Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista, e Roberta Fantozzi, responsabile nazionale Lavoro di Rifondazione comunista, dichiarano:

 

«Basta con la politica chiusa nelle alchimie di palazzo mentre il paese va a rotoli. Bisogna istituire subito il reddito minimo: 600 euro al mese per disoccupati, inoccupati e precariamente occupati, con reddito annuo inferiore agli 8mila euro. Lo chiediamo nell’ambito della grande campagna nazionale di raccolta firme - oltre 50mila - sulla proposta legislativa di iniziativa popolare per il reddito minimo garantito, alla quale Rifondazione comunista ha partecipato attivamente. È una misura di civiltà non più procrastinabile per garantire ai disoccupati la possibilità di arrivare alla fine del mese e contrastare la disperazione crescente di tante persone. Le risorse ci sono, sono quelle che si ricaverebbero ad esempio da una tassa sui grandi patrimoni. Per questo, per chiedere un procedimento urgente affinché la proposta di legge sia al più presto discussa, lunedì 15 aprile alle 11 porteremo sotto Montecitorio, insieme con la larga delegazione di tutti i promotori della campagna, le 50mila firme raccolte».

Stanchi di aspettare! #Approvatela!

 

Il 15 aprile 2013 consegneremo al Parlamento le oltre 50mila firme raccolte per un REDDITO MINIMO GARANTITO

 

La campagna per un Reddito minimo Garantito, iniziata a giugno 2012 ha raccolto oltre 50mila firme in tutta Italia, ma dal dicembre 2012 questo Paese non ha ancora un governo politico a cui riferire una istanza come questa.

 

Ora non possiamo più aspettare!

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Il tragico triplice suicidio di Civitanova Marche , conseguenza diretta della crisi che investe il Paese, riporta drammaticamente alla ribalta il problema, ancora irrisolto, degli esodati, lavoratori che non percepiscono più uno stipendio e non hanno ancora una pensione. Era infatti un esodato Romeo Dionisi, l'uomo che, insieme alla moglie (Anna Maria Sopranzi), si è impiccato venerdì scorso per i gravi problemi economici collegati alla sua condizione di ex lavoratore senza reddito (63 anni, ma troppo "giovane" per andare in pensione). In seguito, dopo aver scoperto il gesto della coppia, anche il fratello della donna si è tolto la vita gettandosi in mare.

 

"Una tragedia immane che lascia sgomenti e disarmati – è stato il commento della Cgil - legata e intrecciata alla crisi che investe il nostro Paese”, e sulla quale, ha aggiunto il sindacato, è necessario intervenire subito ponendo fine a quel “vergognoso limbo in cui sono state relegate centinaia di migliaia di persone, i cosiddetti 'esodati'”.

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Maurizio Landini, hai detto che alla manifestazione della Fiom del 18 maggio a Roma sarebbe auspicabile la presenza dei precari, degli studenti, dei disoccupati… Insomma, questa sarà la prima grande manifestazione «politica» dopo il terremoto delle elezioni di febbraio.

In prima fila ci sono i metalmeccanici, ma è una manifestazione che il comitato centrale della Fiom ha deciso di organizzare per coinvolgere tutte le persone che vogliono cambiare questa situazione inaccettabile. Al centro c’è soprattutto la difesa del lavoro: la richiesta di ammortizzatori sociali, una politica di tutela dei redditi, il blocco dei licenziamenti, un piano straordinario di investimenti per rilanciare l’economia, la denuncia della folle idea di defiscalizzare gli straordinari… E’ in atto una crisi democratica e non solo nei luoghi di lavoro, abbiamo bisogno di un governo che cambi le cose, è urgente fare di tutto per superare la precarietà. Inoltre, penso che la democrazia vada agita concretamente e che non sia accettabile che le piazze vengano usate solo da coloro che in questi anni hanno fatto danni enormi.

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Maurizio Landini ha annunciato una manifestazione nazionale della Fiom a Roma il 18 maggio. «Vuole essere non solo una manifestazione dei metalmeccanici», ma anche «dei giovani, dei precari, di chi vuole cambiare lo stato delle cose», ha detto Landini. «Partiamo dai problemi dei metalmeccanici per chiedere un blocco dei licenziamenti, per chiedere un cambiamento delle politiche industriali, per chiedere la riconquista del contratto», ha aggiunto ancora Landini. «Proprio perchè c'è una crisi della rapprestanza e della democrazia io penso che non può essere che in questa fase quelli che utilizzano le piazze e fanno notizia sono proprio quelli che hanno messo in discussione la democrazia nel nostro Paese», ha concluso.

 

Rifondazione Comunista aderisce immediatamente: "Aderiamo e sosterremo attivamente con la partecipazione la manifestazione lanciata dalla Fiom per il prossimo 18 maggio. L’occupazione, il lavoro, sono la vera, prima, emergenza nazionale della quale il nuovo parlamento purtroppo non si sta occupando. Eppure la situazione drammatica é sotto gli occhi di tutti, come lo sono i suicidi delle persone che non ce la fanno più, come è accaduto ancora oggi a tre persone. Contro le politiche di austerità italiane ed europee, per ottenere risposte concrete a lavoratori, pensionati ed esodati, saremo in piazza con la Fiom".

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