Care compagne e cari compagni,

Attraverso questa circolare vorremmo ricordare alle Federazioni provinciali, ai Comitati Regionali e ai coordinamenti provinciali delle/dei Giovani Comuniste/i l'inizio del periodo per lo svolgimento delle Conferenze federali, che debbono svolgersi tra il 18 marzo e il 7 maggio (con periodo straordinario dall'8 al 14 maggio solo per gravi motivi).

Vi trasmettiamo alcune precisazioni circa il Regolamento per la Conferenza:

1. Ricordiamo a tutte e tutti che Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. è la mail ufficiale della Commissione, a cui vanno trasmessi in copia le convocazioni delle Conferenze federali, i verbali e relativi allegati scansionati. Ad essa potete trasmettere altresì eventuali domande o questioni.

2. Ricordiamo che le convocazioni vanno mandate alle/agli iscritte/i e in copia alla Commissione nazionale almeno sette giorni prima del giorno in cui si intende svolgere la Conferenza federale. La Commissione darà tempestiva comunicazione dei compagni e delle compagne indicate per fare da garanti e presentatori del documento, la Commissione federale può proporre nel caso dei nominativi.

3. Vi rammentiamo che nelle convocazioni delle Conferenze locali va indicata una modalità di partecipazione a distanza per le/gli iscritte/i.

4. Nei riguardi degli accorpamenti, essi sono decisi dalle singole assemblee federali delle/degli iscritte/i convocate in forma congiunta o separata che decidono di eleggere una Commissione per la Conferenza congiunta. In tale caso vi chiediamo di trasmettere comunicazione dell'elezione della stessa da parte del Presidente della Commissione con il quale il nazionale si interfaccerà.

5. Si ricorda che in caso di totale assenza, in sede di Conferenza accorpata, di iscritte/i ad una delle Federazioni accorpate, si darà per non svolta la Conferenza per quella Federazione.

6. Si rammenta inoltre che in sede di Conferenza accorpata vanno comunque compilati i verbali per ogni singola Federazione, i quali avranno in comune Presidenza e Presidente della Conferenza, oltre che garante e presentatori di documento e tesi alternative.

La Commissione per la VII Conferenza Nazionale

Campagna di tesseramento 2023 a Rifondazione Comunista -

di Ezio Locatelli * -

Rafforzare il partito, costruire un movimento di opposizione alla guerra e alle politiche del governo, questi i due temi che saranno al centro della campagna straordinaria per il tesseramento 2023 a Rifondazione Comunista dal 5 al 19 marzo. Al primo posto nella scala delle priorità per cui oggi chiediamo di iscriversi a una forza comunista non può che esserci la lotta contro la guerra per la pace. Rifondazione Comunista è l’unica forza schierata contro la guerra senza se e senza ma, qualificando questa sua posizione sul rifiuto dei blocchi militari, su una politica di disarmo contro l’industria delle armi, di uscita dalla Nato, di sostegno all’autodeterminazione dei popoli. L’unica forza politica schierata contro l’escalation bellicista in Ucraina per trattative di pace. E’ in ragione di ciò che la campagna per il tesseramento sarà simboleggiata dallo slogan “fuori la guerra dalla storia” coniato a suo tempo dalla nostra compagna partigiana Lidia Menapace, slogan diventato di uso comune in tutte le manifestazioni di contestazione della guerra. Va rimarcata l’idea base di questo slogan che non è solo il rifiuto della guerra nella sua dimensione più estrema e feroce, quella combattuta con le armi, ma rifiuto dell’antropologia liberista che mette gli uni contro gli altri, rifiuto della guerra contro i poveri, le classi meno abbienti, della logica perversa della ricchezza per pochi e della miseria per molti che ispira l’intero corpo delle politiche economiche e sociali portate avanti.

La data di avvio della campagna non è casuale. Il 5 marzo ricorre infatti l’anniversario – anniversario che ricordiamo anche sulla tessera - di quello che gli storici definiscono uno degli scioperi più significativi su scala europea in tutto il corso della seconda guerra mondiale, gli scioperi italiani del marzo 1943. Dopo un silenzio durato oltre vent’anni quella mattina gli operai della Fiat Mirafiori, la maggior parte dei quali priva della minima esperienza di lotta, incrociarono le braccia in segno di protesta contro le pessime condizioni di vita e di lavoro. Lo sciopero estendendosi a macchia d’olio nelle fabbriche del torinese e, nei giorni seguenti, in quelle di Milano e di diversi centri industriali del paese divenne il primo vero capitolo della Resistenza italiana in un paese fascista in guerra. Parola d’ordine della rivolta operaia: “per il pane, la pace, la libertà”.

