Il governo Monti fa terra bruciata dell'agricoltura. Lo fa prendendo posizione in sede europea in favore degli Ogm. Lo fa brandendo le armi della riforma del mercato del lavoro, con l'annuncio dell'eliminazione della disoccupazione agricola. Un provvedimento questo che significherebbe lasciare senza reddito e senza contributi centinaia di migliaia di lavoratori. Una scelta che distruggerebbe il lavoro stagionale che rappresenta oltre il 90% dell'occupazione totale in agricoltura, settore che vive di stagionalità.
Invece di tagli, invece di scuri che si abbattono sui campi e su chi ci lavora, il governo dovrebbe pensare ad un massiccio intervento pubblico per il rilancio di un settore che dà occupazione, tutela il territorio e il paesaggio, è alla base della nostra alimentazione.
Contro le politiche insensate del governo, le organizzazioni sindacali Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil hanno proclamato lo stato di mobilitazione del comparto e uno sciopero generale di 8 ore per il 22 marzo, con iniziative in tutte le province davanti alle prefetture.
Rifondazione comunista sostiene la mobilitazione e sarà al fianco dei lavoratori dell'agricoltura, nelle lotte e nello sciopero generale contro le scelte del governo.
Rosa Rinaldi,
resp. Ambiente, Territorio e Beni comuni Prc
Giacomo Marchioni,
Resp. Agricoltura Prc