Care compagne e cari compagni,

nel chiedere di completare al più presto lo svolgimento delle ultime Conferenze di Organizzazione a livello di Circolo o di Federazione che sono slittate per concomitanza di impegni vari, con la presente richiamiamo l’attenzione sulla modalità di svolgimento delle Conferenze regionali. Tali Conferenze, in base al regolamento che ci siamo dati, si svolgono sotto forma di Assemblee Regionali, secondo quanto previsto dall’art. 21 dello Statuto, col compito in particolare di predisporre il piano organizzativo regionale.

Sempre in base all’art. 21 dello Statuto. "L’Assemblea regionale è costituita: nelle regioni fino a 200 iscritte/i da tutte/i le/gli iscritte/i; nelle regioni sopra le/i 200 iscritte/i da: le/i componenti del Comitato politico nazionale e del Collegio nazionale di garanzia della regione; le/i componenti del Comitato politico regionale, del Collegio regionale di garanzia e del Coordinamento regionale delle/dei Giovani comuniste/i ove eletto; le/i componenti dei Comitati politici federali della regione; le/i segretarie/i dei circoli della regione; le/i referenti dei nuclei territoriali della regione che non fanno riferimento a nessun circolo; le/i compagne/i indicate/i dalla Segreteria regionale tenuto conto delle proposte delle/dei segretarie/i delle federazioni, in numero non superiore al 20% delle/dei componenti del Comitato politico regionale".

In allegato, insieme al verbale-questionario, vi inviamo il vademecum regionale utile come traccia per costruire il piano organizzativo regionale.

Chiediamo ai/le segretari/e regionali di ricopiare in questo modulo online il verbale e la documentazione prodotta.

La Conferenza Nazionale di Organizzazione si terrà a Roma il 14/15 gennaio 2023. Entro quella data tutte le Conferenze devono essere state svolte.

Nel rimarcare la positività del lavoro di svolgimento della Conferenza fin qui svolto che si è concretizzato in centinaia di incontri territoriali (tutt’ora in corso) chiediamo di fare uno sforzo straordinario per completare il tesseramento 2022 contattando tutti i Circoli, tutte le compagne e i compagni che devono ancora adempiere al rinnovo dell’iscrizione.

Saluti Comunisti

Ezio Locatelli, segreteria nazionale, responsabile Organizzazione Prc-Se

Care compagne, cari compagni,

come sapete il 6 dicembre ricorre il 15° anniversario della tragedia della Thyssen Krupp di Torino in cui morirono sette operai. Grazie alla nostra iniziativa importanti associazioni da sempre impegnate sui temi della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, hanno lanciato un appello per fare del 6 dicembre una giornata nazionale di sensibilizzazione e lotta sui temi della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. L’intento è in primo luogo quello di rompere il clima di assuefazione alla tragedia dei morti e degli infortuni sul lavoro e per il lavoro creato assimilandoli a tragiche fatalità su cui l’attenzione pubblica si spegne ancor prima di aver seppellito i morti.
Cosa molto importante perché è su questo contesto artificioso che hanno contato i governi degli ultimi 15 anni per smontare le leggi, come la 81 del 2008, al fine di ridurre i vincoli e le sanzioni nei confronti delle imprese che non le applicano; e per smantellare, con i tagli di fondi e personale, le strutture pubbliche dedicate alla prevenzione e ai controlli con il risultato atteso che per le imprese il rischio di essere sottoposte a controlli è così improbabile da indurle a non investire e violare le norme a tutela della salute e della sicurezza.
In secondo luogo ci si prefigge l’obiettivo di creare una rete nazionale in grado di dare continuità all’iniziativa su questa grande questione e di coinvolgere nella mobilitazione sull’importante piattaforma, che leggete nella parte finale dell’appello, lo schieramento di forze più ampio possibile.
Non c’è bisogno di sottolineare quanto il tema rischi di tornare tristemente d’attualità con le destre al potere delle quali la finanziaria chiarisce fin troppo bene l’intenzione di estendere su larga scala aumento dello sfruttamento, precarietà, lavoro nero e grigio e tutte le forme di illegalità.
Come Rifondazione Comunista abbiamo aderito all’appello, come hanno fatto Pap e Unione Popolare, e siamo impegnati a promuovere in tutte le città iniziative sul tema, da quelle più creative ( flash mob, disposizione di corpi veri o sagome o o lumicini o caschi nelle piazze rappresentanti i morti sul lavoro) a quelle tradizionali ( volantinaggi davanti alle Asl, all’Inail, all’Inl o davanti a fabbriche simbolo).
Le iniziative che dovrebbero svolgersi preferibilmente, ma non obbligatoriamente nel secondo pomeriggio del 6 dovrebbero collegarsi in una diretta nella quale si raccontano brevemente i motivi e i promotori dell’iniziativa. Col vostro impegno puntiamo su tantissime iniziative e collegamenti.

