Care e cari compagne e compagni in indirizzo,
Vi inviamo questo OdG tipo (sia di seguito che in allegato) contro l'intitolazione di strade e piazze ad esponenti del disciolto partito fascista e contro la concessione, anche temporanea, di spazi pubblici per iniziative in cui si configuri il reato di apologia del fascismo.
L' OdG può, ovviamente, essere modificato localmente sia per favorirne la presentazione e l'approvazione soprattutto nei Comuni dove non abbiamo una presenza diretta, sia per allargare l'arco delle forze politiche e sociali antifasciste che lo sottoscrivono.
Vi chiediamo di tenerci continuamente informati sulle presentazioni e le eventuali approvazioni dell'OdG scrivendo a
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o telefonando al 3346603135.
Restiamo a Vostra disposizione per ogni informazione e/o comunicazione.
Saluti comunisti
Rita Scapinelli, segreteria nazionale, responsabile Antifascismo Prc-Se
Raffaele Tecce, segreteria nazionale, responsabile Enti Locali ed Ufficio Elettorale Prc-Se
ODG per i Consigli Comunali
contro l'intitolazione di strade e piazze ad esponenti riconducibili al disciolto partito fascista e di concessione di suolo pubblico ad organizzazioni neo fasciste per manifestazioni anche temporanee dove si configuri apologia del fascismo.
PREMESSO
- che la XII disposizione della Costituzione repubblicana Italiana, ancora vigente, vieta la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista,
- che in ottemperanza a tale disposizione il 20 giugno del 1952 venne approvata la legge 645/1952 cosiddetta Legge Scelba che all'articolo 1 dice che
" si ha riorganizzazione del disciolto partito fascista quando una associazione, un movimento o comunque un gruppo di persone non inferiore a cinque persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza, o svolgendo propaganda razzista, ovvero rivolge la sua attività alla esaltazione di esponenti, princìpi, fatti e metodi propri del predetto partito o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista". E all'art.5 aggiunge che "Chiunque, partecipando a pubbliche riunioni, compie manifestazioni usuali del disciolto partito fascista ovvero di organizzazioni naziste è punito con la pena della reclusione sino a tre anni e sanzioni economiche".
PRESO ATTO
- che in alcuni Comuni, in nome di una presunta necessità di pacificazione, si aprono procedure per intitolare strade e piazze ad ex esponenti del disciolto partito fascista o collaborazionisti della repubblica di Salò,
- che sempre più di frequente assistiamo a celebrazioni o iniziative di organizzazioni che si rifanno all'ideologia fascista, che agiscono liberamente in contrasto alla XII Disposizione della Costituzione, con manifestazioni esteriori di carattere fascista (uso di simboli e gesti che denotano apologia del disciolto partito fascista)
VISTO CHE,
esemplificativamente, si sta discutendo in alcuni Comuni di intitolazioni a Giorgio Almirante, firmatario di un manifesto che ordinava la fucilazione dei partigiani durante la repubblica di Salò. Infatti da capo di gabinetto del ministro della cultura popolare della RSI, Ferdinando Mezzasoma, firmò un bando in cui, fra l’altro, si ribadiva la pena di morte per i giovani che non avessero risposto alla chiamata alle armi nell’esercito repubblichino.
Va ricordato poi che Giorgio Almirante fu segretario di Redazione della rivista "La difesa della razza" una rivista ferocemente antisemita a supporto del famigerato "Manifesto della Razza" che portò alle Leggi Razziali in Italia durante il fascismo.
PRESO ATTO
che ad oggi esistono ancora strade intitolate ad esponenti del disciolto partito fascista nonostante in diversi casi sia stata chiesta la reintitolazione da parte di cittadini e forze democratiche che chiedevano il rispetto per la nostra Costituzione i cui valori che ne stanno alla base sono fortemente antifascisti
TENUTO CONTO
che in diversi Comuni del Paese stiamo assistendo a tentativi di rivisitazione della storia decidendo salomonicamente di intitolare strade a Giorgio Almirante contrapponendole all'intitolazione ad Enrico Berlinguer come se si potesse mettere sullo stesso piano chi ha scelto di stare dalla parte del fascismo e chi ha scelto di stare dalla parte della Resistenza che il fascismo lo ha combattuto.
IL CONSIGLIO COMUNALE di .........................
DELIBERA
- di vietare la intestazione di spazi, piazze e/o luoghi pubblici ed aperti al pubblico ad esponenti ed ex funzionari riconducibili al disciolto partito fascista, nel rispetto della Costituzione italiana
-di dare indirizzo agli uffici comunali di non concedere spazi pubblici neanche per iniziative temporanee di propaganda e/o celebrazioni inerenti il discolto partito fascista
-di informare di questa deliberazione l‘ANPI provinciale e le altre associazioni combattentistiche e partigiane ;
-di informare di questa deliberazione la Prefettura di ................... affinché ne informi anche il Governo;
-di darne ampia diffusione alle cittadine ed ai cittadini del nostro Comune con tutti i mezzi di comunicazione a disposizione.