Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista, ha dichiarato:
«Nell’esprimere la vicinanza alle famiglie delle persone morte a causa dei crolli, un pensiero particolare va ai lavoratori uccisi mentre lavoravano nei capannoni, sempre tra i più deboli, sempre i primi a pagare. La prima urgenza consiste nell’evitare ulteriori morti : tutti i lavoratori emiliani debbono stare fuori dalle fabbriche, oggi, e nei prossimi giorni. I capannoni industriali si sono rivelati delle vere e proprie trappole. In secondo luogo chiediamo di annullare la parata del 2 giugno e usare quei fondi e quei reparti militari per le zone del terremoto. Come Rifondazione comunista stiamo contribuendo in maniera attiva sulle zone colpite dal terremoto prestando le nostre strutture e con l’intervento di alcuni nostri volontari. Abbiamo attivato, infine, da giorni una cassa di resistenza a favore delle famiglie colpite dal terremoto; i versamenti potranno essere effettuati sul seguente conto corrente: Partito della Rifondazione comunista – Comitato regionale Emilia Romagna, Via Menganti 8 - 40133 Bologna IT 06 L 02008 12932 000003118146 causale: cassa resistenza terremoto».
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