Sono passati ottant’anni da quegli avvenimenti emblematici. Ottant’anni in cui sono cambiate molte cose tranne la natura di un sistema spietato di sfruttamento e di guerra che distrugge la vita umana, un sistema incompatibile con le regole del vivere comune, in cui il potere e la ricchezza sono nelle mani di pochi. Un sistema di cui fanno parte partiti isomorfi, varianti della stessa cosa, che hanno smesso da tempo di svolgere le funzioni assegnate dalla Costituzione in tema di pace, democrazia, giustizia sociale, lavoro, diritti sociali. Il venir meno di questa funzione spiega l’ondata di sfiducia e di indignazione che c’è stata alle ultime elezioni regionali con sei elettori su dieci, in specie di quella parte di popolazione che ha perso tutto in questi anni - reddito, lavoro, sicurezza, futuro – e che non sono andati a votare. In questa situazione, oltre alle spinte involutive, alla guerra distruttiva in atto nel cuore dell’Europa e in tante altre parti del mondo va colta anche la frattura che si è aperta tra bisogni fondamentali e aspettative di pace di tanta parte della popolazione e le scelte di segno contrario di chi detiene il potere. Viene meno la possibilità che il vivere e i percorsi quotidiani della maggior parte delle persone possano identificarsi con un sistema che provoca l’impoverimento sociale, la morte di interi popoli, la depredazione e il saccheggio della natura sino al rischio del disastro nucleare. Sotto questo punto di vista quello che stiamo vivendo è anche un momento di possibilità, di possibile ricostruzione di una risposta politica, sociale.

Come Rifondazione Comunista siamo chiamati a dare il nostro contributo di fuoriuscita dal sistema dominante della guerra, a trasformare il dissenso passivo che c’è in larghissima parte dell’opinione pubblica in partecipazione attiva, lotta politica. L’efficacia di questo intento oltre che dalla crescita di un movimento dal basso dipende dalle forze organizzate che sono in campo. Il lavoro nostro deve andare in questa direzione, di una crescita della forza organizzativa, di iniziativa, di mobilitazione che oggi è molto al di sotto della necessità. La cura del tesseramento deve tornare ad essere una attività fondamentale del Partito della Rifondazione Comunista. Già l’anno scorso, in diverse realtà provinciali, siamo tornati a crescere rispetto a due anni fa. Segno che il Partito, a condizione di svolgere un ruolo socialmente riconoscibile, può tornare a essere un punto di coagulo oltre che diventare fattore di unione popolare delle forze antagoniste. Torniamo a crescere. Bisogna crederci e lavorarci da subito a partire dalla campagna straordinaria per il tesseramento 2023.

* segreteria nazionale,
responsabile organizzazione nazionale Prc-Se

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Care compagne e cari compagni,

Attraverso questa circolare vorremmo comunicare alle Federazioni provinciali, ai Comitati Regionali e ai coordinamenti provinciali delle/dei Giovani Comuniste/i l'avvio del percorso della VII Conferenza Nazionale della nostra organizzazione giovanile.

Il Coordinamento Nazionale dei GC, riunitosi sabato 18 febbraio, ha approvato il documento base elaborato dalla Commissione Politica, il Regolamento della VII Conferenza e stabilito lo scadenzario per la presentazione di tesi alternative ed emendamenti e per lo svolgimento delle conferenze federali.

La Conferenza Nazionale si svolgerà il 15 e 16 luglio all'interno del campeggio dei GC. Il luogo è in via di definizione: i territori possono candidarsi ad ospitare la Conferenza compilando il modulo presente a questo link: https://forms.gle/zaNPRbcHPa2PjJBc7.

Al link https://www.giovanicomunisti.it/vii-conferenza-nazionale/ è possibile trovare tutti i documenti e le informazioni utili.

Il termine per la presentazione di tesi alternative ed emendamenti è fissato al 10 marzo. I contributi possono essere inviati all'indirizzo email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

Le conferenze federali potranno avere luogo dal 18 marzo al 7 maggio. Tutte le informazioni sono contenute nel Regolamento della Conferenza.

Invitiamo i coordinamenti provinciali dei GC a prendere visione dei materiali e ad avviare i lavori per la Conferenza. Allo stesso tempo chiediamo ai segretari di federazione di informare i giovani iscritti affinché maturi la più ampia partecipazione alla VII Conferenza.

La Commissione per la VII Conferenza Nazionale

di Ezio Locatelli* -

Col suo discorso d’insediamento da nuova segretaria del Pd Elly Schlein ha confermato la sua fama di affabulatrice. Trascinata dall’entusiasmo per una vittoria voluta e al tempo stesso inaspettata il suo primo discorso da segretaria è stato un profluvio di promesse. L’impegno a dedicarsi alla lotta alla precarietà, alle discriminazioni, alle disuguaglianze, ai cambiamenti climatici. Non è la prima volta che viene data l’idea di una svolta di 180 gradi rispetto a tutto ciò che non è stato fatto in questi anni. Peccato che la stessa Schlein, già vice di Stefano Bonaccini nella Giunta Regionale dell’Emilia Romagna, non abbia mosso un dito nella sua regione contro i processi di privatizzazione della sanità pubblica, le pratiche del lavoro povero in appalto o i propositi di autonomia differenziata. Peccato ancora che la Schlein, dopo aver dichiarato che “la pace in Ucraina non si fa con le armi”, abbia votato a gennaio il decreto legge che prolunga per tutto il 2023 l’autorizzazione al governo Meloni di inviare ami all’Ucraina. Una delega in bianco che fa a pugni con qualsiasi idea di de escalation e di rinnovamento in senso democratico.

