MARTEDÌ 20 MARZO ALLE 15 PRESIDIO DAVANTI A MONTECITORIO E CONSEGNA DELLE FIRME
 
La Federazione della Sinistra ha lanciato negli scorsi giorni una petizione popolare per la difesa e l'estensione dell'articolo 18, raccogliendo migliaia di firme. Martedì 20 marzo dalle 15, a Roma, si terrà un presidio di fronte a Montecitorio per la consegna delle firme alle istituzioni.
Di seguito il testo della petizione e l'elenco dei primi firmatari.
Per aderire www.federazionedellasinistra.com

Petizione Popolare
Per la difesa e l'estensione dell'articolo 18

Noi sottoscritti/e consideriamo l'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori una norma di civiltà.
L'obbligo della reintegra di chi viene ingiustamente licenziato è garanzia per ogni singolo lavoratore ed è al tempo stesso il fondamento per l'esercizio dei diritti collettivi delle lavoratrici e dei lavoratori, a partire dal diritto a contrattare salario e condizioni di lavoro dignitose.
Se l'articolo 18 fosse manomesso ogni lavoratrice e ogni lavoratore sarebbe posto in una condizione di precarietà e di ricatto permanente, essendo licenziabile arbitrariamente da parte del datore di lavoro. Se l'articolo 18 fosse manomesso verrebbero minate in radice le agibilità e libertà sindacali.
Per questo motivo va respinta ogni ipotesi di manomissione o aggiramento dell'articolo 18. L'articolo 18 va invece esteso a tutte le lavoratrici e i lavoratori nelle aziende di ogni dimensione.

Vittorio Agnoletto, Ciro Argentino, Giovanni Barozzino, Francesco Barra, Riccardo Bellofiore, Marco Bersani, Fausto Bertinotti, Alberto Burgio, Loris Campetti, Francesco Caruso, Luca Casarini, Adelmo Cervi, Paolo Ciofi, Giorgio Cremaschi, Alessandro Dal Lago, Don Vitaliano Della Sala, Luigi De Magistris, Rossana Dettori, Oliviero Diliberto, Piero Di Siena, Antonio Di Stasi, Mario Dondero, Angelo D'Orsi, Roberta Fantozzi, Gianni Ferrara, Paolo Ferrero, Luciano Gallino, Don Andrea Gallo, Fabrizio Gatti, Vladimiro Giacchè, Alfonso Gianni, Michele Giorgio, Alfiero Grandi, Dino Greco, Haidi Giuliani, Margherita Hack, Carlo Guglielmi, Wilma Labate,  Antonio La Morte, Mimmo Locasciulli, Giorgio Lunghini, Giacomo Marramao, Citto Maselli, Maria Grazia Meriggi, Gianni Minà, Dino Miniscalchi, Roberto Musacchio, Giovanni Naccari, Nicola Nicolosi, Manuela Palermi, Fulvio Vassallo Paleologo, Mimmo Pantaleo, Ulderico Pesce, Valentino Parlato, Gianpaolo Patta, Francesco Piccioni, Marco Pignatielli, Felice Roberto Pizzuti, Franca Rame, Carla Ravaioli, Gianni Rinaldini, Roberto Romano, Anna Maria Rivera, Massimo Rossi, Franco Russo, Cesare Salvi, Giancarlo Saccoman, Pasquale Scimeca, Patrizia Sentinelli, Marino Severini, Tommaso Sodano, Antonella Stirati, Fabrizio Tomaselli, Nicola Tranfaglia.

