Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista/Federazione della Sinistra, dichiara:

«Mentre i pendolari continuano a viaggiare su carri bestiame, il Cipe stanzia 30 milioni per la Tav, di cui 10 per opere compensative: è una vergogna, uno spreco di denaro pubblico senza precedenti, che arriva in un momento di crisi senza eguali. Il governo che taglia “ad alta velocità” i diritti dei lavoratori quei soldi li dovrebbe utilizzare per potenziare il trasporto pendolari, non per un’opera inutile e dannosa. Inoltre, i 30 milioni da quali capitoli di spesa saranno dedotti? Già per i primissimi finanziamenti per il tunnel geognostico di Chiomonte hanno preso i soldi dai fondi destinati alla messa in sicurezza delle scuole, alle opere di risanamento ambientale e all’innovazione tecnologica: chissà allora da dove arriveranno le “paccate” di milioni necessarie per l’alta velocità».

Roma, 23 marzo 2012
Ufficio stampa Prc

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista/Federazione della Sinistra, dichiara:

«In occasione dell’68° anniversario dell’eccidio delle Fosse Ardeatine occorre ricordare, trasmettere alle nuove generazioni e onorare i valori della Resistenza partigiana e la memoria di tutte le vittime del nazifascismo. La memoria è il primo strumento culturale per combattere pericolose derive xenofobe, revisioniste e razziste che ancora oggi serpeggiano in Italia e in Europa, spesso nell’indifferenza del mondo politico, e nello specifico degli ambienti di centrodestra che anzi troppo spesso fomentano l’odio. Il nostro pensiero va a tutte le persone massacrate a Roma il 24 marzo 1944 e a tutti gli italiani che hanno pagato con la vita la loro opposizione al nazifascismo».

Roma, 23 marzo 2012
Ufficio stampa Prc

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista/Federazione della Sinistra, dichiara:

«Con tutto il rispetto per il Presidente della Repubblica, quando afferma che non vi saranno licenziamenti facili a valanga, Giorgio Napolitano opera una deformazione paternalistica che falsifica la realtà. Se l’articolo 18 non è un problema, lo si lasci inalterato! Purtroppo la modifica dell’articolo 18 permetterà di fatto i licenziamenti ingiusti: il lavoratore licenziato, anche se dimostrasse che i motivi economici non sussistevano, non verrà reintegrato. Viene a cadere un deterrente fondamentale per quegli imprenditori che usano la crisi come scusa per licenziare lavoratori “scomodi”. Con buona pace di cosa pensa il Presidente della Repubblica questa è la tragica realtà che riduce i lavoratori italiani allo stato di una merce: monetizzabile ma priva di diritti. Questa situazione in cui da un lato si tolgono i diritti ai più deboli e dall’altra li si rassicura in modo paternalistico è inaccettabile, tanto più se viene dal Presidente della Repubblica, che dall’alto del suo fondamentale ruolo super partes di garante della Costituzione, dovrebbe difendere il principio di eguaglianza tra tutti i cittadini – lavoratori compresi - e non quello di impunità per gli imprenditori».

Roma, 23 marzo 2012
Ufficio stampa Prc

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista ha dichiarato:

«Esprimo il nostro pieno appoggio alla candidatura di Leoluca Orlando a Sindaco di Palermo. Contro i trasversalismi, le furbizie e la mafia, Orlando ha già dimostrato di saper guidare Palermo e voglio ringraziarlo personalmente per aver accettato oggi la sua candidatura a Sindaco della Città. La sinistra appoggerà Orlando che saprà riportare la speranza del cambiamento là dove i traffici e le furbizie delle primarie ci hanno portato solo i maleodoranti effluvi della cattiva politica. Palermo ha diritto ad una alternativa e per questo la Federazione della Sinistra si farà promotrice di una lista unitaria della sinistra in appoggio ad Orlando, affinché la primavera palermitana torni ad essere realtà».

Roma, 22 marzo 2012
Ufficio stampa Prc

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista/Federazione della Sinistra, dichiara:

«Ha ragione la Cei quando dice che i lavoratori non sono merce. Questo governo dei poteri forti – lo dimostra la posizione di Marcegaglia, che vuole libertà di licenziamento – invece li vuole proprio trasformare in merci. A questo punto il Partito democratico decida una volta per tutte da che parte stare e tolga la spina a questo governo antioperaio che ha portato l’Italia in recessione e demolisce welfare e diritti».

Roma, 22 marzo 2012
Ufficio stampa

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