di Daniela Preziosi

Claudio Fava, Rosario Crocetta, candidato alla presidenza della Sicilia di Pd e Udc, le rivolge un appello alla responsabilità, ora che la destra si è compattata sul nome di Nello Musumeci. Lei propone di fare le primarie: vuol dire c'è una possibilità di unità?
Io propongo le primarie, e lo faccio come atto di umilità e disponibilità. Sono pronto a farle: ma quelle del centrosinistra, non la loro versione slabbrata, ambigua e ammiccante.

Ci sto, ma solo se Rosario mette fuori l'Udc e Fli dall'alleanza e fa con noi una proposta di alternativa. Se non lo fanno, questa responsabilità se l'assumono loro. È stato il Pd a offrire le sue spoglie a Lombardo e a un'alleanza con l'Udc. Del resto è noto che sia stato l'Udc a proporre il nome di Crocetta.

Ma lei si è candidato 'a prescindere' dalle primarie.
Nessuno si candida a prescindere. Ma non sono disponibile a una coalizione ambigua e passatista. Sull'Udc non grava solo la responsabilità di essere stato il partito di Totò Cuffaro ma anche quella di aver votato ogni anno il bilancio di Raffaele Lombardo, e di aver accolto tutti i profughi e i dispersi del Pdl. Di aver fatto parte del partito della spesa che ha messo in ginocchio questa terra. Non si può voltare pagina in compagni di chi ha queste responsabilità.

Perché l'Idv non si è ancora formalmente schierata al suo fianco?
Dovreste chiederlo a loro. In ogni caso con Leoluca Orlando e Antonio Di Pietro c'è convergenza sulla lettura della fase politica e sul modo di pensare l'alternativa, che non prevede aggettivi e che non è una chiacchiera da bar. Sono certo che il loro annuncio arriverà presto.

Sel alle comunali di Palermo era schierata con Fabrizio Ferrandelli, della stessa area 'filo-lombardo' che ora esprime Crocetta.
Ho dato atto a Orlando che la sua scelta di candidarsi era non solo vincente ma anche e soprattutto opportuna. Spero che non siano rimaste incrostazioni di quella vicenda, la sfida di oggi è grande e complessa.

Sel è contro l'Udc in Sicilia, ma possibile alleato dell'Udc a Roma, magari dopo il voto politico. Lei non si sente un po' a disagio per questo?
Nei confronti dell'Udc non ho, né io né Sel, un pregiudizio ideologico ma una vera opposizione politica. Certo, questo partito in Sicilia si è lasciato giudicare di più e peggio, ma le cose che ci separano qui e lì sono le stesse, e sono divergenze naturali e profonde. In politica industriale, ad esempio: Casini rivendica il modello Marchionne, noi chiediamo venga messo da parte dal prossimo governo perché non risolve il malessere del paese anzi lo aumenta. A Palermo come a Roma.

Ma a Roma l'Idv non è nell'alleanza con il Pd. Di Pietro dice che «la Sicilia sarà «il primo test» per il Pd. Non è che ce l'ha anche con Sel e magari si vendica non appoggiando lei?
L'Idv in Sicilia è una componente preziosa e fondamentale per l'alternativa. Mi piacerebbe che lo stesso spirito si ritrovasse anche a Roma. In ogni caso noi non siamo merce di scambio per altri scenari, sarebbe irresponsabile nei confronti dei siciliani. Abbiamo l'occasione storica di un cambiamento, non delle 'rivoluzioni' annunciate da Crocetta ma di una reale pratica politica che metta al bando chi ha responsabilità nelle scorse stagioni. Se lo faremo, ne trarrà giovamento l'intera scena nazionale, e la Sicilia diventerà laboratorio utile e non la cavia per esperimenti politici disperati.

Crocetta, oltre a parlare dell'astinenza dal sesso, le rivolge un appello per l'unità.
Siamo al cabaret politico. Ma davvero pensa di fare la rivoluzione con il partito di Cuffaro e quello di Fini, quelli delle pratiche che hanno devasto la Sicilia, per i quali l'unico motore di sviluppo dell'isola è stato la ricerca del consenso? E come fanno, pretenderanno l'abiura da Udc e Fli?

Un sondaggio di questi giorni dà lei in testa, fra i candidati presidente. Ma se vincerà Musumeci il Pd dirà lo stesso che lei ha «spaccato» il centrosinistra.
Crocetta non è il candidato del centrosinistra, è il candidato dell'Udc e di una parte del Pd. Ed io non sono il candidato delle forze politiche che mi appoggiano ma dei siciliani che vogliono voltare pagina.

Crede che una parte del Pd non voterà il candidato del partito, com'è successo già a Palermo?
So che Crocetta non è gradito a molti democratici e che quasi nessun elettore del Pd apprezza l'alleanza con l'Udc. Ma è ovvio: io sul palco avrò con me, a raccontare questa terra, Rita Borsellino e Leoluca Orlando. Crocetta chi avrà? Salvo Andò e Francesco Musotto?

 

da il manifesto

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