da dare in pasto agli italiani.

In conclusione: queste battute da avanspettacolo che ci stiamo sorbendo sono l'osso che ci viene dato in pasto mentre nella cucina governativa si cucinano i provvedimenti. Queste sciocchezze servono anche per tastare il terreno, per rendere abituale l'idea del ciclone definitivo sul mercato del lavoro. In una parola per ridicolizzare tutti coloro che si possono opporre alla macelleria sociale che si sta preparando. No, questa gente non è stupida sta lavorando con metodo.

Condividi

Cerca

Sostieni il Partito


 

COME SOTTOSCRIVERE

  • tramite bonifico sul cc intestato al PRC-SE al seguente IBAN: IT74E0501803200000011715208 presso Banca Etica.
  • attivando un RID online o utilizzando questo modulo
  • con carta di credito sul circuito sicuro PayPal (bottone DONAZIONE PayPal sopra)

Ricordiamo che le sottoscrizioni eseguite con la causale erogazione liberale a favore di partito politico potranno essere detratte con la dichiarazione dei redditi del prossimo anno