Una delegazione dei circoli  Partito della Rifondazione Comunista della zona di Pomezia ha portato questa mattina la propria solidarietà e quella della Federazione della Sinistra ai lavoratori della Sigma Tau di Pomezia in sciopero, che presidiano i cancelli della propria fabbrica.

“La collocazione di ben 569 lavoratori in cassa integrazione per un anno, la chiusura di settori strategici per le prospettive aziendali come quelli della ricerca e informatoria, nonché la rescissione di tutti i contratti in essere in azienda, che richiamano persino in peggio lo scellerato stile Marchionne, sono misure inaccettabili oltre che per i lavoratori coinvolti per l’intero territorio e le sue Istituzioni. Traspare uno sciagurato disegno padronale di ristrutturazione dell'azienda ai fini di una sua probabile svendita al miglior offerente. Operazione tipica di una "moderna" imprenditoria stracciona incapace di creare sviluppo ed  interessata alla speculazione più che alla produzione.   Per questo sosterremo la lotta dei lavoratori in tutte le forme utili allo scopo di salvaguardare i posti di lavoro minacciati e la coesione sociale dell'intera città e della provincia”.  Questo hanno dichiarano Massimo Rossi portavoce nazionale della Federazione della Sinistra e Claudio Fiorella responsabile lavoro Prc del Lazio; che poi hanno aggiunto:

“ Saremo presenti Giovedì prossimo alle 10 al presidio presso il Ministero dello Sviluppo e parteciperemo numerosi alla manifestazione pubblica a sostegno della vertenza organizzata per Sabato 17 a Pomezia dalle Organizzazioni sindacali.   Il nostro sostegno sarà proporzionato alla gravità dell’attacco che, interessando un'azienda italiana leader di un settore nevralgico dominato da grandi gruppi esteri come quello farmaceutico, rischia di rappresentare per le agguerrite case multinazionali concorrenti un precedente ed un alibi per produrre altrettante "ristrutturazioni" selvagge, a tutto danno dei lavoratori del settore, dell'indotto e delle comunità sociali interessate, alla quale già rimane ben poco.”

Massimo Rossi, portavoce della Federazione della Sinistra ha dichiarato:

“Oggi si è riunito a Roma il Consiglio politico della Federazione della Sinistra, che ha ribadito la propria collocazione all’opposizione del governo Monti. La manovra predisposta dall’esecutivo è una stangata che non presenta segni di discontinuità rispetto alle politiche economiche e sociali del governo Berlusconi e ci avvicina alla situazione della Grecia, l’esatto opposto di quanto ci dice la maggioranza di governo. Grava pesantemente sulle lavoratrici e i lavoratori, i pensionati, i giovani mentre salvaguarda i grandi patrimoni, gli speculatori, i grandi evasori. La Federazione della Sinistra esprime inoltre vivo allarme e netta contrarietà rispetto ai contenuti del nuovo patto europeo deciso a Bruxelles nei giorni scorsi. Esso prevede un ulteriore restrizione delle politiche di bilancio - che si sono rivelate socialmente inique ed economicamente recessive – ed un ulteriore riduzione della democrazia, togliendo ai parlamenti ed attribuendo alle tecnocrazie europee decisioni che riguardano l’avvenire dei popoli del continente. Analogamente si esprime contrarietà riguardo l’introduzione in Costituzione del vincolo di pareggio di bilancio. Si chiede che queste decisione siano sottoposte al voto degli italiani con un referendum secondo le procedure previste dalla Costituzione. Per contrastare questa manovra la Federazione della Sinistra sostiene lo sciopero generale di lunedì 12 e impegna tutte e tutti i suoi iscritti a parteciparvi attivamente, contro il governo Monti e il modello di relazioni sociali voluto da Marchionne.”

Riteniamo gravissimo e lesivo della libertà di espressione e della democrazia il Foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno a Roma per due anni imposto dal Questore di Roma al responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace Salvatore Barbera.

