Giovanni Russo Spena, responsabile Giustizia di Rifondazione comunista, ha dichiarato:

«Nel giorno in cui è attesa la sentenza di terzo grado per le torture attuate dalle forze di polizia alla Diaz di Genova, l’Italia non ha ancora introdotto il reato di tortura nel Codice penale, nonostante la ratifica del Trattato Onu nel 1988. Non solo sono passati ben 24 anni, ma la ministra Severino, intervenendo al Senato nella discussione sul disegno di legge, ha negato la configurazione del reato così come lo definisce la Convenzione Onu, pur essendo obbligata l’Italia a rispettare il trattato. È incredibile che il governo, nei fatti, motivi le sue scelte dicendo di non voler criminalizzare le forze dell’ordine. Non accettiamo l’impunità e pensiamo che sia interesse delle forze dell’ordine che la tortura sia punita. Questo governo è un disastro anche sul tema della giustizia».

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista, ha dichiarato:

«Monti definisce inaccettabile il tasso di disoccupazione giovanile al 36%: ma la soluzione esiste. Ed è invertire totalmente la rotta e le politiche avviate dal suo governo, tornando a mandare in pensione i lavoratori a 60 anni, favorendo così il ricambio generazionale. Serve poi un piano di rilancio per l’occupazione, un piano statale per un milione di posti di lavoro pubblici, che va finanziato attraverso una tassazione delle grandi ricchezze».

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista, ha dichiarato:

«Voglio esprimere il nostro pieno appoggio ai deputati delI’Italia dei valori che hanno firmato la mozione di sfiducia nei confronti del ministro Fornero. Sulla vicenda degli esodati il comportamento del ministro è stato inqualificabile: Fornero dovrebbe dimettersi, vada a casa».

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista, ha dichiarato:

"Altro che vendite del patrimonio dello Stato e cessione di proprietà pubbliche: Monti ha già fatto troppi danni, ha aggravato la crisi e sta demolendo i diritti dei lavoratori. Ai tedeschi se vuole può vendere casa sua, non la nostra! Vendere patrimonio immobiliare in tempo di crisi  significa svendere. A quando l'ora della Banca d'Italia?"

Paolo Ferrero e Rosa Rinaldi, rispettivamente segretario nazionale e responsabile Ambiente di Rifondazione comunista, dichiarano:
 
«A un anno dai referendum sui servizi pubblici locali il governo non ha ancora fatto nulla per rispettare quello straordinario voto popolare. A Roma, per citare il caso più noto, con la svendita di Acea siamo di fronte a vergognosi tentativi di privatizzare l’acqua, con il sindaco Alemanno e il consiglio comunale che si asserragliano nel "palazzo" per decidere a "porte chiuse". Enti locali - con poche eccezioni - e gestori nel frattempo hanno proseguito con gestioni affidate a Spa e nulla hanno fatto per eliminare i profitti dalla tariffa. Chiediamo a Monti di dare immediata attuazione al referendum: 27 milioni di persone si sono espresse per l’acqua pubblica, non possono essere ignorate. Noi continueremo, insieme ai movimenti e alle associazioni la campagna di "obbedienza civile": perché la democrazia, come l'acqua, è un bene comune».

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista, ha dichiarato:

«Monti sostiene che con la crescita eviteremo la bancarotta: il problema è che in questi sette mesi lui non solo ha perso tempo con politiche recessive che aggravano la crisi ma c’ha fatto perdere il treno, è andato in direzione opposta rispetto a quella da prendere per uscire dalla crisi e fermare la speculazione. Adesso è troppo tardi, siamo già nel burrone! Che la smetta di fare danni, visto che il suo intervento non è servito a nulla. Il governo Monti è come la Tav in Val di Susa: non solo inutile, ma pure dannoso per l’Italia e gli italiani».

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