Car@ compang@

il fallimento delle politiche neoliberiste è ormai sotto gli occhi di tutti. Ma le conseguenze di questa gravissima crisi economica, inflazione, extraprofitti- caro bollette ricadranno sulle classi sociali più fragili. Il rapporto Caritas fotografa una situazione di grande diseguaglianza sociale: 5,570 milioni persone in povertà assoluta, corrispondente al 9,4% della popolazione. Il 43% delle persone in stato di povertà assoluta vive in affitto!

Già da ora milioni di persone sono schiacciate dalla povertà e subiscono il dilemma se pagare l’affitto o pagare le bollette energetico o se mangiare.

Obiettivo del PRC è quello di costruire campagne di mobilitazione contro il caro vita e a difesa del diritto alla casa, bloccare prima dell’insorgere di sfratti per morosità incolpevole o bloccarne l’esecuzione con la forza pubblica in assenza di un alloggio sostitutivo facendo ricorso all’ONU.

Esempi e pratiche virtuose nel partito sono state realizzate a Padova, Bergamo e a Verona.

Obiettivo è che diventino pratiche di tutto il partito e dei suoi sportelli Casa, promuovendo una campagna nazionale di difesa del diritto alla casa e diritto all’abitare.

Con questi scopi e la volontà di rinsaldare il rapporto e la collaborazione con Unione Inquilini, prosegue il confronto e il secondo appuntamento è programmato per giovedì 3 novembre, ore 20.45 .

Partecipano Walter De Cesaris, Segretario Unione Inquilini, Cesare Ottolini, U.I. e Alleanza internazionale degli Abitanti, Cesare Ligutti, Avvocato U.I.

Data l'importanza dei temi trattati, inoltriamo la circolare in oggetto - indirizzata soprattutto ai territori - per conoscenza anche ai/le componenti il CPN e il CNG, invitando i/le compagn@ che vogliano partecipare alla riunione a comunicare la propria presenza rispondendo a questa comunicazione.

Nella mattinata di giovedì 3 novembre sarà inviato link per partecipare all’incontro. Vi invitiamo ad organizzare la partecipazione.

Fraterni saluti

Ezio Locatelli
Responsabile naz.le Organizzazione Prc-Se

Nicolò Martinelli
Responsabile naz.le Politiche Sociali Prc-Se

Monica Sgherri
Responsabile naz.le Diritto alla Casa, diritto all’Abitare Prc-Se

Car@ compagn@

lunedì 24 ottobre, ore 20.45, è convocato un incontro on line dei/le segretari/e e responsabili organizzativi regionali, dei/le segretari/e provinciali per discutere dello svolgimento della Conferenza di Organizzazione, del rilancio del Tesseramento 2022 a Rifondazione Comunista nonché delle prossime scadenze di mobilitazione.

Come già sapete, il Comitato Politico Nazionale del nostro Partito, in occasione della discussione post voto del 15/16 ottobre, ha deliberato di riavviare il percorso di svolgimento della Conferenza Nazionale di Organizzazione momentaneamente sospeso per la concomitanza della campagna elettorale. La Conferenza Nazionale si terrà il 14/15 gennaio 2023.

Entro quella data, in base alle nuove scadenze che ci siamo dati, dovranno essere svolte le Conferenze di Circolo (entro il giorno 23 novembre), di Federazione (entro il 4 dicembre), dei Regionali (entro il 18 dicembre e solo per motivi eccezionali entro e non oltre il 10 gennaio) sulla base del mandato e dei documenti già approvati (pubblicati sul sito nazionale nel riquadro “Immaginare il futuro, cambiare il presente” dedicato alla Conferenza di Organizzazione). Lo svolgimento della Conferenza dovrà tenere altresì conto delle novità di quadro politico e sociale delineate nel documento finale del Cpn “Costruire l’opposizione alla guerra, al carovita, alle destre

Le Conferenze dovranno essere l’occasione per rilanciare il Tesseramento 2022 a Rifondazione Comunista non solo in rapporto alle iscritte e agli iscritti dell’anno scorso ma ai tanti e tante con cui abbiamo interagito e con cui ci siamo confrontati in campagna elettorale.

All’incontro (il link dell’incontro sarà inviato lunedì mattina) parteciperà il segretario nazionale Maurizio Acerbo

In allegato, inviamo la locandina sul Tesseramento 2022, da diffondere anche sui social.