Il provvedimento è stato emesso dopo l’azione non violenta che i militanti di Greenpeace hanno svolto in piazza Colonna per chiedere di «salvare il clima», con l’apposizione di striscioni  sui cambiamenti climatici e l’alluvione di Genova.

Ci uniamo alla denuncia degli attivisti di Greenpeace e del mondo ambientalista di grande senso civico finalizzata a smuovere le coscienze di un governo  che si caratterizza per essere forte coi deboli e debole coi forti .

Un grande impegno quello dell’associazione ambientalista che andrebbe valorizzato e non represso.

Esprimiamo dunque la nostra solidarietà a Greenpeace e a Salvatore Barbera in comunione con le battaglie per la difesa del clima.

Riteniamo un gesto di inaudita gravita’ l’azione di  criminalizzazione contro  iniziative dimostrative di alta valenza simbolica per il Paese e per il mondo. Un provvedimento  lesivo dei diritti costituzionali previsti dall’art. 16 e 17:

art. 16 “Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche. Ogni cittadino è libero di uscire dal territorio della Repubblica e di rientrarvi, salvo gli obblighi di legge”;

art.17 “I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz'armi.

Per le riunioni, anche in luogo aperto al pubblico, non è richiesto preavviso.

Delle riunioni in luogo pubblico deve essere dato preavviso alle autorità, che possono vietarle soltanto per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica”.

Rosa Rinaldi, Resp. Ambiente, territorio, beni comuni  Prc-Fds

Davide Pappalardo, Dip. Ambiente Prc

«SUBITO IN PIAZZA CONTRO QUESTA MANOVRA INIQUA: UNA STANGATA CHE COLPIRà SOLO I PIÙ DEBOLI»

La Federazione della Sinistra protesterà oggi, lunedì 5 dicembre, di fronte a Montecitorio, in concomitanza con la presentazione della manovra da parte del Presidente del Consiglio alla Camera, dalle 16.30. Al presidio di protesta parteciperanno tra gli altri Paolo Ferrero e Cesare Salvi.

Roma, 5 dicembre 2011

Ufficio stampa Prc: Barbara Battaglia

Paolo Ferrero e' stato riconfermato segretario nazionale del Partito della Rifondazione comunista, con 100 voti favorevoli su 118, al termine dell'VIII Congresso del Prc.

La segreteria nazionale del partito e' composta, oltre che dal segretario nazionale, da Irene Bregola, Roberta Fantozzi, Marco Gelmini, Claudio Grassi, Gianluigi Pegolo, Rosa Rinaldi, Augusto Rocchi, e il tesoriere Mimmo Caporusso.

Napoli, 4 dicembre 2011

Roberta Fantozzi, segreteria nazionale Prc - FdS e responsabile area Lavoro Welfare Prc, dichiara:
«E' veramente impagabile il senatore Ichino, che in ogni sua dichiarazione si fa ormai portavoce di Sergio Marchionne. Secondo lui è democratico che le lavoratrici e i lavoratori non possano più eleggere i loro rappresentanti sindacali, ma che questi vengano nominati. Ed è democratico che il sindacato più importante venga escluso dalla rappresentanza dei lavoratori perché non sottoscrive un accordo o meglio con un diktat della Fiat, che attacca il diritto di sciopero, e prevede condizioni di lavoro insostenibili. Per Ichino non è questo il problema, ma che esista ancora chi si batte per i diritti e le libertà dei lavoratori. Anzi il problema è che esistano ancora diritti, giacchè non perde occasione per esternare contro l’articolo 18. E non si rende nemmeno conto di quanto siano grottesche queste dichiarazioni il giorno in cui la Fiat chiude Termini Imerese, persino lesinando sugli incentivi per l’accompagnamento alla pensione degli operai messi per strada. Alla sudditanza ormai non c’è limite. Esprimiamo tutta la nostra solidarietà ai lavoratori di Termini ai cancelli della fabbrica e il nostro impegno per il lavoro e i diritti del lavoro».

