Ringraziamo gli inquirenti per aver identificato e arrestato - da quel che leggiamo - i responsabili dell'assalto con bastoni alla nostra festa e di altri atti squadristici.
Quando avremo notizia della conclusione delle indagini, ci costituiremo parte civile come abbiamo già fatto a Bari dopo l'aggressione da parte di squadristi di Casa Pound alla nostra ex-parlamentare europea Eleonora Forenza e altri compagni.

Gli arresti odierni di neofascisti a Verona confermano quanto denunciamo da anni. Verona è da troppi decenni un caposaldo della destra che, quando governava la città, non disdegnava di organizzare, senza incontrare opposizione istituzionali, concerti nazi rock o eventi che inequivocabilmente si configuravano come anticostituzionali in quanto apologetici del fascismo e del nazismo. Il capoluogo scaligero, come putroppo tante altre città d'Italia, troppe volte ha ospitato e pubblicizzato simili eventi. Segnaliamo un incontro su Goebells domani a Pavia. Violenza contro migranti, atti di omofobia, apologia nazifascismo sono caratteristiche dominanti di questi gruppuscoli che con l'applicazione della "Legge Mancino", rifacendosi alla XII disposizione andrebbero immediatamente sciolti

Questi squadristi fascisti hanno sempre goduto della copertura della destra ufficiale che nega persino che esista il problema del neofascismo perché ce l'ha in casa, tra i suoi elettori e persino candidati.

Troppe connivenze hanno consentito a questi nazifascisti di poter fare propaganda e compiere atti di violenza inaccettabili.

Invece di scandalizzarsi per le inchieste giornalistiche che confermano tali affermazioni, il governo ha l'obbligo costituzionale di sciogliere tutti i gruppi neofascisti.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale, Rita Scapinelli, responsabile antifascismo, Renato Peretti, segretario federazione di Verona del Partito della Rifondazione Comunista

Rita Scapinelli*

Anche quest’anno la ricorrenza del 25 aprile, anziché essere una giornata di festa per tutti gli italiani, e ripeto per tutti lo dovrebbe essere, diventa oggetto di polemiche e di discussioni. A maggior ragione lo è da quando abbiamo al governo del paese una forza che pur non dichiarandosi apertamente fascista, non taglia i legami con le sue origini che, lo ricordo, sono quelle del MSI (Movimento Sociale Italiano nato dalle ceneri del partito fascista, formato da reduci della Repubblica di Salò). Il simbolo della fiamma tricolore è ancora presente nel simbolo di Fratelli d’Italia e i suoi esponenti, a partire proprio dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, non riescono neppure a nominarla la parola antifascista . Molto probabilmente per loro il 25 aprile è una giornata di lutto!

Ma quando pensiamo al 25 aprile, a noi cosa viene in mente immediatamente? Che è la festa della Liberazione dal fascismo e dal nazismo, Liberazione dalla dittatura di Mussolini, Liberazione dalla violenza, dalla assenza di Libertà di espressione, di pensiero politico, Liberazione dal divieto di dissentire dalle scelte politiche del governo.

Che è la festa della Liberazione che ha permesso al popolo italiano di avere una Costituzione che mette al primo posto il lavoro, i diritti inviolabili dell’uomo, la dignità sociale, la parità di “sesso, di razza e di religione e il ripudio della guerra”.

E tutti i componenti del governo hanno giurato sulla Costituzione antifascista di rispettarla e difenderla. Mai giuramento fu così falso! Basterebbe guardare solo l’ultima delle cose menzionate, il ripudio della guerra.

l’Italia dovrebbe ripudiare la guerra come è scritto nell’art. 11 della nostra Costituzione, come strumento per risolvere le controversie internazionali e invece quell’articolo viene continuamente violato con l’approvazione ripetuta di invio di armi in Ucraina, con l’aumento delle spese militari per il riarmo, con la vicinanza spesso manifestata al capo di governo israeliano che bombarda i civili palestinesi e affama donne e bambini. Noi dovremmo identificare la guerra stessa, qualsiasi guerra, come un genocidio, quel genocidio che si sta perpetrando a Gaza.

