Nel giorno in cui in tante piazze una moltitudine di donne e, ci auguriamo, anche tanti uomini scenderanno in piazza contro la violenza patriarcale, Roberto Fiore, leader di Forza Nuova, organizzazione di cui da anni in molti chiediamo lo scioglimento, porterà i suoi camerati a Trieste per manifestare l’odio e il disprezzo verso coloro che, attraversando la rotta balcanica, cercano riparo in Europa. Noi saremo in una piazza diversa. Abbiamo raccolto l’appello dell’associazione Linea d’Ombra e saremo con loro, in Piazza Libertà, a distribuire the caldo, e indumenti a quelle donne e a quegli uomini che consideriamo persone con cui costruire convivenza. Reputiamo assurdo e inaccettabile che colui che è ancora inquisito per l’assalto alla sede nazionale della Cgil possa portare il suo livore xenofobo in una pubblica piazza concessa dagli organismi competenti e disgustosa la sua denuncia al presidente del Consorzio Italiano di Solidarietà (ICS) Gianfranco Schiavone la cui vita è da sempre dedicata ai principi di democrazia, solidarietà, fratellanza e rispetto del diritto. E saremo anche nella piazza Hortis, convocata da NUDM, perché il messaggio di FN e dei suoi è l’essenza del patriarcato che governa il nostro sistema. Sappiamo che Trieste conosce e rifiuta ogni forma di fascismo e di nazionalismo, per questo ci torneremo il 16 dicembre per un convegno internazionale organizzato insieme alla Sinistra Europea e a tante associazioni. I nazionalismi che stanno emergendo ovunque sono a nostro avviso l’elemento fondante delle politiche di odio che portano alle guerre. Il nostro incontro a dicembre servirà a mettere insieme le forze per contrastare queste politiche che generano solo sopraffazione e morte.

Rita Scapinelli, Responsabile nazionale antifascismo
Stefano Galieni, Responsabile nazionale immigrazione
Gianluca Paciucci, Segretario della Federazione di Trieste
Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

Ancora una volta la destra, oggi è al governo, non perde occasione per usare strumentalmente il dramma delle foibe per capovolgere la storia, come accadde con l’istituzione del “Giorno del Ricordo”, in ottemperanza alla legge del 2004, approvata su richiesta di un gruppo di deputati prevalentemente di Alleanza Nazionale e Forza Italia, semplicemente per fare da contrappeso al Giorno della Memoria.

Ed è proprio quello che la destra intende fare, usare la vicenda delle foibe per sminuire i crimini fascisti e nazisti e soprattutto per screditare la Resistenza.

Con una circolare ministeriale si sollecitano le scuole a fare iniziative per diffondere la conoscenza della “spirale di violenza che esplose all'indomani della firma dell'armistizio...”, come se la violenza si fosse manifestata solo dopo l'8 settembre. Ma la violenza durante il regime fascista, le “squadre di azione” in atto già dal 1920, gli incendi, le aggressioni, le repressioni, le occupazioni e i crimini e la barbarie contro uomini e donne inermi questo non va messo a conoscenza?

Già in una circolare dell'anno scorso emanata dal Ministero dell'Istruzione si equiparava la vicenda delle foibe allo sterminio degli ebrei, dramma di natura ben diverso, sia nei numeri che nelle cause che l'hanno originato.

La circolare delle prefetture indirizzata ai sindaci e alle scuole è inaccettabile, sia perché contiene delle falsità, sia perché lede l'autonomia delle scuole e dei docenti, obbligati a comunicare alle prefetture le iniziative intraprese nell’attuarla: altro che libertà di insegnamento!

È chiaro ormai il tentativo in atto di stravolgere la storia per minimizzare i crimini fascisti e nazisti e per questo più volte sono stati colpevolizzati gli storici che, studiando e analizzando gli avvenimenti dei vari periodi, ne hanno dato una immagine, la più realistica possibile contestualizzandoli al momento storico.

Bene ha fatto il Presidente dell’ Anpi, Gianfranco Pagliarulo, a chiedere il ritiro della circolare, ritenendola strumentale e lesiva dell'autonomia scolastica. Gli esprimiamo tutta la nostra solidarietà di fronte all'attacco del senatore Gasparri che definisce l’Anpi “faziosa”. Anpi è una grande associazione antifascista fatta di uomini, donne e tanti giovani che si impegnano per la difesa della Costituzione così come dovrebbe essere compito di chi ha giurato su di essa entrando nelle istituzioni.

I negazionisti sulle verità del secolo scorso sono quelli come Gasparri che vogliono fare della storia un uso distorto per raccontare false verità ad uso di chi detiene il potere.

Le argomentazioni faziose della destra estrema erano già vergognose e inaccettabili quando questi, con pochi voti, si trovavano all'opposizione. Oggi é in atto, dall'inizio del loro mandato a questa parte, un vero e proprio tentativo di scomporre strutturalmente i valori dell'antifascismo e della resistenza partigiana su cui si fonda la nostra Costituzione.

