
di Maurizio Minnucci
Il lavoro per il Sud, gli squilibri e la disocccupazione, l'assistenzialismo che si attorciglia su se stesso senza creare le basi per il futuro. Ecco i temi al centro dell'assemblea nazionale della Cgil sul Mezzogiorno del 13 e 14 settembre a Salerno. Due giornate con un doppio filo conduttore: da una parte la condizione meridionale come cartina di tornasole per il rapporto col governo che, nel giudizio del sindacato, ha ormai esaurito la spinta propulsiva; dall'altra la riflessione sul rapporto del sindacato stesso con la recessione e sulla necessità d'innovarsi nella contrattazione, compresa quella nei territori.