E se guardiamo anche alle proposte di legge di riforma istituzionale che questo governo di destra intende realizzare come quella sull’autonomia differenziata, che ormai sta arrivando a compimento, e il premierato, notiamo che il vero scopo è quello di stravolgere definitivamente il modello sociale e istituzionale che si regge su quella Costituzione che dovrebbe essere difesa.

Aggiungiamo anche che, da quando c’è questo governo in carica, vi è un rifiorire di manifestazioni e iniziative di organizzazioni neofasciste, che escono allo scoperto e agiscono liberamente, legittimate e tutelate da uno sdoganamento del fascismo in atto già da tempo, in contrasto con la XII Disposizione della Costituzione.

Per non parlare del diritto al dissenso che viene continuamente messo in discussione, vedi le manganellate date agli studenti che manifestavano pacificamente contro la guerra in Palestina, o le censure rispetto agli interventi degli intellettuali o all’attacco al diritto di sciopero ad opera di Salvini.

E’ una destra questa al governo reazionaria, autoritaria che vuole stravolgere la storia attraverso il revisionismo per modificare la memoria collettiva, demonizzare la Resistenza e stravolgere la Costituzione.

Questo 25 aprile assume quindi un significato ancora più importante: ribadisce la nostra lotta a tutti i fascismi del 21° secolo e la nostra difesa ad oltranza della Costituzione.

Quando, nel 1945, l’intera Italia si trovò, grazie alla Resistenza, libera dalla tirannia del ventennio, per coloro che poterono scendere in strada, quel giorno rappresentò il primo momento di pace in cui si poteva ricominciare a lottare per un futuro migliore. Oggi che la guerra mondiale a pezzi minaccia l’intero pianeta, abbiamo il dovere di ricordarla quell’aspirazione, che non riguarda solo il nostro paese ma il mondo intero. Ci permettiamo di dire che chi considera, ancor’oggi la guerra come una soluzione, non è degno di ricordare il 25 aprile. Per questo saremo in piazza.

Chiediamo a tutte le federazioni di essere presenti alla grande manifestazione di Milano e a tutte quelle che si svolgeranno nelle altre città per difendere i valori nati dalla Resistenza. Ci saremo a fianco di Anpi e delle associazioni antifasciste. Saremo presenti con le nostre bandiere e con i nostri striscioni per dire chiaramente che siamo contro tutti coloro che vogliono la guerra e siamo con tutti coloro che vogliono difendere la Costituzione antifascista.

Responsabile Nazionale Antifascismo
PRC/SE

Care compagne e cari compagni,

segnaliamo questa importante iniziativa internazionale organizzata dalla Sinistra Europea, in collaborazione con il Bloque de Izquierda e Transform!Europe in occasione del 50esimo anniversario della Rivoluzione dei Garofani. Dal 19 al 21 aprile a Lisbona, alla quale parteciperanno per il Partito della Rifondazione Comunista Eleonora Forenza e Rita Scapinelli.

The Party of the European Left, Bloco de Esquerda and transform!europe organise from the 19th to the 21st of April 2024 the conference

NO PASARAN “DEFEATING THE FAR RIGHT, BUILDING THE ALTERNATIVE” INTERNATIONAL CONFERENCE

in Lisbon.

