di Marco Berlinguer
Sarebbe bello se il dibattito delle primarie del centrosinistra, ora, si spostasse dai caimani alle Cayman. E dopo effervescenti polemiche sul rinnovamento della classe politica, cominciasse a spostarsi su altri contenuti. Soprattutto, se ciò significasse occuparsi finalmente del micidiale convitato di pietra del dibattito politico: la finanza privata. Diamo solo due dati per capire di cosa stiamo parlando. Secondo un recente studio pubblicato da Tax Justice Network, i super-ricchi dell'economia mondiale hanno ammassato nei paradisi fiscali una cifra che oscilla tra i 21 mila e 32 mila miliardi di dollari.