Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista-FdS, e Gianluigi Pegolo, responsabile nazionale Democrazia e Istituzioni di Rifondazione comunista-FdS, dichiarano:

«L’anticipazione delle elezioni politiche pone il problema di garantire a tutte le forze politiche oggi non presenti in parlamento la possibilità effettiva di partecipare alla competizione elettorale. La normativa oggi in vigore sul numero di firme necessario alla sottoscrizione delle liste, in ragione dei tempi ristretti che ci separano dal momento elettorale, è oggettivamente discriminatoria. È necessario allora che il governo intervenga per ridurre significativamente il numero di firme necessarie. Anche da queste scelte si misura il tasso di democrazia di un Paese».

Paolo Ferrero e Fabio Amato, segretario nazionale e responsabile nazionale Esteri di Rifondazione comunista-FdS, dichiarano:

 

«Auspichiamo per domani un esito positivo in seno all'Assemblea Generale Onu in merito al voto sullo status della Palestina come stato osservatore non membro delle Nazioni Unite: è un atto dovuto, un primo passo, il minimo vista l’ostinazione con cui gli Stati Uniti hanno posto il loro veto contro il riconoscimento dello Stato Palestinese. L’Europa è purtroppo, come al solito, divisa: altro che premio Nobel per la Pace! E l’Italia del governo tecnico sostenuto da Pd, Pdl e Udc sembra non prenderà posizione: è vergognoso. L’esecutivo Monti e il ministro Terzi d’altronde hanno avuto in questi mesi un chiaro atteggiamento pro Israele. Noi speriamo che domani per la Palestina sia un giorno importante e continuiamo ad appoggiare le iniziative per porre fine all’occupazione militare da parte di Israele e allo stato di apartheid in cui vivono i palestinesi».

Paolo Ferrero e Rosa Rinaldi, segretario nazionale e responsabile nazionale Ambiente del Partito della Rifondazione comunista, in merito al referendum tenuto il  18 novembre 2012 in Val d’Aosta, dichiarano:

«La schiacciante vittoria contro il pirogassificatore (94% dei sì su circa 51 mila cittadini valdostani che si sono recati alle urne) rappresenta una sonora bocciatura delle obsolete e dannose politiche di incenerimento.
I cittadini valdostani col loro voto e con lo strumento del referendum hanno impedito l’installazione sul loro territorio di un impianto killer che avrebbe causato gravissimi danni a salute, ambiente, agricoltura e turismo. Il voto indica chiaramente anche l’alternativa da seguire:  riduzione, riutilizzo e riciclo dei rifiuti perseguendo l'obiettivo rifiuti zero, una strategia che, oltre ad essere virtuosa dal punto di vista ambientale, creerebbe molti più posti di lavoro rispetto all'incenerimento».

Paolo Ferrero e Rosa Rinaldi, segretario nazionale e responsabile nazionale Ambiente del Partito della Rifondazione comunista, dichiarano, in vista del referendum in Valle d’Aosta, sul trattamento dei rifiuti:

 

«I valdostani non sono cavie: in Italia non esiste nessun esempio di pirogassificatore funzionante. E comunque si tratta, come da definizione europea, di impianti di incenerimento, industrie insalubri e quello valdostano lo sarà in modo particolare producendo migliaia di tonnellate in anno di scorie e rifiuti pericolosi. Il pirogassificatore sarà dunque un enorme serial killer che peggiorerà la qualità dell'aria e danneggerà agricoltura, allevamenti e turismo. Rifondazione comunista invita la cittadinanza valdostana a votare Sì al referendum del 18 novembre. Un sì per bloccare questo scempio e ripartire invece da riduzione, riutilizzo e riciclo dei rifiuti perseguendo l'obiettivo rifiuti zero, una strategia che, oltre ad essere virtuosa dal punto di vista ambientale, creerebbe molti più posti di lavoro rispetto all'incenerimento».

Anna Belligero e Simone Oggionni, portavoce nazionali dei Giovani comunisti, dichiarano:

 «Pochi minuti fa a Roma al liceo Tasso è avvenuta l'ennesima aggressione neofascista nei confronti di un nostro compagno. Vogliamo denunciare inoltre con forza che chi ha commesso la violenza è un volto conosciuto dell’estrema destra romana.  È una vergogna che certi squadristi girino indisturbati per le nostre scuole. Al ragazzo aggredito va tutta la nostra solidarietà. Ci rivolgiamo al sindaco Alemanno e alle istituzioni: non fare nulla contro il dilagare del neofascismo e di questi atti di violenza significa essere corresponsabili di questa escalation che sta infestando la capitale».

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista-FdS, con Anna Belligero e Simone Oggionni, portavoce nazionali dei Giovani comunisti, dichiarano:

«Il ministro Fornero insulta per l’ennesima volta i giovani: altro che “schizzinosi”, il lavoro per i giovani non c’è! È sconcertante la sconnessione totale della Fornero e del governo “tecnico” col paese reale e coi problemi dei più giovani, nello specifico, con la disoccupazione dilagante: semplicemente non c’è possibilità di trovare nessuna occupazione in questo Paese. Ci chiediamo dove vive la Fornero…

È vergognoso: con la riforma delle pensioni – contro la quale noi facciamo un referendum – hanno allungato l’età pensionabile, impedendo di fatto il ricambio generazionale nei posti di lavoro, non hanno fatto nessun piano pubblico per l’occupazione né alcun provvedimento contro la precarietà. La responsabilità di questa situazione drammatica per l’occupazione giovanile è del governo, non certo dei giovani».

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