di Filippo Vendrame
ACTA, meglio conosciuta come Anti-Counterfeiting Trade Agreement, è una particolare legge/accordo contro la pirateria che a molti ricorda la SOPA, la famosa legge bavaglio per il Web che in America ha fatto molto discutere. In Europa abbiamo invece l'ACTA che di recente era stata appoggiata persino dall'Unione Europea, cosa che aveva scatenato molte polemiche. Ma il popolo del Web non si è certo fatto prendere dallo sconforto e ha iniziato a protestare contro questa legge.
Nella giornata di ieri per esempio sono scese in piazza migliaia di persone in tutta Europa per protestare, soprattutto cittadini appartenente ai Paesi dell'est.
Protesta che ha avuto l'effetto di rallentare se non bloccare a tempo indeterminato la procedura d'approvazione dell'ACTA in alcuni Paesi e in particolare in Germania.


Di Guido Scorza*
Nel resto dell'Europa (molto meno in Italia) infuriano le polemiche sull'Acta, un trattato commerciale internazionale, che punta a migliorare la difesa della proprietà intellettuale. Ma che, secondo i suoi detrattori, soprattutto giovani, limiterà fortemente la libertà di espressione su Internet. Nel fine settimana diversi manifestanti hanno sfidato il freddo polare per brandire cartelli perentori («Stop Acta now»), spesso con la maschera beffarda di Guy Fawkes sul viso (quella nota a tutti per il film "V per vendetta"): solo a Monaco di Bavera erano più di 16mila. Intanto, venerdì scorso, il Parlamento tedesco ha bloccato il processo di ratifica dell'Acta. Fa seguito a una decisione simile presa in vari Paesi dell'Europa dell'Est (Polonia, Lituania, Repubblica ceca e Slovacchia).
di M. Mantellini
di Claudio Grassi