Ci sarà naturalmente un comunicato nazionale che vi verrà inviato preventivamente per uscire con comunicati locali.

Un abbraccio e buon lavoro!

Maurizio Acerbo, segretario nazionale Prc-Se
Antonello Patta, segreteria nazionale, responsabile Lavoro Prc-Se
Ezio Locatelli, segreteria nazionale, responsabile Organizzazione Prc-Se

di Ezio Locatelli* - 

Prepariamoci ad una ripresa del conflitto sociale. Diventa sempre più evidente, ogni giorno che passa, che quella che stiamo vivendo è una situazione tutt’altro che pacificata in cui vengono alla luce molti motivi di contrasto sociale. Perché questa situazione non ci crolli addosso e possa invece costituire un punto di svolta occorre avere chiara l’urgenza di uno scatto d’iniziativa, di una attivazione di forze, di forme di azione, occorre assumere consapevolezza dei nuovi compiti politici.

Sono ormai innumerevoli i dati sfornati da istituzioni e istituti di ricerca che attestano l’aumento spaventoso delle disuguaglianze di reddito e di ricchezza in misura mai vista prima. Da una parte la ricchezza straripante di poche centinaia di affaristi, top manager, imprenditori d’assalto. Apprendiamo che gli stipendi di quest’ultimi sono saliti sino a 649 volte in più della retribuzione di un dipendente (nel 1980 erano superiori di “appena” 45 volte). Dall’altra parte siamo di fronte a una massa enorme di disoccupati, precari, pensionati poveri, lavoratori e soprattutto lavoratrici con paghe da fame sottoposte alla falcidia del boom inflazionistico. L’ultimo rapporto Inps parla di un terzo di lavoratori dipendenti con paghe al di sotto dei mille euro, una misura neanche sufficiente per provvedere alla propria sussistenza, veri e propri “schiavi salariati” come li avrebbe definiti Karl Marx. Iniquità spaventose quale effetto di trent’anni di politiche neoliberiste predatorie ed ancor più oggi quale effetto di una crisi pandemica e di una guerra i cui costi sono scaricati senza ritegno su chi sta in basso alla piramide sociale. Iniquità all’origine di un magma di protesta e di rabbia sociale. Soltanto stando dentro questo campo complesso e contraddittorio, incontrando la rabbia, lo scontento, il senso di repulsione che c’è in milioni di persone possiamo pensare di riaprire la sfida per la costruzione di una nuova soggettività di cambiamento.

La frattura oltre che sociale è politica con i partiti di governo e di sistema che hanno esaurito la loro attrattività su gran parte dell’elettorato popolare. Questa parte di elettorato bistrattata, impoverita non nutre più alcuna fiducia o interesse nei confronti della politica politicante dei partiti tradizionali che hanno operato in senso contrario agli interessi popolari, per la demolizione di conquiste e diritti sociali. All’ultima tornata delle elezioni amministrative e poi a quelle politiche sono andati a votare quasi solamente le classi con reddito medio alto. Gli operai e gli elettori a basso reddito o non sono andate a votare o hanno votato a destra per frustrazione o protesta, non certo per adesione ideologica. Una destra che, sia detto, non trova di meglio che attaccare l’unico strumento di contrasto all’impoverimento di una parte crescente della società rappresentato dal reddito di cittadinanza. Lorsignori vanno avanti con le spese di riarmo e guerra  ai poveri. Con questa realtà sociale allo sbando bisogna fare i conti. Ci serve un partito e una proposta politica che parli al sentimento di estraneità di quella ampia parte di società disincantata, che ha smesso di votare o che vota contronatura. Dobbiamo essere coerenti con noi stessi, con la nostra proposta di alterità per non essere vissuti come una articolazione del sistema politico, di un sistema che ha prodotto con i governi di centrodestra e centrosinistra devastazioni sociali a non finire.