Questo è solo il primo passo verso un fine, non ancora dichiarato, che presto si paleserà definitivamente: delegittimare totalmente la lotta partigiana che ha liberato il nostro paese dal nazifascismo"

Rita Scapinelli, Responsabile nazionale antifascismo Prc – S.E.
Edoardo Casati e Marco Canciani responsabili Scuola Università e Antifascismo dei Gc

Il ministro dell'Istruzione e del "merito" ha risposto con una provocazione alla richiesta di rinnovo dell'accordo sottoscritto con l'ANPI dai predecessori per i progetti scolastici di insegnamento dei valori della nostra Resistenza. Se voleva davvero allargare l'accordo alle altre associazioni antifasciste avrebbe potuto per tempo proporlo all'ANPI che certo sarebbe stato favorevole. La realtà è che Valditara si è reso conto di aver esagerato e ora usa questa scusa per giustificare il suo silenzio. Nel proliferare istituzionale di un inaccettabile revisionismo storico, la presenza dell'Associazione Nazionale dei Partigiani d'Italia, nella sua piena autonomia dalle forze politiche, rappresenta un baluardo fondamentale per la difesa della democrazia, il cui ruolo è, in un contesto di guerra e di pericolosi rigurgiti nazionalisti, insostituibile. Ci auguriamo che la firma al rinnovo dell'accordo che, ricordiamo, non costa un euro alla collettività, venga apportata prima della scadenza del progetto, ovvero giovedì 21 settembre. Proprio in concomitanza con questa scadenza, il nostro Partito, aprirà la propria festa nazionale nel Parco Cevenini di Borgo Panigale, a Bologna con iniziative incentrate sul contrasto a vecchi e nuovi fascismi e la difesa della memoria. Parleremo di stragi e neofascismo, a partire dalle ore 17.00 con Paolo Bolognesi, Presidente dell'Associazione dei familiari delle vittime della strage di Bologna, il vicepresidente nazionale dell'ANPI Carlo Ghezzi, il professor Raul Mordenti, curatore del libro XII disposizione, l'attore e regista Ascanio Celestini. L'incontro sarà coordinato dalla responsabile antifascismo del PRC, Rita Scapinelli. Nella serata, sempre in nome dei valori della Resistenza ci sarà lo spettacolo di e con Ascanio Celestini, "Radio Clandestina", dedicato al massacro delle Fosse Ardeatine, un modo per far capire che la storia non è quella raccontata da Ignazio la Russa. Un altro dibattito sul fascismo si terrà, la domenica 24 settembre nel pomeriggio e sarà curato dai giovani comunisti.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale, Rita Scapinelli, responsabile antifascismo del Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea, Edoardo Casati, esecutivo nazionale dei Giovani Comunisti

Care compagne, cari compagni,

finita la pausa estiva, ci riconvochiamo come gruppo di lavoro sull'Antifascismo per un incontro in vista anche della Festa Nazionale del nostro partito che si terrà a Bologna dal 21 al 24 settembre. Inutile ripetere che sui territori si moltiplicano le attività e le iniziative di associazioni che si ispirano all'ideologia fascista, ancor più motivate dalla vicinanza di forze politiche al governo che non ne disdegnano il sostegno né tanto meno la partecipazione di propri esponenti.

Come sempre, ci confronteremo per analizzare le varie situazioni e organizzare iniziative di contrasto alle nuove destre,

Ci troveremo quindi in una riunione che si terrà con i/le compagni/e nominati/e responsabili dalle varie Federazioni, ma che resta comunque aperta anche ai/le segretari/e e ad altri/e interessati/e (in questo caso, vi invitiamo a comunicare il nominativo e la propria mail rispondendo a questa comunicazione, così potrete ricevere il link).
L'incontro si terrà on line

LUNEDI’ 18 SETTEMBRE 2023 alle ore 21.00 con il seguente o.d.g.:

- Dibattiti e iniziative antifasciste programmate durante la festa nazionale di Rifondazione

- Progetto presentato alla Sinistra Europea sull'avanzata delle destre nei governi dei paesi europei

- Situazione dei territori rispetto a episodi dovuti a iniziative di organizzazioni neofasciste e proposte di interventi di contrasto

Il link per la riunione vi verrà inviato nella serata di domenica 17. Vi chiedo gentilmente di controllarne il ricevimento entro la mattinata di lunedì e di contattarmi o via mail o per telefono qualora non l'aveste ricevuto, questo per far sì che tutti possano partecipare.
In attesa di sentirci, vi invio fraterni saluti

Rita Scapinelli
Segreteria nazionale, Responsabile Antifascismo Prc-Se

Il 2 agosto, che per tutto il paese democratico e antifascista, rappresenta una delle date peggiori della sua storia repubblicana, quest'anno ha un sapore diverso. Al governo ci sono gli eredi di quel partito che ha sempre negato la Strategia della tensione ma nelle cui file sono stati spesso eletti, uomini collusi col terrorismo stragista e con i servizi deviati. Da tempo è in atto il tentativo di continuare il depistaggio sulla Strage della stazione di Bologna, offendendo le 85 vittime, i loro familiari e il Paese intero, cercando fantomatiche piste internazionali, quando già in tre gradi di giudizio buona parte di esecutori e mandanti sono stati condannati. La responsabilità di neofascisti e loggia P2 è stata accertata nei processi. Bologna fu l'ennesima puntata del romanzo delle stragi che da Piazza Fontana insanguinarono l'Italia come reazione anticomunista all'avanzata delle sinistre e del movimento operaio. Non si può tacere il ruolo che svolsero gli USA e la Nato nella strategia della tensione, i loro legami con Licio Gelli. tanti protagonisti del terrorismo nero e degli apparati "deviati" dello stato, i finanziamenti al MSI. Noi non dimentichiamo.

Maurizio Acerbo, Segretario nazionale

Rita Scapinelli, Responsabile Antifascismo, Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, Coordinamento Unione Popolare

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