Care compagne e cari compagni,

vi informiamo che stiamo lavorando per la FESTA NAZIONALE del Partito che quest'anno si terrà a Bologna (Borgo Panigale), dal 21 al 24 settembre 2023 e che dovrà essere per noi un momento di rilancio e di grande visibilità esterna con ospiti nazionali ed internazionali di rilievo.

Sarà necessario il massimo impegno di tutto il partito, oltre a quello, indispensabile, delle compagne e dei compagni delle Federazioni di Bologna e del resto dell’Emilia-Romagna. Riteniamoci tutte/i mobilitate/i alla sua riuscita.

DISPONIBILITA' COMPAGNE/I

L'area dove si svolgerà la festa è molto grande. Per gestire i 4 giorni della festa è di fondamentale importanza che le Federazioni di tutta Italia ci segnalino con estrema urgenza, la disponibilità di compagne/i che vengano a lavorarci, indicando, laddove possibile, specifiche competenze e abilità e il numero di giorni in cui potranno essere operative/i.
A chi sarà impegnata/o in tale lavoro verrà garantito vitto e alloggio.

Vi chiediamo di

a) utilizzare questo link disponibilità a lavorare alla festa

Oppure

b) inviare i nominativi, compresi di recapiti telefonici e-mail, ecc., scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

SOTTOSCRIZIONE STRAORDINARIA

Per finanziare la festa è indispensabile attivare, da subito, una sottoscrizione straordinaria necessaria a coprire le spese vive, a cui chiediamo a tutte le/i compagne/i, iscritte/i o simpatizzanti, di contribuire. Il conto corrente:Banca Popolare Etica, IT74 E050 1803 2000 0001 1715 208; causale festa nazionale

A stretto giro manderemo aggiornamenti, nuove informazioni per eventuali chiarimenti.

Si raccomanda alle/i riceventi di dare da subito massima diffusione di questa circolare nei propri territori.

Per ulteriori informazioni:
Eliana Ferrari, Responsabile Nazionale Feste 339 835 3848
Stefano Galieni, Coordinatore della Segreteria Nazionale 347 1777 846

Fraterni saluti

Maurizio Acerbo, Segretario nazionale
Ezio Locatelli, Responsabile Organizzazione
Eliana Ferrari, Responsabile Feste
Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra Europea

di Ezio Locatelli* -

Non c’è che dire. Sono tante le iniziative portate avanti in questo momento dal partito, dai banchetti di raccolta firme a quelle contro la guerra, dalla lotta contro l’autonomia differenziata alle tante vertenze per il diritto alla sanità, alla casa, alla vivibilità ambientale. E poi c’è l’impegno alla costruzione di Unione Popolare quale spazio politico comune con altri soggetti politici e sociali. Questo è anche il periodo in cui il nostro partito organizza un gran numero di feste che sono una straordinaria occasione di incontro di popolo, feste che troveranno il compimento nella festa nazionale che si terrà Bologna dal 21 al 24 settembre. Tutte iniziative importanti che perseguono la critica all’esistente, la produzione di lotte, di socialità attiva, la ricostruzione di uno spazio di alternativa, iniziative che necessitano di una mobilitazione di forze non di poco conto. Forze di cui spesso manchiamo.

Ecco la questione pratica che va affrontata parimenti all’impegno politico messo in campo: la costruzione della forza necessaria per conquistare il cambiamento, che agisce non per stare nell’ambito del superficiale gioco dell’alternanza, delle compatibilità del sistema ma per uno spostamento dei rapporti sociali. Senza questo spostamento si è fatalmente ridotti ad agire in forme subalterne. Di una forza percepibile a livello di massa, capace di intercettare i punti di rottura sociali che ci sono con le culture politiche totalizzanti della guerra e del riarmo, con il pensiero economico dominante che accomunano, con poche variabili, forze di destra e di centrosinistra.

Il futuro di Rifondazione Comunista dipende sostanzialmente dalla capacità di assolvere a questo compito, quello di ridare soggettività e forza ad una politica di alternativa e di società. Per questo è importante riprendere in mano con forza la campagna per il tesseramento 2023 a Rifondazione Comunista. L’obiettivo è di arrivare al cento per cento delle iscrizioni dell’anno scorso entro la fine di settembre per poi impegnarsi ad un avanzamento di forze. Adopriamoci tutte/i per il raggiungimento di questo traguardo. Iscriversi a Rifondazione Comunista quest’anno ha una doppia valenza. Oltre ad una scelta di classe, a sostegno di una forza comunista, anticapitalista, la tessera dà a tutte/i le/gli iscritte/i il diritto e la facoltà di partecipare a pieno titolo alla vita associativa di Unione Popolare, insieme con altre forze critiche, anticapitaliste, antiliberiste, antirazziste, ambientaliste, femministe, impegnate a costruire una storia nuova di uguaglianza e di libertà. Rifondazione Comunista: una scelta di parte e al tempo stesso scelta costruttiva di unità da portare avanti a partire da un continuo, incessante, ambizioso processo di allargamento e di rinnovamento delle nostre forze.

*segreteria nazionale, responsabile
organizzazione nazionale Prc-Se

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Car@ compagn@,

scriviamo questa nota per chiedere che tutt@ le/i compagn@, con particolare riferimento alle/ai segretari di Circolo, di Federazione e ai responsabili tesseramento, si attivino per portare a compimento l’iscrizione 2023 di vecchi/e e nuovi/e compagni/e al nostro Partito. I regionali si adoperino per fare tutte le verifiche del caso. In tutta una serie di realtà siamo in ritardo rispetto all’obiettivo posto a livello nazionale che era di raggiungere il 100% entro la fine luglio. Il raggiungimento di questo obiettivo è ora posticipato a fine settembre. Cerchiamo di adoperarci perché lo stesso sia raggiunto contattando, uno a uno, tutte/i le/i nostri iscritt@ e simpatizzanti.