In attesa di incontrarci, i miei i fraterni saluti.

Ezio Locatelli
Segreteria nazionale, responsabile Organizzazione Prc-Se

Tesseramento 2022 Locandina

Oggetto: campagna contro il carovita e il caro bollette, per il diritto alla casa.
Incontro on line martedì 18 ottobre, ore 20.30

Rincari delle bollette di luce e gas, e dei beni del "carrello della spesa" sono al massimo, secondo l'Istat dal 1983. L'inflazione sfiora il 9% mentre salari e pensioni sono fermi.

Sono le classi sociali meno abbienti su cui ricadranno le conseguenze drammatiche di questo aumento generalizzato, obbligate a scegliere tra mangiare, riscaldarsi o pagare l’affitto.

Vittime predestinate saranno altresì molti piccoli produttori e i piccoli commercianti costretti a cessare l'attività perché strangolati dai costi energetici.

In queste settimane decine di iniziative di protesta organizzate dalla Rete Nonpaghiamo.it o altre realtà locali denunciano questa situazione e la richiesta è quella di ridurre il costo delle bollette energetiche ad un livello accessibile, altrimenti, dal 30 novembre, verrà lanciata un'auto sospensione dei pagamenti.

Per organizzare la protesta e forme di contrasto contro il carovita e l'aumento delle bollette, per organizzare la difesa del diritto alla casa dai molti casi di morosità incolpevole abbiamo organizzato un primo incontro online martedì 18 ottobre, con inizio ore 20.30, a cui tra gli altr@, hanno assicurato la loro partecipazione Walter De Cesaris, segretario nazionale Unione Inquilini, Michela Arricale, avvocata e legal team “Noi non paghiamo”, Marco de Guio, Unione Inquilini Sesto San Giovanni, Marco Chino, portavoce “Noi non paghiamo”.

Tutte le realtà territoriali di Rifondazione Comunista in indirizzo sono invitate a organizzare la partecipazione curando in particolare l’invito alle compagne e compagni impegnat@ sui temi sociali e del diritto alla casa.

Nel primo pomeriggio di lunedì 17 ottobre vi sarà inviato il link per il collegamento alla riunione, attraverso la piattaforma informatica Cisco Webex.

Fraterni Saluti

Ezio Locatelli Resp. Organizzazionena zionale Prc.Se
Nicolò Martinelli Resp. nazionale Politiche Sociali Prc-Se
Monica Sgherri Responsabile nazionale Politiche Casa Prc-Se

di Ezio Locatelli -

Andiamo avanti in una linea di ricerca di unità, allarghiamo lo spettro delle forze coinvolte e coinvolgibili in una operazione che sia di nome e di fatto di Unione Popolare ma questa linea va perseguita al di fuori da scorciatoie politicistiche, velleitarie del tipo superiamo le forze preesistenti, “facciamo un nuovo partito” oltretutto sulla base di proposte precostituite.

Il tema della convergenza delle forze di opposizione al governo di centrodestra e alle politiche neoliberiste rimane più che mai uno dei temi cruciali del momento che non può essere archiviato con la campagna elettorale. Anzi.
Vanno raccolte e messe in relazione tutte le forze disponibili di critica e di contestazione ad un modello economico e sociale d’impronta oligarchica, autoritaria, un modello rivolto ad un sistematico attacco a qualsiasi cosa che abbia attinenza con l’uguaglianza, i diritti sociali, i beni comuni. Dopo il governo Draghi adesso è il turno della destra estrema, razzista, fascisteggiante, stiamone pur sicuri, in sostanziale continuità con il modo di organizzare e far funzionare l’economia di guerra assurta a modello di riferimento nel nostro paese.

Una convergenza di forze di opposizione e di alternativa da proseguire in rapporto al concreto dispiegarsi di un protagonismo, di un movimento di lotta popolare tutto quanto da costruire nei luoghi di lavoro, nella società civile contro le politiche di impoverimento sociale e di guerra. Questo è un punto decisivo.
Dev’essere chiaro una volta per tutte, tanto più dopo ii risultato non positivo di Unione Popolare (a parte la straordinaria esperienza della raccolta firme grazie all’impegno militante di forze organizzate), che non c’è nessuna preminenza delle forme leaderistiche che possa sopperire a sinistra alla mancanza di insediamento sociale.