Dichiarazione di Massimo Rossi, portavoce nazionale della Federazione della Sinistra

Di fronte all’offensiva condotta dal Governo Monti contro l’art. 18, operata con l’appoggio dell’intera maggioranza parlamentare che lo sostiene, diventa sempre più urgente una mobilitazione unitaria delle forze della sinistra che rifiutano lo svuotamento di senso di questo fondamentale principio giuridico a tutela dei lavoratori. È evidente a tutti che, se la Cgil rimarrà sola, l’art. 18 verrà stravolto definitivamente. Infatti, alla luce del vertice di ieri tra Monti, Bersani, Alfano e Casini, non è sufficiente il solo piano sindacale, ma occorre condurre anche una battaglia politica. Pertanto, a nome della Federazione della Sinistra mi rivolgo a Nichi Vendola e ad Antonio Di Pietro per chiedere loro di incontrarci il prima possibile al fine di concordare una strategia unitaria e per invitarli a partecipare al sit-in davanti a Montecitorio martedì 21 marzo nel quale consegneremo le migliaia di firme raccolte già in una settimana sulla petizione per la difesa e l’estensione dell’art. 18.

«Pericolosa sbandata del governo Monti anche in materia agricola – dichiara Rosa Rinaldi, Responsabile Ambiente, Territorio e Beni comuni di Rifondazione comunista -. L’esecutivo in sede di Consiglio europeo ha schierato per la prima volta l'Italia a favore dei Paesi che chiedono di coltivare organismi geneticamente modificati (OGM). Con questa “apertura” Monti ed il suo ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, puntano a consegnare anche il mondo agricolo italiano nelle grinfie dei poteri forti, rappresentate dalle multinazionali dell'agrobusiness. Si tratta di un riposizionamento dell’Italia che ribalta le posizioni precedentemente assunte sulla spinta della mobilitazione nel paese contro gli OGM e per un’agricoltura sana e di qualità.  Un riposizionamento che può rappresentare un colpo mortale per la nostra agricoltura e per i tanti prodotti di origine controllata e protetta di cui l'Italia si fa vanto nel mondo. Per fortuna, il Consiglio Ambiente dell'UE non ha poi raggiunto un accordo in tema di OGM sulla proposta di “compromesso” presentata dalla Presidenza danese del Consiglio Europeo. Resta la preoccupazione per la posizione assunta dal governo italiano e per il futuro dell’agricoltura. Rifondazione comunista  ribadisce il sostegno  al diritto degli Stati membri a vietare la coltivazione di OGM e si schiera in favore dell’agricoltura di qualità. Vogliamo un governo NO OGM».

Roma, 13 marzo 2012
Ufficio stampa Prc

«Finmeccanica mente sapendo di mentire. Il progetto Joint Strike Fighter, meglio conosciuto come F35, è strategico solo per gli Usa e per lobby dei mercanti di morte. La posizione espressa dal presidente e  amministratore delegato di Finmeccanica Giuseppe Orsi oggi in Commissione Difesa fa a pugni con i dati di fonti indipendenti e non risponde a nessuno  dei rilievi della campagna Tagliamo le ali alla guerra» . è quanto afferma Alfio Nicotra, responsabile nazionale Pace e Movimenti del Partito della Rifondazione Comunista.
«Le ricadute occupazionali in proporzione  ai faraonici stanziamenti richiesti  per il progetto sono minime – aggiunge Nicotra -  mentre sono larghe le maglie che consentono ai costi degli F35 di lievitare cammin facendo e tanti intermediari sono pronti a taglieggiare le casse dello Stato. L’Italia non ha accesso neanche al codice sorgente dell’elettronica del velivolo, la parte veramente robusta dell’investimento, e sarebbe completamente dipendente dagli Usa. Un progetto antieconomico che paesi atlantici come la Gran Bretagna hanno deciso, giustamente, di cancellare del tutto». Per Nicotra  «le pressioni della Finmeccanica dovrebbero essere respinte al mittente. Purtroppo il governo italiano è rappresentato dall’ammiraglio De Paola che da direttore degli armamenti  del Ministero della Difesa ha dato, alcuni anni fa, il via a questo progetto. Senza una mobilitazione popolare anche la riduzione di 41 caccia dei 131 previsti promessa dal Governo rischia di essere vanificata».