Inoltre dobbiamo fare in modo che le feste di partito, i banchetti di raccolta firme e altri momenti di incontro diventino l’occasione per rimotivare, riattivare compagn@ che si sono scollegati nel corso degli ultimi anni, l’occasione per avvicinare e coinvolgere forze nuove, per raccogliere indirizzi di simpatizzanti, per raccogliere sottoscrizioni a sostegno delle nostre campagne sociali.

La tessera di Rifondazione dà inoltre diritto e facoltà, senza ulteriori esborsi, a partecipare con diritto di voto alle attività territoriali di Unione Popolare e a registrarsi alla piattaforma digitale di Up nazionale attualmente in fase di allestimento.

Infine è necessario che tutti i Circoli e Federazioni prestino la massima cura alla compilazione dei cedolini e alla raccolta dati delle iscritte e degli iscritti in concomitanza con il lavoro, in corso d’opera, di predisposizione della digitalizzazione di tutti i dati che riguardano le/gli iscritt@ di Rifondazione Comunista. La digitalizzazione di questi dati, tra le altre cose, metterà tutti i livelli del nostro Partito - circoli, federazioni, regionali, nazionale - nella condizione di avere maggiore conoscenza e prontezza di comunicazione con tutto il corpo militante. Per l’imputazione dei dati delle/degli iscritt@ e la fruizione dell’archivio digitale è previsto un incontro di tutti i/le segretari/e, responsabili organizzativi e del tesseramento a fine agosto, inizi settembre di cui verrà data conferma.

Nel rinnovare la richiesta di prestare la massima cura al raggiungimento dell’obiettivo del 100% delle iscrizioni entro la fine di settembre, i nostri fraterni saluti.

Si allega:

File raccolta dati, da compilare, per chi non lo avesse ancora fatto con i dati 2022 (che saranno la base iniziale per l'archivio digitale) e con i dati parziali del 2023, in attesa dell'utilizzo dell'archivio digitale.

Ezio Locatelli, segreteria nazionale
responsabile Organizzazione nazionale Prc-Se

Giancarlo Ilari
responsabile nazionale Tesseramento Prc-Se

di Ezio Locatelli* -

C’è poco da stupirsi – da indignarsi sì – che Silvio Berlusconi se ne sia andato in pompa magna, con l’aureola del grande condottiero. Il potere è sempre stato per il potere. Ciò che è significativo, la riprova di un cambiamento di clima sociale, è la reazione dell’opinione pubblica. Questa volta, più di altre volte, la maggioranza delle persone ha dato dimostrazione di essere da un’altra parte, di non identificarsi nella maschera del “potere dei pochi”.

Quella del padrone di Mediaset, del suo spregiudicato potere economico e multimediale è storia che ha segnato pesantemente la vicenda politica degli ultimi trent’anni. È la storia di una controrivoluzione che ha dato preminenza politica alla ricchezza e alla proprietà, che ha fatto tabula rasa degli elementi di democrazia sociale e rappresentativa sanciti dalla Costituzione. Un progetto costruito sulla messa fuori gioco dei partiti organizzati e programmatici, in specie dei partiti delle classi subalterne, osteggiati per la loro capacità di opporre una qualche forma di resistenza alla marcia trionfale della ricchezza e del potere dei pochi.

Un progetto che ha puntato tutto sulla frantumazione sociale, sulla competizione tra territori, sull’individualismo sfrenato. L’introduzione del sistema uninominale e del maggioritario, la personalizzazione della politica sono stati funzionali allo spostamento dei rapporti di forza a favore delle classi abbienti. Disgraziatamente sono state le stesse forze di sinistra e poi di centrosinistra che, invece di assolvere al compito di resistere alle prevaricazioni della grande ricchezza, di farsi carico della questione sociale, hanno contribuito allo smantellamento del sistema proporzionale, degli organismi di azione collettiva.

Svuotato dalla questione sociale l’antiberlusconismo è risultato inefficace ai fini della costruzione di una alternativa credibile. Uno svuotamento che è anche dei giorni nostri, quella di una opposizione di centrosinistra al governo Meloni che in larga parte non segna alcuna significativa differenza sul piano delle politiche economiche e di guerra rimanendo tutta interna ad uno stesso blocco sociale di interessi. Scalare un futuro diverso significa sottrarsi a questo gioco della politica tutta uguale.

Se è vero che la scomparsa di Berlusconi non chiude automaticamente un ciclo, il ciclo della restaurazione capitalistica, tuttavia non possiamo non vedere che c’è materia prima per un possibile cambiamento. L’ondata di malcontento, di rabbia e disprezzo per le istituzioni, che hanno peggiorato drasticamente le condizioni di vita e di lavoro di milioni di persone, segna una rottura sociale. Una rottura a cui rispondere non col politicismo d’accatto ma lavorando a una ripresa delle lotte e del conflitto, lavorando per trasformare le spinte sociali in rapporti di forza.

Questa è la sfida del nostro tempo. Solo con la potenza attiva di tale antagonismo è possibile pensare di ricostruire una base di consenso ampia a una forza comunista, a una sinistra di alternativa. Qui devono tornare a risiedere le ragioni di un impegno personale e collettivo.

*resp. organizzazione nazionale Prc-Se

direfare giugno23 500

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