napolitano

di Gianni Ferrara

Non c'è dubbio che sia giunta ad una fase avanzata la transizione dalla democrazia voluta e disegnata dalla Costituzione repubblicana ad un ben diverso ordinamento. La Repubblica è a sovranità limitata, limitata dal capitale finanziario, dal capitale tout court.

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workers

di Dino Greco

Se dovessimo con un solo tratto di penna spiegare il senso dell'attacco frontale allo statuto dei lavoratori e, segnatamente, all'articolo 18, diremmo così: per Monti e compagnia cantante ogni causa di licenziamento è intrinsecamente giusta. Lo è – per capirci – quali che siano le ragioni, anche le più viete e inconfessabili che muovono il datore di lavoro.

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industrialrevolution

di Vladimiro Giacchè

L'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori prevede l'illegittimità del licenziamento per motivi diversi dalla giusta causa. In caso di licenziamento illegittimo l'articolo 18 impone all'azienda sia il reintegro del lavoratore che una sanzione pecuniaria, rendendo di fatto nullo il licenziamento stesso.

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smuraglia

Intervista di Andrea Fabozzi a Carlo Smuraglia*

Professore, gli entusiasti di questa annunciata riforma del mercato del lavoro parlano di «fine di un'epoca», l'epoca cioè del «consociativismo». Siamo davvero a un passaggio storico?

Si può parlare di fine di un'epoca ma solo nel senso che si torna indietro.

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melfidi Francesco Piccioni

Difficilmente le motivazioni di una sentenza per una causa di lavoro stuzzicano l'attenzione generale. Quelle con cui i giudici di Potenza hanno spiegato l'ordine di «reintegro sul posto di lavoro» dei tre operai della Fiat-Sata di Melfi, invece, ha tutti i crismi del «caso esemplare». E cade nel pieno di una discussione politica nervosa, spesso apertamente falsificatoria della realtà, ma dalle conseguenze pericolosissime sulla vita di decine di milioni di persone: i lavoratori dipendenti di ogni ordine e grado, con ogni tipo di contratto, precari o stabili, manuali o «immateriali».

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palermo1

di Giusto Catania

Adesso il quadro politico palermitano è chiaro e, ancora una volta, la Sicilia diventa laboratorio per delineare una prospettiva per la politica nazionale.

A Palermo si può scegliere tra le varie tendenze politiche e culturali che stanno definendo il nuovo corso della politica italiana.

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furore

di Alessandro Robecchi

John Steinbeck pubblicò Furore (The grapes of wrath) nel 1939. Vinse il Pulitzer nel '40. Vinse il Nobel per la letteratura nel 1962. Furore è considerato universalmente il più grande romanzo mai scritto sulla Grande Depressione, oltre che uno straordinario affresco degli anni del New Deal di Roosevelt.

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parlamento

da Keynesblog.it

Che l'aumento delle disuguaglianze tra i redditi dei paesi sia oggi un fatto acclarato, è una cosa, ma che tale aumento possa considerarsi il naturale prodotto di processi economici ineludibili, è ben altra cosa. Questa situazione è infatti l'erede diretta dell'ortodossia economica che domina da più di 30 anni e che ha giudicato salutare per l'economia la concentrazione del reddito, che così...

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ryanair

di Roberto Greco

Nel 2011 è diventata la prima compagnia aerea italiana per volumi di traffico, con quasi 28 milioni di passeggeri trasportati (contro i 25 di Alitalia-Cai). Un'escalation che sembra non conoscere limiti.

Ma dietro il successo di Ryanair si nascondono diversi aspetti discutibili: il più eclatante è la deregolamentazione. "È semplice – sostiene Gianni Platania, della Filt nazionale –, il gruppo non rispetta le regole volte ad assicurare una competizione leale con gli altri vettori, nonché le norme a tutela dei diritti dei lavoratori dei paesi in cui opera.

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120323art18di Antonio Gorgoglione*

Cari compagni e care compagne,
trasmetto n. 90 firme raccolte a difesa dell'articolo 18.
Queste firme, seppur poche, vogliono essere la testimonianza dell'attività di compagni sparsi nel territorio della penisola, anche molto difficili come il nostro, che si rammaricano di non poter esser potuti venire alla manifestazione di Roma davanti alla Camera. Donne e uomini che ancora oggi, malgrado le innumerevoli delusioni, credono nella forza e nei valori che il nostro simbolo rappresenta. Credo che ormai, noi tutti, rappresentiamo l'ultimo baluardo allo scippo di diritti, tra questi la modifica dell'art. 18, che a tutt'oggi si consumano nei confronti delle categorie più deboli della società, lavoratori e pensionati. Con queste firme ricevete delega a rappresentarci ed a resistere nella lotta, ma soprattutto rappresentano la consapevolezza reciproca, che non siete e non siamo soli in questa battaglia di civiltà. Saluti comunisti.

*Segretario Cittadino PRC-FDS di Corigliano Calabro, Cosenza

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