Jolanda Bufalini
Ricerca Ocse sull'aumento delle disparità di redditto. In tutto il mondo sviluppato il gap aumenta. In Italia il reddito medio del 10% benestante è 10 volte superiore al reddito da lavoro minimo.
I precari dell'Istat che «hanno fornito gli indicatori e le misure della diseguaglianza», protagonisti e, al tempo stesso, oggetto della ricerca dell'Ocse sulle diseguaglianze, hanno salutato il ministro Elsa Fornero con uno striscione nell'Aula magna dell'Istituto di Statistica, ispirato al titolo della ricerca: «Precarious We Stand». Un inflessibile Enrico Giovannini non ha dato loro la parola ma il ministro ha assicurato: «I precari di tutta Italia sono nel cuore del governo». Viviamo in un paese dove i poveri restano poveri, i ricchi sposano i ricchi, dove le diseguaglianze sono aumentate anche negli anni in cui cresceva l'occupazione, smentendo l'idea che «i benefici della crescita economica ricadano sulle classi meno abbienti e che una maggiore diseguaglianza stimoli la mobilità sociale».


Non è normale, questo è sicuro. In un Paese che si suppone civile e democratico, non è normale mettere «sotto osservazione» un gruppo nutritissimo di parlamentari dell'opposizione. A maggior ragione se sono tutti di uno stesso orientamento, anzi del medesimo partito. Da una parte i servizi segreti, dall'altra Die Linke, il partito della sinistra: tra le personalità con-trollate regolarmente, uno dei leader storici, Gregor Gysi, la vicepresidente del Bundestag Petra Pau, la vice capogruppo Sahra Wagenknecht e la presidente del partito Gesine Loetsch, solo per citare alcuni dei nomi più in vista.
Contro il «governo delle banche» e il ricatto del «debito da pagare»
La protesta parte a sorpresa, dopo il rinvio di 60 giorni di quella prevista dai sindacati. Si punta a paralizzare il trasporto in Italia entro venerdì Tra i camion che bloccano l'accesso all'autostrada: «A rischio povertà è il contadino che produce l'insalata, ma anche l'autista che la trasporta»
La Lega araba sotto schiaffo di Qatar e Arabia saudita Nuove e più pesanti sanzioni della Ue contro Assad. Via libera degli arabi al ricorso al Consiglio di sicurezza Onu (no fly zone?)



