di Joseph Halevi

Le dichiarazioni del primo ministro greco Samaras al quotidiano economico tedesco Handelsblatt che per dicembre prevede il precipitare della Grecia nel baratro che inghiottì la repubblica di Weimar, hanno impressionato i siti dei maggiori giornali italiani.
Ma delle parole del premier greco non c'è da stupirsi. Solo gli zeloti dell'austerità potevano credere che il varo del pacchetto della troika e l'accettazione, da parte del governo Pasok e poi di quello di Samaras, di terrificanti tagli alle pensioni, agli ospedali, alle scuole, agli stipendi avrebbe potuto salvare la il paese.

A luglio le stime riguardo ulteriori decurtazioni erano di 11,5 miliardi di euro, ad agosto si parlava di 13,5 miliardi mentre ora i tagli richiesti per usufruire della tranche del pacchetto della Troika sono di 20 miliardi.

Leggi tutto...

121005erdogandi Michele Giorgio
Il premier turco Erdogan ieri ha ottenuto il voto favorevole del Parlamento alla sua richiesta di operazioni militari fuori dai confini nazionali (in Siria), all'indomani dell'uccisione di cinque cittadini turchi causata da un colpo di mortaio sparato dall'altra parte della frontiera. A nulla sono servite le scuse giunte da Damasco, frutto anche delle pressioni di Mosca. «Attraverso il nostro ambasciatore, abbiamo parlato alle autorità siriane le quali ci hanno assicurato che quanto accaduto al confine con la Turchia è stato un tragico incidente e che non accadrà di nuovo», ha detto il capo della diplomazia russa Serghiei Lavrov ieri a Islamabad. Il governo Erdogan però ha continuato ad usare un tono bellicoso, forte anche delle rinnovate dichiarazioni di pieno appoggio degli Stati Uniti e di vari paesi europei, tra i quali l'Italia.

Leggi tutto...

121005chavezdi Jean-Luc Mélenchon * e Ignacio Ramonet **
Hugo Chávez è senza dubbio il capo di Stato più calunniato del mondo. Mentre ci avviciniamo alle elezioni presidenziali del 7 ottobre, queste diffamazioni stanno diventando sempre più infami. Sia a Caracas che in Francia e in altri paesi. Testimoniano della disperazione degli avversari della rivoluzione bolivariana di fronte alla prospettiva (che i sondaggi sembrano confermare) di una nuova vittoria elettorale di Chávez.
Un leader politico deve essere giudicato per le sue azioni, non per le voci messe in giro contro di lui. I candidati fanno promesse per essere eletti: pochi sono quelli che, una volta eletti, le mettono in pratica. Fin dall'inizio, la promessa elettorale di Chávez è stata molto chiara: lavorare a favore dei poveri, ossia - da quelle parti - la maggioranza dei venezuelani. E ha mantenuto la parola.

Leggi tutto...

121004hollandedi keynesblog
Decine di migliaia di persone sono scese in piazza a Parigi nel week-end contro la decisione del governo e del presidente Hollande di ratificare il fiscal compact e contro la manovra per il rientro del deficit. Manovra, va detto, decisamente più “equa” delle omologhe leggi finanziarie dei paesi deboli, ma per sempre improntata al rispetto dei vincoli di bilancio dettati dalle vecchie e nuove regole europee. Accanto a ciò, lo spettro di una prossima riforma deregolamentatrice del mercato del lavoro.
Sempre nel fine settimana l’SPD, il partito socialdemocratico tedesco, ha scelto Peer Steinbrück quale avversario della cancelliera Merkel alle prossime elezioni politiche nel 2013. Steinbrück è stato ministro delle finanze nel primo governo Merkel (un governo di “grande coalizione”) ed è passato alle cronache in quell’occasione come un “falco”.

Leggi tutto...

121003hollandedi Joseph Halevi
Nel suo articolo del 29 settembre, Anna Maria Merlo ha puntualmente colto il diavolo nascosto nelle pieghe del più duro bilancio mai varato da un governo francese nella storia postbellica. In Francia il 47% dei foyers fiscaux (famiglie) sono esenti, per motivi economici, dall'imposta sul reddito. Nella finanziaria formulata dal governo di François Hollande il parametro che tiene conto dell'inflazione nel calcolo delle tasse è stato congelato. Ne consegue che 16 milioni di persone il cui reddito oggi non è tassabile vengono catapultate nel novero dei foyers imponibili in base agli aumenti nominali degli stipendi anche se inferiori all'inflazione effettiva. Si tratta di redditi assai ridotti il cui livello lambisce la soglia minima di imposizione.
Pertanto, è errato affermare che la manovra varata dai socialisti non colpirà le persone a basso reddito. Anche considerando i 7,4 milioni che beneficeranno di una riduzione delle tasse del 9%, abbiamo oltre 8,6 milioni di persone a reddito da classi popolari che, per il congelamento del parametro di aggiustamento, perderanno l'esenzione fiscale.

Leggi tutto...

Telegram Rifondazione

TELEGRAM RIFONDAZIONE

Skill Alexa

Skill Alexa ANPI

Cerca

Sostieni il Partito


 

COME SOTTOSCRIVERE

  • tramite bonifico sul cc intestato al PRC-SE al seguente IBAN: IT74E0501803200000011715208 presso Banca Etica.
  • attivando un RID online o utilizzando questo modulo
  • con carta di credito sul circuito sicuro PayPal (bottone DONAZIONE PayPal sopra)

Ricordiamo che le sottoscrizioni eseguite con la causale erogazione liberale a favore di partito politico potranno essere detratte con la dichiarazione dei redditi del prossimo anno

TikTok @rifondazione.comunista