Dichiarazione di Massimo Rossi, portavoce nazionale della Federazione della Sinistra
Sulle pensioni, l’Unione Europea è meno ipocrita del governo italiano e della maggioranza che lo sostiene. Dopo tante bugie sul fatto che gli italiani andavano in pensione troppo presto, mentre la media era in linea con quella europea, e che il sistema costava troppo, mentre l’Inps era abbondantemente in attivo, adesso con il Libro bianco della Commissione Europea c’è la conferma che già nel 2020, a causa della riforma Monti-Fornero, l’età di pensionamento in Italia sarà la più elevata tra i 27 paesi europei. Ma l’Europa non si accontenta di un governo che ha fatto i compiti per casa con più solerzia, e più iniquità, degli altri e raccomanda anche il concorso delle pensioni integrative private come integrazione del reddito degli anziani, visto che le pensioni, in rapporto alla retribuzione finale, si ridurranno in 40 anni del 15% dell’importo. E così si scopre palesemente il vero obiettivo della riforma Monti-Fornero: non quello di mettere a posto conti che già funzionavano, ma fare l’ennesimo regalo a banche e assicurazioni.

«La liberazione di Rossella Urru, se confermata, è una splendida notizia. Il suo rapimento e quello dei suoi tre compagni spagnoli è stato un colpo micidiale inferto al movimento di solidarietà con il popolo Saharawi. Un rapimento sospetto proprio perché Rossella lavorava su un tema scomodo per le cancellerie europee, un tema da troppo tempo rimosso dall’agenda politica. Chi ha voluto colpire Rossella ha voluto colpire la causa del Polisario il cui popolo sta subendo da anni l’occupazione militare del Marocco e una pulizia etnica dai territori da loro storicamente abitati. A nome del Partito della Rifondazione Comunista voglio ancora una volta ringraziare Rossella Urru per la determinazione e la generosità da sempre profusi nell’aiuto umanitario ad un popolo senza terra e senza diritti». E' quanto ha affermato, in una dichiarazione, Alfio Nicotra, responsabile nazionale Pace e Movimenti del Partito della Rifondazione comunista/Federazione della Sinistra.

Roma, 3 marzo 2012

«I dati sulla disoccupazione sono tragici, sia in Italia che in Europa - dichiarano Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista e Roberta Fantozzi, responsabile Lavoro di Rifondazione comunista-. Non servono le dichiarazioni di circostanza come quelle del presidente della commissione UE Barroso. Serve che l’Europa cambi politica, invece di proseguire con scelte recessive, inique e insostenibili. E in Italia  il governo dovrebbe prioritariamente avviare un piano per rilanciare l’occupazione, basato sulla riconversione ambientale ed energetica. Occorre tagliare i fondi per la Tav sulla Torino-Lione e utilizzarli per un piano per il lavoro. Chiediamo che Monti si faccia carico di questa situazione che investe in modo se possibile ancora più drammatico i giovani: la manovra, le liberalizzazioni e tutti i provvedimenti del governo “tecnico” non stanno funzionando, stanno aggravando la crisi. Subito un piano di rilancio dell’occupazione e un reddito sociale per i disoccupati».

1 marzo 2012
Ufficio stampa Prc

Dichiarazione di Massimo Rossi, portavoce nazionale della Federazione della Sinistra

Un giovane su tre è senza lavoro: l'indice di disoccupazione a gennaio nella fascia d'età 15-24 anni sale al 31,1%. Il tasso generale ha raggiunto nello stesso mese il 9,2%, pari a 2,3 milioni di disoccupati: è il record peggiore dal 2004. Le persone non trovano lavoro oppure perdono quello che hanno. E il governo Monti, di fronte a tutto ciò, si impegna a manomettere l'art. 18, e quindi a consentire licenziamenti più facili, anziché creare nuovi posti di lavoro e difendere quelli esistenti. Anche per queste ragioni, il 9 marzo la Federazione della Sinistra sarà a Roma con la Fiom, in una battaglia che riguarda tutti, lavoratori e disoccupati.

«È odioso e inaccettabile quanto previsto dall’articolo 14 del “decreto semplificazioni” – dichiara Roberta Fantozzi, della segreteria nazionale di Rifondazione comunista, responsabile Lavoro del partito – perché con la scusa delle semplificazioni in realtà si vuole deregolamentare ogni tutela della salute e della sicurezza sul lavoro. Il comma 4, nello specifico, taglia fuori i sindacati da ogni intervento sui decreti attuativi, aperti al solo confronto con le associazioni imprenditoriali. In un secondo passaggio si  impongono controlli concordati e infine viene prevista la “soppressione o la riduzione dei controlli sulle imprese in possesso della certificazione del sistema di gestione di qualità”: un drastico ridimensionamento dei controlli in azienda, da concordare comunque con i controllati e l’estromissione dei sindacati dall’attività di vigilanza e controllo. Che governo è quello che  in un paese dove ogni anno muoiono sul lavoro milleduecento persone, invece di occuparsi di rafforzare l’efficacia dei controlli, li smantella?».

Roma, 29 febbraio 2012
Ufficio stampa Prc

Roberta Fantozzi della segreteria nazionale di Rifondazione comunista, responsabile Lavoro del Prc, dichiara: «L’intervista di Marchionne al Corriere contiene affermazioni gravissime. Dopo aver promesso 20 miliardi di investimenti in Italia per far passare il suo “modello” di fabbrica - quello dove non si può scioperare e da cui sono espulsi i sindacati che non firmano i suoi diktat - ora dice che non è esclusa la chiusura di due dei cinque stabilimenti Fiat. In compenso continua nella sua linea di attacco a oltranza ai diritti del lavoro, di cui a suo avviso va fatta carta straccia. E dice il falso quando afferma che l’articolo 18 è un’anomalia italiana. Persino le statistiche dell’Ocse evidenziano come in Italia la protezione contro i licenziamenti sia abbondantemente più bassa della media europea. La verità è che il suo “modello”, fatto di assenza di politiche industriali e di compressione delle condizioni di lavoro, è tanto inaccettabile quanto fallimentare».

Roma, 24 febbraio 2012
Ufficio stampa Prc

Telegram Rifondazione

TELEGRAM RIFONDAZIONE

Skill Alexa

Cerca

Sostieni il Partito


 

COME SOTTOSCRIVERE

  • tramite bonifico sul cc intestato al PRC-SE al seguente IBAN: IT74E0501803200000011715208 presso Banca Etica.
  • attivando un RID online o utilizzando questo modulo
  • con carta di credito sul circuito sicuro PayPal (bottone DONAZIONE PayPal sopra)

Ricordiamo che le sottoscrizioni eseguite con la causale erogazione liberale a favore di partito politico potranno essere detratte con la dichiarazione dei redditi del prossimo anno