Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista, ha dichiarato:

«La proposta di Alfano e Berlusconi è inaccettabile per il suo carattere presidenzialista, ma questa è pura propaganda. Il punto vero della proposta è la legge elettorale con il  doppio turno sui collegi. In questo modo in parlamento entrerebbero solo i maggiori e così la casta del governo Monti, in caduta libera nei sondaggi, potrebbe difendere la poltrona anche senza il consenso popolare. Di fronte al fallimento politico del bipolarismo e della Seconda Repubblica, di fronte al fallimento delle politiche neoliberiste, Berlusconi vuole il bipolarismo coatto tra coloro che prendono ordini dalla Banca Centrale Europea. Noi pensiamo al contrario che occorra dare una risposta alla grande voglia di partecipazione e cambiamento che emerge dalla società, dando vita ad una legge proporzionale con le preferenze, in modo che i cittadini decidono chi li rappresenta in parlamento».

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista, ha dichiarato:

«Le proposte avanzate da Squinzi stamattina ci dicono che per questa Confindustria bulimica l’appetito vien mangiando. Si muovono nella stessa direzione di quanto sta facendo Monti ma chiedono di fare di più: Monti manomette l’articolo 18 e i padroni vogliono precarizzare di più. Monti dà soldi alle imprese e i padroni ne vogliono di più. Monti taglia la spesa sociale e i padroni vogliono che la tagli di più. Con le politiche di Monti l’Italia è in recessione e la crisi sta degenerando, con le ricette di Squinzi la recessione si aggraverebbe. Con Monti stiamo finendo in Grecia a passo di marcia, con le ricette di Confindustria ci finiremo di corsa! Questi signori vogliono solo arricchirsi a spese dello stato, mentre la crisi dipende dal fatto che le famiglie non hanno più soldi da spendere».

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista, ha dichiarato:

«Dopo l’ordine impartito da Squinzi, Fornero prontamente obbedisce e si lancia in una nuova crociata contro i lavoratori. Il punto è che questo governo fa schifo: demolisce le pensioni, tratta come carne da macello gli esodati e vuole permettere la libertà di licenziamento indiscriminata. Questo governo fa schifo perché tutta questa macelleria sociale produce due soli risultati: aggrava le sofferenze delle persone e la crisi».

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista-FdS, dichiara:

«Oggi, davanti ai monumenti delle principali città italiane, la Federazione della Sinistra ha manifestato con enormi striscioni in cui chiediamo al governo di “tenere giù le mani” dall’articolo 18. È vergognoso che un governo che non ha alcuna legittimazione popolare, che vede il dimezzamento del consenso popolare delle forze che lo sostengono, demolisca la principale conquista del movimento dei lavoratori. È  vergognoso che il PD si presti a questa sporca operazione e addirittura un suo esponente sia relatore del provvedimento. Per questo continueremo nei prossimi giorni le iniziative, con manifestazioni, volantinaggi e presidi per far sentire la nostra voce: i diritti dei lavoratori non sono merce e non possono essere smantellati nel silenzio generale. Serve lo sciopero generale, invece, e  la più larga mobilitazione possibile».

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista, ha dichiarato, commentando gli arresti avvenuti oggi in varie regioni d’Italia:

«La ribellione dei braccianti immigrati, stanchi di subire lo sfruttamento di padroni e caporali, è stata determinante per portare all’arresto di oltre una ventina di persone tra Puglia (Nardò), Calabria (Rosarno), Sicilia, Campania e Toscana. Un plauso alla Magistratura e alle forze dell’ordine che hanno portato a compimento questa operazione. Spetta ora al governo e al Parlamento garantire a chi si è esposto denunciando lo stato di schiavitù in cui sono ridotti i lavoratori un permesso di soggiorno e condizioni di vita e di lavoro degne di questo paese».

La Federazione della Sinistra organizza oggi, mercoledì 23 maggio, dalle 16, un presidio di protesta in piazza delle Cinque Lune, a Roma, in occasione della discussione sul ddl lavoro al Senato. Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista, parteciperà al presidio odierno alle 16 e dichiara: «Il ddl lavoro che questo Parlamento si accinge a discutere e approvare scardina l’ultima garanzia dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, che neppure i governi Berlusconi erano riusciti a cancellare. Se passasse la controriforma l’obbligo della reintegra del lavoratore ingiustamente licenziato non ci sarà più. La cancellazione del diritto alla reintegra apre le porte ad arbitri senza precedenti nel rapporto di lavoro, facendo venire meno il valore deterrente dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori. Contemporaneamente il ddl lavoro non cancella nessuna delle tipologie di lavoro precario e riduce la copertura degli ammortizzatori sociali, i cui effetti si combinano in maniera micidiale con la controriforma delle pensioni. La precarietà diventerà condizione generale: le lavoratrici e i lavoratori adulti ed anziani espulsi nella crisi dai posti di lavoro dovranno competere con i loro figli e le loro figlie per un posto precario».

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