gianluigipegoloDi Gianluigi Pegolo
Com’è noto, è in corso la raccolta delle firme per l’abrogazione dell’attuale legge elettorale (il cosiddetto “porcellum”) e il ripristino di quella precedente (meglio nota come "mattarellum"). Sulla nostra contrarietà all’operazione voluta dai settori veltroniani del PD, cui si sono accodati poi l’area prodiana, SEL e IdV, non occorre tornare.
Se questa posizione è nota al corpo del partito, qualche confusione può derivare dalle esternazioni recenti di Passigli che, com’è noto, è il presentatore dei quesiti referendari che si proponevano di modificare l’attuale legge elettorale per ripristinare un sistema proporzionale, che anche noi appoggiavamo.

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pegoloabbiamo ricevuto negli scorsi giorni diverse sollecitazioni da parte delle strutture locali del partito in merito alla campagna di raccolta firme a sostegno del referendum Passigli sulla legge elettorale.
Non siamo stati in grado, fino ad oggi, di dare risposte adeguate in quanto fino all’ultimo è stato impossibile determinare con esattezza l’esito della vicenda.
A questo punto è possibile dare indicazioni più puntuali.
A tal fine è necessario ricostruire brevemente le vicende.L’iniziativa di modifica della legge elettorale tramite referendum è stata assunta dall’onorevole  Passigli, esponente del partito democratico.
Fin dall’inizio è apparso chiaro che l’iniziativa, oltre ad essere sostenuta da una serie di figure dal mondo intellettuale, aveva ottenuto l’appoggio della CGIL e con ogni probabilità di un settore del partito democratico.
Il nostro coinvolgimento si è avuto attraverso la richiesta dello stesso Passigli al compagno Gianni Ferrara di aderire all’iniziativa.

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passigli

 

di Gian Luigi Pegolo
La presentazione di alcuni quesiti referendari sulla legge elettorale in vigore per il Parlamento– il celebre quanto vituperato “porcellum” - da parte di Stefano Passigli e di una serie di autorevoli figure di giuristi e intellettuali, costituisce un’occasione unica per riaprire nel paese una battaglia contro il bipolarismo e per la ricostruzione di un sistema della rappresentanza incardinato sul ruolo essenziale del parlamento nominato su base proporzionale.

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gianluigipegoloCare/i compagne/i,

Vi invio il comunicato dell’Associazione per la Democrazia costituzionale” con la quale collaboriamo come partito, relativo all’appoggio al referendum Passigli sulla legge elettorale.
Il comunicato contiene una serie di valutazioni circa le modifiche introdotte dal referendum che riteniamo possano essere utili.

Fraterni saluti
Gianluigi Pegolo

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di Gianluigi Pegolo

Il risultato dei referendum non si presta ad interpretazioni di comodo. Il fatto che, in assenza di un’informazione adeguata e alla presenza di manovre truffaldine del governo per depistare l’attenzione dei cittadini, si rechi a votare il 57% dei votanti e di questi ben il 95% voti “si”, dimostra quanto sia stato reale il consenso dato ai quattro quesiti. Peraltro, già il referendum consultivo sul nucleare di qualche settimana fa tenutosi in Sardegna aveva dato risultati simili.
Che il risultato segni un’altra pesante sconfitta del governo è evidente. In primo luogo, perché lo stesso governo aveva puntato esplicitamente sul non raggiungimento del quorum e, in secondo luogo, per il merito dei quesiti. Non solo il “legittimo impedimento” costituiva l’ennesimo provvedimento pro Berlusconi che ora viene spazzato via, ma anche il pronunciamento contro il nucleare costituisce una risposta chiarissima al governo che aveva deciso, facendo strame della precedente consultazione referendaria, di reintrodurlo nel paese.

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