A questo link trovate tutto il programma.
qui invece sará possibile seguire il seminario via streaming:
https://www.youtube.com/watch?v=UHLL5X0YFtw

Maurizio Acerbo, Segretario Nazionale Prc-Se
Eleonora Forenza, Segretariato Sinistra Europea
Rita Scapinelli, Resp. le Antifascismo Segreteria Nazionale. PRC-SE
Anna Camposampiero, Resp. le Comunicazione Segreteria Nazionale PRC-SE, Esecutivo della Sinistra Europea

Care compagne e cari compagni,

Il 25 aprile è per noi italiani la festa di Liberazione, liberazione da un periodo buio di privazione di qualsiasi libertà a causa della dittatura del fascismo.
In Italia il fascismo - e nel resto dell'Europa il nazismo - hanno causato distruzione terrore e una guerra con milioni di morti, ma tutto ciò non sembra aver insegnato molto se ancora oggi assistiamo ad una ripresa della destra estrema che senza rinnegare le proprie origini arriva a conquistare i governi di alcuni paesi europei. E le conseguenze le vediamo tutti i giorni perché è una destra reazionaria e repressiva , intollerante, che rifiuta il dissenso. Ilaria Salis , detenuta da oltre 13 mesi nelle carceri ungheresi, in attesa di giudizio in condizioni che di umano hanno veramente poco, rappresenta un caso evidente di violazione dei diritti umani in un paese governato dalla destra.
Non possiamo rassegnarci, non vogliamo rassegnarci e chiediamo il rispetto dei valori sanciti dalla "Carta Europea dei diritti fondamentali".

Invitiamo a partecipare tutti e tutte all'evento on line che si terrà domani Lunedì 15 aprile alle ore 21, dedicato proprio al 25 Aprile e alla Liberazione dal nazifascimo. Potrete seguire la diretta dell'iniziativa sulla Pagina FB del Partito.

Introduce
Rita Scapinelli, Responsabile Antifascismo Prc-Se
Interventi:
Eugenio Losco, Avvocato di Ilaria Salis
Gianfranco Pagliarulo, Presidente nazionale Anpi
Esmeralda Rizzi, Politiche di genere Cgil nazionale
Andrea Fabozzi, direttore "Il manifesto"
Maurizio Acerbo, Segretario nazionale Rifondazione Comunista

Vi aspettiamo e un caro saluto a tutte e a tutti

Rita Scapinelli
Segreteria nazionale, Responsabile Antifascismo PRC-SE

scapinelli15 500

Terzo incontro della serie "Per non dimenticare... niente" organizzato nell'ambito delle iniziative sull'Antifascismo.

"Il fascismo e il colonialismo":

Già da prima del fascismo l'Italia si era impegnata in una politica coloniale, ma con l'avvento di Mussolini al governo del paese la cosa ebbe un impulso maggiore. Ci furono atti di crudeltà inimmaginabile, già nel 1928 vennero usate bombe chimiche contro gli insorti in Libia. Nel 1935 iniziò la guerra in Etiopia per arrivare alla proclamazione dell'Impero utilizzata come una vera e propria propaganda fascista. Questa guerra fu caratterizzata da fatti atroci come la strage dei monaci di Debrà Libanòs, preceduta della morte di migliaia di civili, uomini, donne e bambini, uccisi per rappresaglia su ordine di quello che fu un vero e proprio criminale fascista, il viceré Graziani. Per non parlare del trattamento che il colonialismo italiano riservò agli abitanti dei territori occupati, e soprattutto alle donne. Un vero esempio del più becero razzismo. Anche questo è stato il fascismo!

Noi non vogliamo dimenticare niente, anche questo aspetto del fascismo che magari è meno indagato, ma non meno drammatico e crudele.

Giovedì 22 febbraio 2024 ore 21.00:"Il fascismo e il colonialismo"

Introduce Rita Scapinelli, Responsabile Antifascismo Prc-Se

Interventi di
Matteo Dominioni storico, Cristiana Pipitone storica, Antar Marincola scrittore italo somalo, Dino Greco responsabile Formazione Prc.

Modera il dibattito Stefano Galieni, responsabile immigrazione Prc-Se

Un caro saluto a tutte e a tutti

Rita Scapinelli
Segreteria nazionale, Responsabile Antifascismo PRC-SE

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