di Federico Mello
Magari neanche la vogliono guadagnare questa montagna di soldi. Ma si sa: la loro opinione al “capo politico” non interessa. Le regole le ha decise “Beppe” in persona e ha stabilito, conti alla mano, che sarà una bella manna lo sbarco in Parlamento per conto del Movimento Cinque Stelle. Lo stipendio dei deputati grillini, infatti, arriverà a 13.782 euro lordi al mese. Avete letto bene: tredicimila e settecentosettantadue euro. Niente male per un Movimento nato, cresciuto e poi esploso contro “i privilegi della Casta”.
I conti sono presto fatti. Sullo stipendio dei suoi deputati si è espresso Grillo senza infingimenti nel famoso “Comunicato politico numero 53”, quello che detta le regole per candidarsi alla elezioni nazionali. L’allegato “Codice di comportamento eletti MoVimento 5 Stelle in Parlamento”(che tra l’altro non si risparmia diktat ai limiti dell’ilarità, tipo: «I parlamentari sono tenuti al rispetto dello Statuto, riferito come “Non Statuto”») non lascia spazio a dubbi.
Alla voce sugli stipendi Grillo dispone: « L’indennità parlamentare percepita dovrà essere di 5mila euro lordi mensili, il residuo dovrà essere restituito allo Stato insieme all ’assegno di solidarietà (detto anche di fine mandato)». Eppure non solo questo finirà nei portafogli a 5Stelle: «I parlamentari avranno comunque diritto a ogni altra voce di rimborso tra cui la diaria a titolo di rimborso delle spese a Roma, rimborso delle spese per l’esercizio del mandato, benefit per le spese di trasporto e di viaggio, somma forfettaria annua per spese telefoniche e trattamento pensionistico con sistema di calcolo contributivo».
Bene, andiamo a vedere voce per voce prendendo le cifre dal sito della Camera (alla voce deputati/trattamento economico, il trattamento dei senatori è di poco differente). Partiamo dall’indennità parlamentare: ai deputati “regolari ” vengono elargiti 10.435 euro lordi mensili. I grillini, quindi (posto che riescano a “restituire ” quando eccede 5mila euro), incasseranno 5.435 euro lordi mensili. Ma, come noto, e come sottolineato più volte dallo stesso Grillo, il grosso della busta paga di un onorevole è gonfiata proprio da indennità e rimborsi vari.
Per la diaria, sono previsti 3.503 euro “a titolo di rimborso delle spese di soggiorno a Roma” Per “l’esercizio del mandato”, ovvero per “consulenze, ricerche; gestione dell'ufficio; utilizzo di reti pubbliche di consultazione di dati; convegni e sostegno delle attività politiche”, è previsto un contributo di 3.690. Di questa cifra solo il 50 per cento è da documentare con apposite ricevute: il resto viene elargito “forfettariamente ”. Ci sono poi i contributi per “spese di trasporto e spese di viaggio”. Si tratta dei rimborsi per “i trasferimenti dal luogo di residenza all’aeroporto più vicino e tra l'aeroporto di Roma- Fiumicino e Montecitorio”. Vengono corrisposti ogni trimestre 3.323,70 euro, “per il deputato che deve percorrere fino a 100 km per raggiungere l’aeroporto più vicino al luogo di residenza” e 3.995,10 euro “se la distanza da percorrere è superiore a 100 km”. Considerando che gran parte dei deputati ricorrono in quest’ultima tipologia, ecco che il rimborso percepito è di 1.331 euro al mese.
Infine ci sono le spese telefoniche per le quali vengono rimborsati 3.098 euro annui, ovvero 258 euro mensili (anche se molte compagnie offrono tariffe “flat ” molto più convenienti). Il totale “a 5Stelle” è presto detto: 5mila euro di indennità, 3.503 di diaria, 3.690 per l’esercizio di mandato, 1.331 per il rimborso viaggi, 258 per il telefono. Totale: 13.782 euro al mese (lordi). A queste, naturalmente, si aggiungano i tipici benefit da “casta ”: “Tessere per la libera circolazione autostradale, ferroviaria, marittima ed aerea per i trasferimenti sul territorio nazionale”. Oltre alla copertura sanitaria e alla pensione retributiva (per il periodo del mandato).
Questo lo stipendio “grillino ”, a fronte di 18.782 dei deputati che avranno il trattamento regolare.
E dire che nel “Programma ufficiale del Movimento a Cinque Stelle” è scritto nero su bianco: «Lo stipendio dei parlamentari sarà allineato alla media degli stipendi nazionali». Forse i milionari Grillo e Casaleggio hanno una visione un po’ distorta della media degli stipendi italiani (poco più di mille euro al mese netti): glielo stanno facendo notare tanti attivisti su forum e pagine Facebook. Loro - come su tutto il resto - non rispondono. Che sia questo il segreto della democrazia diretta?
Pubblico - 06.11.12