L'Avana, 28 giu (Prensa Latina) Gabriela Knaul, relatrice speciale dell'ONU sull'indipendenza dei giudici e degli avvocati,ha comunicato alle autorità statunitensi la preoccupazione per il processo giudiziale contro i Cinque cubani, ingiustamente condannati nel paese settentrionale.
Si tratta di Gerardo Hernandez, Ramon Labañino, Fernando Gonzalez, Antonio Guerrero e Renè Gonzalez, imprigionati negli USA nel 1998, per cospirazione per commettere spionaggio, accusa che non è mai stata provata.
Attualmente, solo Renè Gonzalez è libero dalla carcere, da ottobre del 2011, benché non potrà ritornare a Cuba fino al 2014, quando finiscano gli altri tre anni di libertà vigilata che gli imposero come pena addizionale.
La lettera di Knaul che appare pubblicata nel sito Antiterroristas.cu, si aggiunge nel gruppo di comunicazioni della relazione che la relatrice speciale ha presentato davanti al Consiglio dei diritti umani dell'ONU che celebra a Ginevra la sua ventesima sessione.
Knaul ha affermato la sua inquietudine per la mancanza di accesso a tutte le prove disponibili e gli archivi dei documenti da parte dei cubani, e per il fatto che le risorse di habeas corpus presentate dalla difesa sia considerato dalla stessa giudice che previamente è stata incaricata dei giudizi.
La relatrice speciale dell'ONU chiama l'attenzione sulle implicazioni che questo fatto può avere sul risultato imparziale del processo.
Sono stato informata che a Gerardo Hernandez, il cui processo di habeas corpus sta in marcia, quasi sicuramente è stato negato l'accesso ai documenti legali relazionati col suo caso, dice Knaul
Aggiunge la nota che si sono solidarizzati con questo sollecito di libertà, tra gli altri, l'ex presidente degli Stati Uniti James Carter e 10 premi Nobel della Pace.
La relatrice speciale sull'indipendenza dei giudici e degli avvocati ha scritto già a Washington nel 2005 e nel 2008 per reclamare informazioni, ed a questo l'Amministrazione statunitense ha risposto nel 2009, affermando che si aveva consegnato alla difesa tutto il materiale disponibile.
Knaul ricorda che il diritto internazionale consacra il diritto degli accusati e dei suoi avvocati ad avere accesso a tutta l'informazione rilevante sul caso, come stabilisce l'Accordo Internazionale sui Diritti Civili e Politici.
Nel dibattito del tema nel XX periodo di sessioni del Consiglio dei diritti umani, a Ginevra, Pablo Berti, delegato di Cuba, sottolineò l'importanza della solidarietà mondiale per ottenere una soluzione umana, immediata e definitiva al caso dei Cinque, che offrono al mondo un esempio di indistruttibile resistenza, ha sottolineato.