Ed ancora, non basta evocare il superamento delle storie politiche per ottenere risultati di novità e di avanzamento politico così come è sbagliato relegarle a scoria divisive del novecento. I nuovi partiti a sinistra, rappresentativi di movimenti reali, non nascono mai per partenogenesi elettorale. Questa è una assoluta semplificazione, un esercizio astratto che rischia di precludere alla possibilità di fare passi in avanti.
Adesso è il momento di cimentarsi in un percorso comune, di coagulo di energie tra soggetti diversi, soggetti che pur mantenendo la propria specificità intendono praticare una forma organica di opposizione e riproporre una alternativa di società.

Facciamolo nel pieno riconoscimento e valorizzazione delle diverse esperienze e storie collettive o individuali, da Manifesta, a Dema, Pap, Rifondazione Comunista o tant@ altri, singoli, associazioni, forze politiche, sociali che auspichiamo possano unirsi in un fronte comune di lotta. Questa è l’esperienza che noi abbiamo fatto e acquisito anche in relazione alle ultime elezioni amministrative di Torino, in piena consonanza con figure importanti come Angelo d’Orsi.

Per quanto ci riguarda più direttamente il tema dell’unità chiede anche un cambio di passo di Rifondazione Comunista, la necessità di lavorare ad una riorganizzazione, rinnovamento e rilancio della sua presenza, della sua azione politica come una delle condizioni necessarie, ineludibili per far avanzare la lotta sul terreno della giustizia sociale, dell’eguaglianza, della solidarietà, della riconversione eco-socialista. Per quanto ci riguarda lavoreremo in questa direzione.
La sinistra tutta, per avere la forza di stare da protagonista nel nuovo ciclo politico e di lotte sociali, deve essere capace di ricominciare una nuova esistenza senza per questo dover recidere le proprie radici.

locatelli30

di Ezio Locatelli -

Queste elezioni politiche, come temevamo, sono andate male, molto male. Va aperta una riflessione senza scomporsi dato che i prossimi mesi di forti turbolenze sociali metteranno tutto nuovamente a soqquadro politico. In queste elezioni la destra estrema, populista, razzista e fascisteggiante vince alla grande – quintuplicati i voti di FdI di appena quattro anni fa - intercettando la rabbia cresciuta sul terreno di una crisi sociale e politica priva di una rappresentanza a sinistra.

Dev’essere chiaro, ciò è potuto accadere per palesi responsabilità politiche. La responsabilità di chi si è identificato – Pd e centro sinistra in primo luogo - con un sistema economico plasmato dai poteri forti, di legittimazione della guerra, un sistema basato sul furto legalizzato di denaro e di potere da parte di pochi a danno di molti che provoca degrado sociale e distruzione di risorse naturali. Peraltro la destra, una volta dismessa la maschera elettorale, ha già detto di volere andare avanti sulla stessa strada, alla bisogna con fare più autoritario.

Per quanto ci riguarda, come Unione Popolare, non è bastato mettere in campo tutte le energie e le adesioni disponibili sul terreno elettorale - grazie a tutt@ coloro che l'hanno fatto - per dare il senso di una rappresentanza al disagio sociale e alla contrarietà alla guerra. Non poteva bastare non solo per la precipitazione in tempi brevi della campagna elettorale, l’oscuramento mediatico a cui siamo stati sottoposti, il meccanismo perverso del voto utile che ha premiato questa volta il M5S, quanto per l’assenza di un movimento sociale generalizzato.

Le sorti di nuova soggettività e di rappresentanza politica a sinistra non sono mai l’esito di una operazione meramente propagandistica o elettorale, della personificazione di una operazione politica. Sono sempre e innanzitutto il risultato dell’apertura di una contesa sociale nel Paese. Da qui dobbiamo ricominciare per la ricostruzione possibile e necessaria di una forza di alternativa. Proprio per questo non dobbiamo deflettere come Unione Popolare dal lavoro di convergenza di tutte le forze antagoniste, antiliberiste, ambientaliste, pacifiste stando tuttavia su basi reali, pensando e lavorando sulla ripresa di un movimento di partecipazione e di contestazione sociale alle politiche di sistema. Non sarà un pranzo di gala, ma questo è il compito che abbiamo davanti nei prossimi mesi, quello di far vivere e rafforzare l’unione di forze critiche, antagoniste nel conflitto sociale come condizione necessaria per riaprire un orizzonte di speranza. (e.l.)

locatelli26

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