Il momento è cruciale. Siamo a un punto della crisi che può innescare processi di cambiamento, di lotte, di modifiche sociali che sfida qualsiasi cosa che passi per routine politica. In questo contesto la Conferenza Nazionale di Organizzazione di Rifondazione Comunista deve ambire ad una riorganizzazione delle nostre forze, a una ripresa di una iniziativa nella crisi sociale mossi dalla convinzione della indispensabilità di una forza comunista e della necessità di guardare al suo futuro. Di una forza non autocentrata ma che oltre alla propria esistenza e al proprio rilancio si ponga il problema di pensare alle forze del cambiamento nella loro dimensione generale. Rifondazione Comunista ha fatto la scelta di dare vita insieme ad altre forze a Unione Popolare. Lo abbiamo fatto con l’idea di costituire un movimento politico di massa che sia di riferimento per le classi popolari del nostro paese. Un movimento in itinere che metta insieme tutte le forze disponibili in opposizione al governo Meloni e alle forze che fanno parte del sistema di guerra. Detto in sintesi il rilancio di Rifondazione Comunista, la costruzione di Unione Popolare, l’internità all’organizzazione del conflitto di classe rappresentano i tre piani fondamentali di impegno per rilanciare la battaglia per l’alternativa e la trasformazione sociale. I prossimi mesi saranno decisivi per l’avanzamento dl questo nostro progetto politico. Spendiamoli bene.

*segreteria nazionale, responsabile organizzazione Prc-Se

man23

Car@ compagn@

con la presente chiediamo ai regionali Prc-Se di coordinarsi con le federazioni provinciali del Partito al fine di garantire, ovunque, senza eccezione alcuna, lo svolgimento delle Conferenze di Organizzazione territoriali entro i tempi previsti e secondo le modalità già indicate nelle circolari precedenti (ulteriori informazioni sono raccolte nel riquadro in prima pagina del sito nazionale dedicato alla Conferenza di Organizzazione).

Inutile ribadire che le Conferenze devono essere l’occasione per coinvolgere l’insieme delle compagne e dei compagni nel processo di riorganizzazione, rafforzamento della presenza e iniziativa politica del Partito in rapporto a quella che è la nuova fase politica e alla costruzione di processi unitari a sinistra (vedi Unione Popolare).

All’organizzazione nazionale Prc-Se vanno subito comunicate le date delle Conferenze regionali e quelle provinciali (le date delle Conferenze di Circolo saranno coordinate dalle Federazioni) nonché eventuali richieste di partecipazione alle stesse al seguente indirizzo mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Raccomandiamo altresì, contestualmente allo svolgimento delle Conferenze, di impegnarsi al massimo per portare a compimento il tesseramento 2022.

In attesa di un riscontro, fraterni saluti.

Ezio Locatelli
Segreteria nazionale, responsabile Organizzazione Prc-Se

Car@ compagn@,

di seguito inviamo il report dei due incontri partecipati che abbiamo avuto sul tema del diritto alla Casa e del caro bollette con i promotori della campagna “Noi non paghiamo” e con Unione Inquilini, con indicazioni utili all’avvio e alla promozione di un intervento politico su tali temi.

Nello specifico, alleghiamo bozze di volantino e documentazione varia (tra questa i ricorsi Onu), atta a svolgere una campagna sociale nei caseggiati popolari e ad attivare sportelli sociali:

Documentazione (7 allegati):

  1. Estratto Transform - ricorso ONU
  2. Indirizzi mail formulario e per inoltro ricorso
  3. Esempio di ricorso presentato
  4. Diffida al sindaco
  5. Report
  6. Esempio ricorso Firenze
  7. Come si presenta il ricorso al Comitato Onu

Volantini:

Per ulteriori informazioni rivolgersi a Monica Sgherri, responsabile nazionale politiche per la Casa Prc-Se (cell. 3355304554) che ha curato report e allegati vari.

Fraterni saluti e buon lavoro

Ezio Locatelli
Responsabile naz.le Organizzazione Prc-Se

Nicolò Martinelli
Responsabile naz.le Politiche Sociali Prc-Se

Monica Sgherri
Responsabile naz.le Diritto alla Casa, diritto all’Abitare Prc-Se

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