Car@ compagn@,
come sapete Rifondazione Comunista ha aderito e sarà in piazza alla manifestazione nazionale indetta dalla COALIZIONE ASSIPACEGIUSTA (Assisi Pace Giusta e Europe for Peace per la Pace in Palestina e Israele) alla quale hanno aderito decine e decine di associazioni, organizzazioni sociali e sindacali tra cui Cgil, Anpi, Acli, Emergency, Pax Cristi.
La manifestazione, nel chiedere di fermare tutte le guerre e le politiche di riarmo, è stata indetta soprattutto in riferimento alla gravissima situazione in Palestina. La strage con più di 100 morti tra civili mitragliati mentre cercavano di assicurarsi pane e farina dai camion degli aiuti umanitari, avvenuta qualche giorno fa a Rafah, è soltanto uno dei tanti episodi che fanno gridare al genocidio. Un genocidio deliberato che ha portato sinora a 30 mila morti, quasi 100 mila feriti tra la popolazione palestinese senza contare le immani sofferenze di quasi due milioni di abitanti privati di acqua potabile, di cibo, di medicinali, di un riparo. Oltre a chiedere che venga imposto la fine del genocidio e il cessate il fuoco a Gaza, la manifestazione ha tra i suoi contenuti anche la difesa del diritto di manifestare e del diritto di sciopero.
Al fine di organizzare il massimo di nostra partecipazione chiediamo alle strutture territoriali di prendere contatto con gli organizzatori a livello territoriale per usufruire dei mezzi di trasporto che sono stati approntati.
L’appuntamento per Rifondazione Comunista è alle ore 12.00 davanti la Basilica Santa Maria degli Angeli in Piazza della Repubblica.
Il corteo muoverà alle ore 12.45 per arrivare ai Fori Imperiali alle ore 17.30.
Partecipiamo numeros@ con cartelli, striscioni, bandiere.
Fraterni saluti e buona manifestazione!
Ezio Locatelli
Segreteria nazionale, Responsabile Organizzazione Prc-SE
URGENTE
Care compagne e cari compagni,
in vista delle Elezioni europee del 9 giugno 2024, è convocata IN URGENZA per Mercoledì 6 marzo 2024 alle ore 19.00 la riunione delle/i segretarie/i regionali e di federazione per organizzare la campagna elettorale.
Invieremo il link per il collegamento nella mattinata di domani.
Saluti comunisti e libertari
Maurizio Acerbo, segretario nazionale PRC-SE
Ezio Locatelli, segreteria nazionale, Resp Organizzazione PRC-S.E.
di Ezio Locatelli* -
Si è poco riflettuto sul rovesciamento di immaginario collettivo emerso nell’ultimo rapporto Censis. Stando a questo rapporto la grande maggioranza della popolazione nutre un forte senso di paura e di sfiducia riguardo un futuro sempre più incerto e minaccioso. Un futuro in cui la risposta ai problemi si manifesta non in termini di soluzioni ma di impoverimento sociale, guerra, violenza, distruzione delle condizioni di vivibilità ambientale. Non basta che la politica politicante dica che tutto va bene. Le persone, per esperienza vissuta, sanno che le cose volgono in tutt’altra direzione. Le aziende chiudono o licenziano, ristagnano i salari e le pensioni, aumenta il costo della vita, vengono meno le protezioni sociali. Nella fase ascendente il neoliberismo, la globalizzazione hanno goduto di un consenso ampio, ora attivo ora passivo, non solo da parte dei ceti medi ma anche di settori popolari. Un consenso che è venuto meno col peggioramento dello scenario materiale e la guerra. Non c’è dubbio alcuno che la crisi di sistema induca a un cambiamento delle consuete categorie del pensare e anche dell’agire. Ma è del tutto vero che la paura, il senso di impotenza abbiano soppiantato la speranza? Questi stati d’animo sono solo una faccia della società del rischio.
L’altra faccia si mostra quando viene preso in considerazione il potenziale politico di un quadro che entra palesemente in contrasto con la vita di milioni di persone, che delinea nuove linee di conflitto e di resistenza. Per fare solo un esempio, è difficile credere che l’entrata in vigore del nuovo patto di stabilità guerrafondaio e antipopolare, con le sue pesanti ricadute sociali, l’aumento del disagio economico, lasci le cose come stanno.