Roma, 24 novembre 2011

dalle 12, a Roma, in via San Martino della Battaglia, 4:

«SIAMO VOSTRI SUDDITI, VOGLIAMO VOTARE IN GERMANIA!»

Il segretario nazionale Paolo Ferrero consegnerà una lettera all’ambasciatore: «Vogliamo dire alla rappresentanza istituzionale tedesca che noi non contiamo più niente, le sorti dell’Italia sono già nelle loro mani , tanto vale che ci considerino loro elettori!».

Roma, 17 novembre 2011

Sulla morte di Cristian De Cupis, detenuto romano nel carcere di Viterbo, Giovanni Russo Spena, responsabile dipartimento giustizia di Rifondazione comunista, ha dichiarato: “Occorre accertare al più presto le cause della morte di De Cupis. L’episodio è l’ennesima dimostrazione della drammatica situazione in cui versano le carceri italiane: da Stefano Cucchi in poi anche l’opinione pubblica ha realizzato che la tortura, nei nostri istituti di pena, è purtroppo una realtà. Per risolvere il problema delle carceri in questo Paese noi chiediamo e sosteniamo la decarcerizzazione e la depenalizzazione dei reati, per scongiurare o almeno ridurre in primis il sovraffollamento, che è una costante pressoché in tutti i penitenziari italiani. Ci auguriamo che venga fatta luce nel più breve tempo possibile sulla fine di De Cupis. Esprimiamo tutta la nostra solidarietà alla famiglia del giovane morto a Viterbo”.

Roma, 15 novembre 2011

Ufficio stampa PRC: Barbara Battaglia

Anna Belligero e Simone Oggionni, i due portavoce dei Giovani Comunisti, dichiarano: "La riunione di ieri in Prefettura a Roma accresce la nostra preoccupazione in merito alla compressione dei diritti democratici in città e nel Paese. La minaccia del Sindaco Alemanno di prorogare l'illegittima ordinanza di divieto di manifestazione nel centro di Roma testimonia della volontà di impedire che il dissenso si esprima in piazza trasformandolo in una questione di ordine pubblico, in particolare in un momento in cui la crisi spingerà fasce sociali sempre più ampie a manifestare la propria avversione alle preannunciate politiche di lacrime e sangue.
Il diritto di manifestare liberamente le proprie opinioni, in questi giorni coartato attraverso i divieti e le manganellate, è alla base di ogni società che voglia dirsi democratica. Il nuovo Governo Monti vorrà imitare il suo predecessore oltre che nella macelleria sociale anche nelle tendenze fascistoidi e repressive del sindaco Alemanno e del Governo Berlusconi? Per quanto ci riguarda, siamo e resteremo al fianco di tutti quei giovani, lavoratori, precari che scenderanno di nuovo in piazza per dire che ogni governo delle banche e della finanza non è il benvenuto a partire dalla prossima data di mobilitazione del 17 novembre".

Roma, 15 novembre 2011

Ufficio stampa PRC: Barbara Battaglia

«Dopo il commissariamento della politica da parte dei banchieri adesso si avanza la possibilità che a ricoprire la carica di Ministro della Difesa sia un generale. Sarebbe gravissimo». E'quanto afferma Alfio Nicotra, responsabile del dipartimento Pace e Movimenti della direzione nazionale del Prc/Federazione della Sinistra.
«Ci ribelliamo all'idea - prosegue l'esponente del Prc/Fds - che una Repubblica che sancisce nella sua  Carta Costituzionale il ripuidio della guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionale e come offesa alla libertà degli altri popoli, veda nella sua compagine governativa un generale. Non siamo la Grecia dei colonelli o una regime latinoamericano degli anni '80. Un generale è un tecnico della guerra non del suo ripudio».
«L'unico precedente è il generale Corcione nel governo Dini - continua Nicotra - ma fu una ferita inflitta al nostro ordinamento democratico e suscitò forti polemiche. Una esperienza da non ripetere: i militari, come in ogni Stato democratico, restino fuori dalla compagine governativa».

Roma, 14 novembre 2011

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