di Francesco Marola*
Com'è noto, il Partito della Rifondazione Comunista non ha sottoscritto il patto di coalizione che ha portato alle primarie.
Abbiamo contestato prima di tutto la costruzione del percorso: al posto di mettere al centro ...
la discussione programmatica sul futuro della città, i promotori sono rimasti a lungo fermi alle manovre interne dei partiti sul totonomi delle candidature, con il risultato di giungere a solo due candidati e all'avvio in ritardo sui tempi.
E' stato un grave errore la gestione chiusa all'interno del tavolo dei partiti, la cui responsbilità maggiore va imputata al principale soggetto promotore delle primarie, ovvero al Partito Democratico: al contrario c'era bisogno di aprire all'esterno, al confronto con i cittadini e i movimenti, potenziali forze di rinnovamento per il centrosinistra, com'è avvenuto per esempio a Milano o in altre città d'Italia.
Dentro questa campagna elettorale non rinunciamo però a riproporre il tema dei contenuti.
Poniamo ai candidati sindaco le questioni programmatiche che hanno caratterizzato la nostra azione politica e amministrativa in questi anni: ricostruzione a volumetria zero, salvaguardia del territorio e del paesaggio, quindi stop a varianti urbanistiche e fine di un urbanistica che favorisce solo i costruttori a danno della qualità della vita delle persone; nuova idea di turismo montano che affianchi allo sci il turismo culturale, naturalistico, ed estivo, quindi ferma opposizione al protocollo Letta e ad altre ipotesi di cementificazione predatoria della montagna; amministrazione partecipata e trasparente, applicazione dell'esito referendario sui servizi pubblici; attenzione alle condizioni di reddito dei cittadini nel futuro sistema assistenziale e nelle politiche sociali.
Su questi temi ci aspettiamo delle risposte importanti da parte di chi si candida alla guida della città e del centrosinistra.
Apprezziamo la disponibilità al confronto venutaci dal candidato Vittorio Festuccia, che ci ha invitato al confronto nella sua campagna elettorale, pur sapendo che siamo fuori dalle primarie. Al contrario Massimo Cialente ad oggi preferisce i monologhi.
A chi ci accusa di stare alla finestra a guardare, rispondiamo che stiamo cercando di far rientrare dalla finestra quello che queste primarie hanno fatto uscire dalla porta.
Vittorio Festuccia ha dato delle risposte molto importanti alla nostra richiesta di chiarezza sui temi che hanno caratterizzato il nostro impegno politico di questi anni: ricostruzione partecipata, stop al consumo di suolo, difesa di beni comuni, ambiente e servizi pubblici, attenzione alle condizioni di reddito della popolazione nelle politiche sociali e assistenziali. Nel corso della sua campagna elettorale, in cui siamo stati invitati al confronto nei suoi incontri con la cittadinanza, si è impegnato perché questi temi vengano assunti nel suo programma, caratterizzando sul piano dei contenuti la sua candidatura con un profilo di sinistra. Inoltre apprezziamo il proposito di discontinuità sulla gestione collegiale della coalizione, cosa che noi invochiamo da tempo e che a volte purtroppo è mancata.
A differenza di chi fa della demonizzazione dell'avversario la propria bandiera, il nostro intento è quello di far vivere la discussione programmatica come unica strada per raggiungere l'unità del centrosinistra. Possiamo dire che la candidatura di Vittorio Festuccia dà un importante contributo in tal senso, per questo Rifondazione Comunista invita a sostenerlo alle primarie del 4 marzo.
*Segretario provinciale Partito della Rifondazione Comunista