di Pietro Barbieri (Presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) - Liberazione del 7-7-2010

Oggi tocca a noi. Sì: la FAND e la FISH, le federazioni delle associazioni delle persone con disabilità, hanno promosso, per oggi, una manifestazione contro la Manovra.Non avremmo voluto avviare azioni, ancora una volta, meramente difensive. Siamo geneticamente propositivi. Scendere in piazza è – per evidenti motivi - molto più difficile per le persone con disabilità che per chiunque altro. Eppure oggi molti di noi staranno sotto il sole per tentare un’ultima disperata azione contro l’ottusa brutalità delle disposizioni che questo Governo vuole imporci.Non possiamo fare altrimenti.La campagna mediatica, imperniata sullo stigma e sui dati artefatti, l’ha iniziata, prima ancora di presentare la Manovra, lo stesso Ministro Tremonti: la disabilità è una spesa improduttiva; i disabili pongono per il nostro Paese un problema di competitività.

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Car* compagn*,mercoledì prossimo, 7 luglio, si svolgerà a Roma, in piazza Monte Citorio, dalle ore 10.00, la manifestazione nazionale contro la manovra promossa dalle due più grandi organizzazioni delle persone con disabilità, Fish (Federazione italiana superamento handicap) e Fand (Federazione associazioni nazionali delle persone con disabilità).
La Federazione della Sinistra ha aderito con convinzione e parteciperà all’appuntamento perché ritiene necessario, mai come ora, mobilitarsi contro un governo e una maggioranza che stanno facendo a pezzi lo stato sociale italiano, tagliando risorse e calpestando i diritti fondamentali delle persone, comprese quelle con disabilità, che pagheranno due volte gli effetti della manovra correttiva. Infatti, da una parte la riduzione dei trasferimenti a regioni e comuni determinerà un ulteriore riduzione di servizi e prestazioni sociali sul territorio; dall’altra, le misure barbare sull’assegno di invalidità e l’indennità di accompagnamento escluderanno dall’ambito di esigibilità dei diritti, come quello di vivere una vita sociale dignitosa e inclusiva, tante persone con disabilità che spesso, troppo spesso, già pagano condizioni di vita difficili di discriminazione, povertà, emarginazione a causa di una cultura sempre meno solidale e un sistema di welfare ridotto all’osso. 
“Si tratta della peggiore aggressione nella storia repubblicana alle politiche sociali di inclusione delle persone con disabilità”, per usare le parole di Pietro Barbieri, presidente nazionale della Fish. Un’aggressione a cui va contrapposta un’opposizione forte e unitaria, di tutte le forse politiche e sociali che si riconoscono nei principi della nostra Costituzione, per chiedere di ritirare questo emendamento brutale ed iniziare a pensare le risorse per il sociale come “investimenti” per il futuro e non come “spese” da tagliare. 
Per queste ragioni noi scenderemo in piazza al fianco delle persone con disabilità e invitiamo tutte/i a fare altrettanto. Non lasciamoli soli, la loro battaglia è anche la nostra.

SCARICA IL VOLANTINO  della Federazione che sarà distribuito durante la manifestazione.

Un caro saluto, Cesare Salvi, Portavoce nazionale della Federazione della Sinistra

L’emendamento alla Manovra relativo alle persone con disabilità, presentato in Commissione Bilancio dall’on. Azzolini in accordo con il ministero dell’Economia, è disumano e bestiale.Si mantiene l’innalzamento della percentuale di invalidità utile per accedere all’assegno, smentendo gli impegni assunti nei confronti delle organizzazioni nazionali delle persone con disabilità, introducendo un elemento di discriminazione perchè l’assegno è garantito soltanto alle persone affette da un’unica minorazione con percentuale superiore al 74%, mentre si tagliano fuori quelle affette da più tipologie.Ancora più indecente è la modifica delle condizioni medico-legali per accedere all’indennità di accompagnamento, che verrà concessa solo a coloro che sono impossibilitati a svolgere attività e funzioni di vita elementare. Ciò significherebbe privare di questo aiuto tutte quelle persone con disabilità che, pur non essendo in stato vegetativo, vogliono poter svolgere una vita sociale come gli altri.Fin dalla prima presentazione della manovra abbiamo dedicato una particolare attenzione all’intervento previsto per le persone con disabilità. Non certo perché sia la sola iniquità in una manovra inaccettabile. Ma perché è il segno del grado di intollerabile inciviltà del governo, di misure oscene e mostruose. Questo governo e questa maggioranza hanno superano ogni limite. Per queste ragioni, nella totale indignazione, siamo al fianco della Fish e della Fand, aderendo e partecipando alla manifestazione nazionale indetta dalle stesse organizzazioni per il 7 luglio prossimo.

«L'abrogazione di una misura barbara, come l'innalzamento della percentuale di invalidità per ricevere l'assegno, è una buona notizia». La responsabile welfare della segreteria nazionale e il responsabile politiche sociali del Prc, Roberta Fantozzi e Antonio Ferraro, commentano così la modifica alla finanziaria. «“La notizia diffusa dalle associazioni Fish e Fand dimostra come la lotta delle associazioni delle persone con disabilità sia riuscita a far ragionare una maggioranza priva di senso di responsabilità. -continuano- La misura, infatti, avrebbe privato dell'assegno persone con sindrome di down e sordomuti per ottenere un risparmio di appena 40 milioni di euro in due anni. Per il Prc “governo e maggioranza devono comunque sapere che non se la caveranno con questa piccola marcia indietro, perché la gravità dei tagli alle politiche sociali rimane inalterata e il Prc sarà al fianco di cittadini e associazioni che continuano la lotta contro lo smantellamento dello stato sociale e la riduzione dei diritti».

Siamo al fianco delle persone con disabilità e diamo il nostro pieno sostegno alla manifestazione nazionale del 1 luglio a Roma indetta da Fish (Federazione italiana superamento handicap) e Fand (Federazione associazioni nazionali delle persone con disabilità) e alla manifestazione del 21 giugno promossa dall’Aisla (Associazione italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica). La manovra del governo colpisce con ferocia le fasce più deboli della popolazione, comprese le persone con disabilità che subiscono l’innalzamento della percentuale di invalidità dal 74% al 85% per accedere all’assegno e la riduzione pesante dei servizi sociali a causa dei tagli a regioni e comuni. Una vera e propria macelleria sociale messa a punto in barba ai diritti costituzionali che richiamano lo stato a rimuovere gli ostacoli all’uguaglianza sociale. Il governo dovrebbe sapere che le risorse per il sociale non sono “spese” ma “investimenti” per uno sviluppo umano, sociale ed ambientale sostenibile.Noi siamo per rafforzare i processi di inclusione sociale, garantendo una vita indipendente e dignitosa a tutte e tutti. Invece di essere distrutto il sistema di protezione sociale, compresi i servizi, andrebbe difeso e adeguato alle esigenze della cittadinanza, a partire dalla definizione e finanziamento dei livelli essenziali di assistenza sociale (Liveas), dal rifinanziamento del fondo nazionale per la non autosufficienza, dalla restituzione delle risorse sottratte al fondo nazionale per le politiche sociali.Le risorse per queste “civili” manovre ci sono se si attua una vera lotta all’evasione fiscale, una giustizia fiscale basata sul principio di progressività costituzionale, un aumento della tassazione sulle rendite finanziarie e sui grandi patrimoni.

Roberta Fantozzi, Segreteria nazionale Prc-Se

Antonio Ferraro, responsabile nazionale politiche sociali Prc-Se

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