Massimo Rossi, portavoce nazionale della Federazione della Sinistra, ha dichiarato:

"Proprio nel vivo della macelleria sociale causata dall’assoluta libertà di sfruttare i lavoratori piuttosto che innovare il frutto del loro lavoro, della piena possibilità di speculare piuttosto che investire, della netta divaricazione della libertà d’impresa dall’utilità sociale, il Governo vuole stracciare lo statuto dei lavoratori e cancellare l’articolo della Costituzione che indica l’unica possibilità di uscita dalla crisi.
Quello che dice testualmente che “l'iniziativa economica (...) non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana” e che lo Stato dovrebbe “indirizzare e coordinare per Legge l’iniziativa economica a fini sociali”
Altro che massimizzazione dei profitti e sovranità dei mercati! Al centro delle scelte economiche, come ci hanno ricordato il 12 Giugno scorso ben 26 Milioni di cittadini italiani, debbono esserci la vita ed i diritti fondamentale dei cittadini.
Un Governo oramai sgangherato si permette questa grave provocazione grazie al clima di “coesione sociale” al quale si stanno offrendo i sindacati dei lavoratori ed il PD, la cui indulgenza rispetto all’iniqua manovra finanziaria ne ha consentito l’approvazione in tempi “miracolosi”.
Bisogna smetterla con questa sciagurata pantomima. Piuttosto che larghe intese ed equivoci patti per la crescita, è il momento della mobilitazione sociale e dello sciopero generale. Per conquistare il taglio dei grandi patrimoni, il riequilibrio i redditi, misure drastiche per colpire la speculazione finanziaria, la riconversione ecologica dell’economia basata sulla conoscenza e guidata da un ruolo pubblico, democratico e partecipato, che nello spirito dell’articolo 41 della Carta Costituzionale la vincoli a fini sociali e tuteli i beni comuni!"

Ufficio stampa FdS
per contatti: 3498315492

Dichiarazione di Stefano Galieni, responsabile nazionale migranti del prc-se.

"Martedì pomeriggio Rifondazione Comunista parteciperà al presidio contro la proroga a 18 mesi del trattenimento dei cittadini migranti nei Cie.
«Ma ci saremo anche – afferma Stefano Galieni, responsabile nazionale immigrazione – perché siamo al fianco di tanti migranti e rifugiati in questo periodo in lotta per la vita e per la libertà.
Con coloro che a Bari, a Mineo, a Trapani, protestano perché i tempi per ottenere risposta in merito alla richiesta di asilo politico sono inaccettabili, oltre 8 mesi e le loro vite sono interrotte.
Con chi nei Cie subisce quotidianamente violenza e repressione. Con i lavoratori in agricol tura di Nardò che rivendicano il diritto ad un salario equo e a condizioni di lavoro dignitose. Siamo accanto avendo negli occhi l’ennesima orribile strage consumata su una carretta del mare, strage le cui colpe ricadono sulle leggi vigenti e su chi sadicamente ed inutilmente ne rivendica l’applicazione». "

--- Ufficio stampa Prc-SE

Dichiarazione di Giovanni Russo Spena, responsabile nazionale giustizia del Prc.

"Aderisco all'iniziativa di Pannella, tesa ad un provvedimento di amnistia e di indulto, come parte obbligata ed immediata di un percorso che porti all'eliminazione o alla revisione di quelle leggi, come la Bossi - Fini, la Fini -Giovanardi e la ex-Cirielli, che, da sole, generano il sovraffollamento delle carceri italiane.
Il Parlamento, dopo le parole alte del Presidente Napolitano, deve fare la sua parte altrimenti appare pura ipocrisia la condivisione formale espressa."

--- Ufficio Stampa Prc-Se

Massimo Rossi, portavoce nazionale della Federazione della Sinistra, ha dichiarato:

"Proprio mentre la guerra afgana ci restituisce le spoglie del 41° ragazzo rimasto ucciso in quel sanguinoso ed infinito campo di battaglia, il Senato della Repubblica italiana con un larghissimo voto trasversale (269 voti a favore, 12 contrari, un astenuto), decide di rifinanziare la partecipazione del nostro esercito a quel conflitto ed ai bombardamenti sulle città della Libia.