L’impressione pessimistica di stasi, di letargia di cui parla il Censis non deve trarre in inganno. Oltre al quadro di difficoltà e di incertezza generale penso che il disinvestimento di massa su un futuro percepito come minaccia possa rappresentare la possibilità di costruire, qui e ora, uno spazio di azione, di lotte, di resistenza. Ecco perché è necessario tornare a lavorare sui fondamenti della società civile, a occuparsi di settori popolari, a spendersi per una ripresa del conflitto sociale e del protagonismo di grandi masse. Non bisogna mai dimenticare che la tendenza dominante in tutta la storia delle civiltà, con alti e bassi, è sempre stata la resistenza, non la sottomissione.
Perché questa tendenza torni a dispiegarsi appieno, occorre uscire dalle isole di militanza. Lo richiede l’ordine di grandezza dei problemi che ci stanno di fronte. Per questo il lavoro di rilancio di Rifondazione Comunista deve andare avanti di pari passo alla costruzione di una aggregazione di forze antiliberiste e anticapitaliste – questo il senso del progetto in itinere di Unione Popolare - cui prendere parte a pieno titolo come forza comunista. Non una aggregazione quacquaraquà, fagocitata dai meccanismi della politica tradizionale, incapace di frapporsi a una destra estrema che trae alimento dalla crisi del liberismo nelle sue diverse varianti. Va costruita una aggregazione di forze antagoniste con capacità di incidere sui rapporti di forza sociali, di produrre uno scontro, di presentarsi in alternativa ai poli esistenti. Ogni ritardo in tal senso non può che farci perdere il momento di possibilità per cambiare il corso delle cose.
Lavoriamo per dischiudere una nuova stagione di lotte e di speranze, per riaprire uno spazio politico che corrisponda ai bisogni della parte più debole ed esposta della società. Che corrisponda al bisogno di pace e giustizia contro il sistema di guerra. In questo sta innanzitutto il significato e la pienezza di una militanza comunista che dobbiamo far valere nei mesi a venire.
*responsabile naz. organizzazione Prc-Se
È online il numero di gennaio 2024 di Dire, fare Rifondazione
I diamanti di Israele grondano sangue. Manifestazione nazionale a Vicenza il 20 gennaio
Car@ compagn@
la presente per invitare tutti i regionali e le federazioni del Partito, in particolare del centro-nord Italia, a organizzare una presenza numerosa alla manifestazione nazionale che si terrà a Vicenza sabato 20 gennaio 2024 – ritrovo alle ore 14 presso la stazione ferroviaria - contro la partecipazione israeliana alla fiera internazionale orafa. La manifestazione è stata indetta dalla Comunità palestinese d'Italia e dall'inizio ha visto il nostro partito veneto impegnato nell'organizzazione.Nel suo genere quella di Vicenza è una delle più importanti fiere internazionali con un business multimiliardario, dove ci sarà un padiglione sui diamanti. Un commercio di cui Israele è protagonista di primo piano.
I diamanti sono infatti una delle voci principali dell'economia e del commercio con cui Israele finanzia gli apparati di sicurezza e l'esercito di Israele in una quota che sfiora il 90% . Con i diamanti Israele finanzia la guerra contro il popolo di Gaza, finanzia i bombardamenti che hanno ucciso e continuano ad uccidere decine di migliaia di bambini, donne, anziani, finanzia l'occupazione militare della Cisgiordania, la guerra permanente per costringere il popolo palestinese a fuggire dalla propria terra.
Accettare la presenza di espositori israeliani alla fiera significa rendersi complici di un genocidio, del massacro del Popolo di Gaza, dei delitti contro l'umanità che il governo e l'esercito israeliano compiono ogni giorno, nonostante le risoluzioni dell'ONU, le richieste pressanti di cessate al fuoco della larga maggioranza degli stati del mondo. Non possiamo permetterlo. Per questo è importante organizzare una massiccia partecipazione alla manifestazione. I diamanti di Israele grondano sangue. Mobilitiamoci per cessate il fuoco subito, per porre fine all'occupazione, per la Palestina Libera.
Invitiamo regionali e federazioni - oltre che a organizzare la nostra partecipazione - a contattare altre soggettività di Unione Popolare, realtà di movimento e associative solidali con il popolo palestinesi per sollecitare la partecipazione alla manifestazione stessa.
In allegato trovate materiali per social e appello comunità palestinese.
In attesa di vederci a Vicenza, saluti comunisti.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale Prc-Se
Paolo Benvegnù, segretario regionale Veneto
Ezio Locatelli, segreteria nazionale, Resp.le Organizzazione Prc-Se