Roma, 13 marzo 2012
Ufficio stampa Prc

Dichiarazione di Massimo Rossi, portavoce nazionale della Federazione della Sinistra

“Quella di oggi è una grande manifestazione, con un partecipazione oltre ogni aspettativa – dichiara Massimo Rossi, portavoce nazionale della Federazione della Sinistra, che sta sfilando nel corteo della Fiom a Roma - Ancora una volta i lavoratori sono in piazza non solo per tutelare la loro condizione materiale di vita, ma per difendere la democrazia e la civiltà dell’intero paese, minacciate dall’attacco ai diritti fondamentali del lavoro mossi da Marchionne e da Confindustria. Proprio il grande successo di questa giornata – continua Rossi – rende però ancora più evidente la sproporzione tra queste istanze e la loro rappresentanza politica. A tal proposito, a nome della Federazione della Sinistra, ribadisco l’invito e l’impegno urgente a unire la sinistra che che non condivide le politiche del governo Monti”, conclude il portavoce nazionale della Fds.

La Federazione della Sinistra ha promosso una petizione popolare nazionale per la tutela e l’estensione dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori che già dalle prime ore ha ricevuto centinaia di adesioni.
Massimo Rossi, portavoce della Federazione della Sinistra, dichiara: «Dopo l’aggressione del governo Berlusconi su mandato di Confindustria, l’art. 18 è ora tornato al centro degli attacchi del governo Monti e anche di molti esponenti della coalizione che lo sostiene, compresi alcuni dirigenti del Partito Democratico. L’allargamento dell’area di quanti vogliono una revisione profonda dell’articolo o addirittura una sua totale cancellazione è un dato preoccupante. Siamo certi che siano tantissimi coloro i quali vogliono esprimersi direttamente in difesa e per l’estensione dell’art. 18, ribadendo inoltre l’idea che un diritto così fondamentale debba valere per tutti i lavoratori senza limitazioni di sorta. Per questa ragione, in concomitanza con l’importante manifestazione della Fiom del 9 marzo a Roma, la Federazione della Sinistra ha pensato di dare modo a tutti di partecipare a questa battaglia, mettendo a disposizione lo strumento della petizione popolare, che ci auguriamo raggiunga un grande numero di adesioni in tempi brevi, in modo da incidere prima che sia troppo tardi».
 
Per firmare la petizione: www.federazionedellasinistra.com.
 
Di seguito, il testo della petizione che, insieme alle firme raccolte, saranno presentate al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Presidente del Senato della Repubblica e al Presidente della Camera dei Deputati: “Noi sottoscritti/e consideriamo l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori una norma di civiltà.
L’obbligo della reintegra di chi viene ingiustamente licenziato è garanzia per ogni singolo lavoratore ed è al tempo stesso il fondamento per l’esercizio dei diritti collettivi delle lavoratrici e dei lavoratori, a partire dal diritto a contrattare salario e condizioni di lavoro dignitose. Se l’articolo 18 fosse manomesso ogni lavoratrice e ogni lavoratore sarebbe posto in una condizione di precarietà e di ricatto permanente, essendo licenziabile arbitrariamente da parte del datore di lavoro. Se l’articolo 18 fosse manomesso verrebbero minate in radice le agibilità e libertà sindacali. Per questo motivo va respinta ogni ipotesi di manomissione o aggiramento dell’articolo 18. L’articolo 18 va invece esteso a tutte le lavoratrici e i lavoratori nelle aziende di ogni dimensione.”

Per informazioni:
Massimo Rossi, portavoce FdS

Telegram Rifondazione

TELEGRAM RIFONDAZIONE

Skill Alexa

Cerca

Sostieni il Partito


 

COME SOTTOSCRIVERE

  • tramite bonifico sul cc intestato al PRC-SE al seguente IBAN: IT74E0501803200000011715208 presso Banca Etica.
  • attivando un RID online o utilizzando questo modulo
  • con carta di credito sul circuito sicuro PayPal (bottone DONAZIONE PayPal sopra)

Ricordiamo che le sottoscrizioni eseguite con la causale erogazione liberale a favore di partito politico potranno essere detratte con la dichiarazione dei redditi del prossimo anno