Quasi tutti "allineati e coperti" insieme al partito del premier Berlusconi. Lega e PD compresi.

L'aspetto più grottesco, se non fosse per le drammatiche implicazioni di quel voto, è che si parla ancora di "missioni di pace", quando solo nei primi sei mesi del 2011 sono stati ben 1462 i civili morti nella oramai decennale guerra afgana; il 15% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno!

Altre centinaia di milioni di euro destinati alla guerra ed all'esercito (per arrivare a 23 Miliardi di spese militari!) mentre in Italia si affamano i cittadini e si impongono i ticket sanitari.

Dopo l'iniqua manovra finanziaria "salva ricchi e salva casta" approvata in tempi "miracolosi" per l'indulgenza del centro sinistra, ciò dimostra ulteriomente quanto l'attuale Parlamento sia sempre più delegittimato e lontano dal sentire del popolo italiano.

Un Parlamento sordo e cieco di fronte ad una opinione pubblica stanca di dover commemorare i propri figli, costretti a morire per l'assurda permanenza, simile a quella degli ultimi giapponesi nella giungla, in una guerra che persino gli Stati Uniti iniziano ad abbandonare per la sua palese inefficacia e per la pesante crisi della loro economia.

Ciò dimostra inoltre l'ineludibile bisogno di un'ampia ed autonoma sinistra d'alternativa, affrancata dalle gerarchie militari e dalla sudditanza ai voleri della Nato. Una sinistra, irriducibile nel persegire quel progetto di società scritto nelle pagine della nostra Costituzione che proprio nel ripudio della guerra ha una delle sue colonne portanti."

Ufficio stampa FdS
per contatti: 3498315492

Stefano Galieni, responsabile immigrazione del Prc- Fds, ha dichiarato:

"Numerosi parlamentari delle opposizioni hanno varcato oggi i cancelli dei Cie per protestare contro la circolare Maroni che limita l’ingresso in dette strutture.
Ma la protesta contro la libertà di informazione, rispetto a quanto avviene nei centri si è ovviamente trasformata nella constatazione che è il sistema stesso dei Cie, ad essere prossimo al collasso con ripercussioni pericolose per la vita e l’integrità psico fisica di chi vi è trattenuto. Come Rifondazione comunista, vogliamo aspettarci che l’attenzione che oggi si è proiettata su questi luoghi di sospensione del diritto, non solo da parte dei parlamentari ma di giornalisti, esponenti di associazioni democratiche e antirazziste, laiche e religiose, sindacati, forze politiche, non si riveli episodica. L’esistenza stessa di strutture in cui si viene privati della libertà personale senza aver commesso alcun reato va messa in discussione. Se si aprirà una nuova fase nella legislazione in materia di immigrazione, dopo la caduta del governo Berlusconi, questa dovrà avere il coraggio e l’intelligenza di fare i conti con gli errori passati e predisporsi ad una abrogazione della dete nzione amministrativa, inumana, inutile e foriera di oscuri business. Sarà il primo passo verso il riconoscimento di una reale eguaglianza giuridica fra migranti e autoctoni."

--- Ufficio Stampa Prc-Se

Massimo Rossi, portavoce nazionale della Federazione della Sinistra, ha dichiarato:

"Siamo tornati a Genova in tante e in tanti con le nostre grandi ragioni, oggi ancora più conclamate di ieri.
Un'idea, un progetto di futuro con al centro la vita, i diritti, la giustizia sociale, la solidarietà.
Ragioni capaci di coinvolgere, di vincere, come i referendum hanno dimostrato: per questo ora come allora il potere intende ad ogni costo e in ogni modo cancellarle.
Siamo tornati più maturi, radicati nei territori, impastati nelle vertenze locali.
La sf ida oggi è quella di coniare un linguaggio comune per tutte queste realtà di democrazia insorgente.
Un linguaggio che trasformi le vittorie in trasformazione del reale...una soggettività politica per l'alternativa.
Un'alternativa che parli di beni comuni con il linguaggio della partecipazione.
Ci sono l'urgenza e le condizioni per farlo!"

--- Ufficio Stampa della Federazione della Sinistra

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