Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista, presente al presidio di fronte a Montecitorio in occasione dello sciopero indetto da Cgil, Cisl e Uil, ha dichiarato:

«Lo sciopero generale di oggi sia l’inizio della mobilitazione per impedire la manovra del governo. Un esecutivo che prende ordini da banche, Merkel e Confindustria, non considera le ragioni dei sindacati, dei lavoratori e dei pensionati, è un governo di destra e antipopolare. Noi diciamo che questa manovra aggraverà la crisi e ridurrà sul lastrico milioni di famiglie: per questo scioperare non è solo giusto ma sacrosanto, e bisognerebbe farlo ad oltranza, finché non si capirà che non sono i più poveri a dover pagare».

Roma, 12 dicembre 2011
Ufficio stampa Prc: Barbara Battaglia

Paolo Ferrero, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista ha dichiarato:

«Il 12 dicembre del 1991, vent'anni fa, 1300 delegati (tra cui il sottoscritto, un po' più giovane e con molti capelli in più) si riunirono in Congresso all’EUR e sancirono la nascita del Partito della Rifondazione comunista. Festeggiamo il compleanno con l’orgoglio di aver avuto ragione nella battaglia contro il neoliberismo che abbiamo condotto in tutti questi anni. Il capitalismo non è il migliore dei mondi possibili e la crisi economica, sociale, ambientale e civile è li a dimostrarlo. Consideriamo un buon auspicio festeggiare il compleanno il giorno dello sciopero generale, vuol dire che c’è tanta gente che non ha piegato la schiena e non ha spento il cervello. Come dicemmo allora: Rifondazione Comunista, il cuore dell’opposizione».

Roma, 12 dicembre 2011
Ufficio stampa Prc: Barbara Battaglia

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista – Federazione della Sinistra ha dichiarato:

“L’idea di mettere la fiducia sulla manovra costituisce l’ennesimo strappo democratico. Un governo non eletto dal popolo ha firmato in Europa un accordo che trasforma l’Italia in un  protettorato tedesco e adesso, dopo aver già trasformato la manovra in un decreto legge, vuole pure approvarla in tempi ristretti e con la fiducia. L’idea di Monti è che la democrazia è un costo e soprattutto vuole impedire alla società italiana di reagire con la mobilitazione alla sua manovra antipopolare. Il suo è un atto di guerra contro la società italiana, un blitzkrieg contro l’Italia scritto sotto dettatura degli speculatori e della Merkel”.

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista - Federazione della Sinistra, dichiara, rivolgendosi al premier:

«Caro Monti, perché è intoccabile la struttura della manovra? Nel pubblico dibattito di questi giorni sono emerse varie proposte per coprire in altro modo i costi della manovra: dalla tassa patrimoniale alle maggiore tassazione dei capitali che hanno usufruito dello scudo fiscale, alla vendita delle frequenze, all’estensione dell’ICI sulle strutture ecclesiastiche con finalità lucrative, al tetto sulle pensioni d’oro. Perché non vuole prendere in considerazione queste proposte al posto dell’aggressione alle pensioni? Forse perché il suo, lungi dall’essere un governo tecnico, è in realtà un governo di destra, del tutto in linea con il governo Berlusconi. Solo con qualche lacrima in più. Per gli italiani e le italiane».

9 dicembre 2011
Ufficio stampa Prc: Barbara Battaglia

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista - Federazione della Sinistra ha dichiarato:

«Il vertice europeo si è concluso con la piena vittoria della Cancelliera Merkel: è stato deciso un vero e proprio Colpo di Stato Monetario e l'ordine di Berlino regna in Europa! Il modello a cui si ispira la Merkel sono evidentemente le folli politiche restrittive che il cancelliere Bruning impose alla Germania dopo la crisi del '29. Portarono a 5 milioni di disoccupati e alla vittoria di Hitler nelle elezioni del gennaio '33. Le misure adottate al vertice sono prima ancora che un disastro una follia:
1) sono pesantemente recessive, aggravano la crisi e spingono molti paesi - tra cui l'Italia - sulla strada della Grecia. Per un paese come l'Italia non si tratterà solo di garantire il pareggio di bilancio ma anche di fare - per vent'anni di fila - un ulteriore taglio di 40 miliardi all'anno al fine di rispettare l'Euro Plus Pact. Una stangata che demolirà l'economia italiana, distruggerà il welfare e porterà alla svendita di tutti i servizi pubblici locali e di tutto l'apparato industriale pubblico.
2) La modifica dei meccanismi di assunzione delle decisioni e le sanzioni automatiche riducono i paesi come l'Italia in un protettorato tedesco privo di potere reale. Si tratta di una palese distruzione della democrazia nel nostro paese e di una palese violazione della Costituzione italiana. E' del tutto incostituzionale che un governo di tecnocrati, non eletto dal popolo, possa decidere che l'Italia non è più un paese sovrano ma un protettorato tedesco.
3) Nell'accordo non vi è alcuna misura per sconfiggere la speculazione finanziaria e la BCE continua a non poter acquistare direttamente i titoli di stato. La destra prussiana della Merkel ha quindi vinto su tutta la linea e i miliardi stanziati nel fondo "salva stati" sono solo la misura di quanto gli speculatori possono succhiare agli stati europei prima di farli fallire. Con il vertice di ieri si è fatto un deciso passo in avanti verso il baratro e la demolizione dell'Euro».

9 dicembre 2011
Ufficio stampa Prc: Barbara Battaglia

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