di Eleonora Artesio, Armando Petrini, Ezio Locatelli
Precisazione inviata a Repubblica e pubblicata domenica 29 gennaio. In merito al corsivo "Quei ribelli separati in piazza" di Marco Trabucco del 25 gennaio, non possiamo che condividere la convinzione che la politica, e la sinistra in particolare, dovrebbe dare risposte unificanti alle diverse forme di diseguaglianza e di disagio che nascono nella crisi. Il corsivo manifesta però una evidente omissione. Qualche politico era presente al presidio: Rifondazione Comunista e la Federazione della Sinistra lo erano. Qualche politico si è occupato del caso De Tomaso come dimostrano le interrogazioni della FdS in Consiglio Regionale, qualche politico si è occupato dei profughi e richiedenti asilo: vogliamo ricordare l'impegno dei consiglieri circoscrizionali di Rifondazione Comunista? Si vede che quei politici non sono interessanti per l'informazione o sono invisibili, quindi assenti per i giornali. Certamente un quotidiano può promuovere convinzioni di area e individuali, quindi ritenere irrilevante la politica della Federazione della Sinistra: non fino al punto di dichiarare "di politici nemmeno l'ombra".


Nella seduta di giovedì del Consiglio Comunale è stato approvato il seguente ordine del giorno, proposto dal consigliere della FDS, Savio Galvani, che ha partire dai gravi fatti accaduti in Italia a dicembre, accende i riflettori sulla presenza di Forza nuova a Rimini e il pericolo eversivo di questo gruppo che attraverso comunicati stampa paventa "che i ragazzi di Forza nuova non sono sprovveduti boy scout, ma legionari pronti a tutto, che sanno sfoderare la spada e combattere per la conquista delle proprie libertà e la difesa dei propri ideali" . Hanno votato a favore i consiglieri di maggioranza e il consigliere Giudici, astenuti il resto della minoranza con il voto contrario di Renzi (Pdl) e Franchini (M5S).
La riforma del mercato del lavoro, da sola, non crea occupazione. E ancora, non è la crescita a generare occupazione, ma esattamente il contrario: è la creazione di posti di lavoro a produrre crescita. Quello di Luciano Gallino, sociologo e intellettuale a tutto campo tra i più lucidi di questi anni, è un approccio spiazzante in un’epoca di grandi semplificazioni ideologiche.
La sospensione delle sanzioni contro Siria e Iran.La rinuncia alla partecipazione a una guerra contro questi paesi.La promozione di una politica di pace e di collaborazione internazionale che permetta ai cittadini siriani e iraniani di decidere il proprio destino.