Siamo alle solite, tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Quel mare che ieri, davanti alle coste calabresi, ha inghiottito decine e decine di fuggiaschi dalla disperazione – l’ennesima orribile strage di innocenti - per colpa di politiche di guerra che colpiscono chi soccorre e non chi schiavizza. Bando alle ipocrisie, al gioco dello scaricabarile, queste politiche sono state portate avanti nel corso degli anni dai governi di centrodestra e centrosinistra.

Centinaia di migliaia di persone, molte delle quali nemmeno elettrici del Pd, hanno partecipato ieri alle primarie pensando per questa via di cambiare qualche cosa. Doveroso il rispetto nei loro confronti, della richiesta di svolta che si è espressa ma questo non ci esime dal dire che a livello di partito cambierà poco se non a livello scenico, di proclami di facciata. Il Pd è un partito che da tempo ha fatto una scelta di campo di segno liberista. Forse con la Schlein una scelta più nel senso di un liberismo pseudo progressista (vedi le sue esperienze in Usa) ma la sostanza non cambia.

Per cambiare realmente c’è bisogno di ricostruire una sinistra di alternativa, antiliberista, anticapitalista unitamente alla promozione del conflitto sociale. Una sinistra che non tenga il piede in due scarpe, ma che stia da una parte sola, quella della giustizia sociale e ambientale, dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, dei pensionati, delle classi sociali meno abbienti, quella della pace contro la guerra, della lotta contro le privatizzazioni e le grandi ricchezze. Una sinistra che stia nei fatti dalla parte della maggioranza della popolazione che oggi non gode di nessuna forma di rappresentanza sociale. Lo spazio per il cambiamento c’è. Impegniamoci in questa direzione.

*segreteria e responsabile organizzazione nazionale Prc-Se

Car@ compagn@

Come già anticipato nell’incontro che si è tenuto in data 21 febbraio 2023 con i/le segretari/e e i/le responsabili organizzativi/e regionali, chiediamo a tutte le strutture del partito di organizzare a tappeto la Campagna di Tesseramento 2023 al Partito della Rifondazione Comunista.

Una campagna a cui va data la massima attenzione ben sapendo che il tesseramento a Rifondazione Comunista è la condizione basilare di esistenza della nostra organizzazione nonché la prima fonte di finanziamento del Partito. A tal proposito vanno convocate riunioni regionali, provinciali e di Circolo sia per procedere alla distribuzione delle tessere - là dove questo non sia stato ancora fatto - , sia per promuovere iniziative varie finalizzate a promuovere il rinnovo o nuove adesioni al nostro partito.

Per dare impulso alle iscrizioni, proponiamo due settimane di campagna straordinaria di tesseramento a partire da domenica 5 sino a domenica 19 marzo (feste di tesseramento, attivi di Circolo, assemblee pubbliche, iniziative e gazebo nelle piazze, ecc.). Tema centrale di questa nostra campagna il No alla guerra, più precisamente il no al sistema di guerra come sistema costitutivo della globalizzazione capitalistica, per una alternativa di pace, lavoro, giustizia sociale.

Di seguito alleghiamo locandine di pubblicizzazione della campagna che vi invitiamo a veicolare sui social gestiti dalle nostre strutture e dai/le nostr@ compagn@. Vi invitiamo a segnalare o a inviare foto riguardo le iniziative sul tesseramento al seguente indirizzo mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

In allegato trovate anche il file Raccolta dati e il Format per il rilevamento numero iscritti/e. Cogliamo altresì l’occasione per chiedere, a chi non l’avesse ancora fatto, di trasmettere i dati definitivi del tesseramento 2022 inviando sempre a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Nella Conferenza di Organizzazione che abbiamo appena svolto ci siamo dati come obiettivo quello di compiere come Partito un salto di qualità. Obiettivo che può e deve essere perseguito anche attraverso un aumento di partecipazione e di adesioni al nostro Partito con particolare attenzione al coinvolgimento di una nuova leva di compagne e compagni.

Facciamo tutt@ la nostra parte per la riuscita della nostra campagna di Tesseramento 2023!

Buon lavoro a tutte e tutti.

Ezio Locatelli, segreteria nazionale
responsabile Organizzazione Prc-Se

Giancarlo Ilari, responsabile nazionale
Tesseramento Prc-Se

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