121016rinaldinidi Gianni Rinaldini
Sono interessato alla costruzione di un nuovo spazio politico come luogo di confronto e di approfondimento sulle pratiche di movimento, sulla lettura dei  processi in atto e sulle scelte da compiere per contrastare e cambiare  profondamente il segno sociale, culturale e politico dell’attuale deriva.  Attraversiamo tempi cupi e difficili, riassumibili nel precipitare della crisi  della democrazia, di quell’impasto di rabbia, rassegnazione e impotenza, che  con il crescere del disagio sociale e delle disuguaglianze sociali, può  costituire la condizione materiale per gli sbocchi più imprevedibili e  pericolosi.  Dalla lettura del documento preparatorio di questa assemblea costituente sono  rimasto perplesso per lo scarto evidente tra l’analisi innovativa sul come  stare insieme in questo nuovo spazio pubblico ed il precipitare nella  enunciazione finale di un nuovo soggetto politico che evoca in qualche modo la  scelta di una nuova formazione politica che si aggiunge a quelle esistenti.

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121016violenzadonneIl 25 novembre 2012, Giornata mondiale contro la violenza maschile sulle donne, non deve essere in Italia una ricorrenza rituale. Alle parole devono corrispondere con forza politiche adeguate per fermare la violenza di genere che è una violazione dei diritti umani.
Negli ultimi anni, in diversi consessi internazionali, lo Stato italiano è stato fortemente redarguito dalle Nazioni Unite per il suo scarso e inefficace impegno nel contrastare la violenza maschile nei confronti delle donne.
Nell’agosto del 2011, il Comitato CEDAW (Comitato per l’implementazione della Convenzione per l’eliminazione di ogni discriminazione sulle donne), e nel Giugno 2012, la Relatrice Speciale delle Nazioni Unite sulla violenza contro le donne, hanno rivolto allo Stato italiano una serie di raccomandazioni.

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121016natodi Manlio Dinucci
La pirateria, esercitata nel Mediterraneo sin dall'antichità, fu considerata legittima quando, dal XII secolo, si trasformò in guerra di corsa autorizzata dai sovrani. Ufficialmente abolita nel 1856, continua a essere praticata oggi con motivazioni e tecniche nuove. Come quelle usate dalla Nato, le cui navi da guerra sono autorizzate ad abbordare «mercantili sospetti» in acque internazionali e requisirne il carico, e i cui caccia possono intercettare, anche nello spazio aereo internazionale, «aerei civili sospetti» e forzarli ad atterrare. L'azione della Turchia, che con caccia F-16 ha costretto l'aereo di linea siriano Mosca-Damasco ad atterrare ad Ankara, è dunque per la Nato pienamente legittima. Sequestrati i passeggeri, tra cui cittadini russi con bambini, le autorità turche hanno perquisito l'aereo senza testimoni, dichiarando di aver trovato e sequestrato «materiali militari e munizioni».

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121016marxdi Marcello Musto
Così come è accaduto di nuovo 150 anni dopo, nel 1857, gli Stati Uniti furono teatro dello scoppio di una grande crisi economica internazionale, la prima della storia. Tale avvenimento generò grande entusiasmo in uno dei suoi più attenti osservatori: Karl Marx.
Dopo il 1848, infatti, Marx aveva ripetutamente sostenuto che una nuova rivoluzione sarebbe avvenuta soltanto in seguito a una crisi e, quando questa giunse, si decise a riassumere gli intensi studi condotti dal 1850 presso il British Museum di Londra e a dedicarsi, nuovamente, al progetto di scrivere una critica dell’economia politica. Risultato di questo lavoro furono 8 voluminosi quaderni: i cosiddetti Grundrisse, ovvero la prima bozza de Il capitale.

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120801leggeelettoraledi Gianluigi Pegolo
Al di là della sceneggiata sulle preferenze, la nuova legge elettorale in gestazione è condivisa dalle principali forze presenti in Parlamento, dal Pd al PdL, dall’UdC alla Lega. La ragione principale è che questa accontenta un po’ tutti e, anzi, è stata concepita proprio come la risultante di una convergenza d’interessi, niente di più.  In questa proposta non c’è, infatti, alcuna consapevolezza della crisi in cui versa la politica nel paese, né c’è il minimo bilancio delle precedenti esperienze fallimentari (dal “mattarellum” al “porcellum”), né tantomeno si tiene conto di elementari principi costituzionali. Il risultato è un brutto pasticcio, un sistema iniquo e, al tempo stesso, irrazionale, che ha pochi precedenti negli altri paesi, se non alcune somiglianze con la legge elettorale greca.

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120705monti bondidi Paolo Ciofi
I comportamenti recenti del governo e la crisi verticale in cui è precipitato il Pdl ci aiutano a fare chiarezza su una questione dirimente. Ed emerge questa verità: è Mario Monti il vero leader del centrodestra. Se per destra, come è giusto che sia, s'intende non semplicemente qualche nostalgico del fascismo e del manganello (che non manca), ma l'oligarchia della finanza e del denaro. Non si tratta soltanto della pesante impronta antipopolare della legge cosiddetta di stabilità, che in realtà destabilizza il Paese e lo inchioda a una lunga stagnazione: dichiarandosi super partes, il professore austero colpisce scientificamente solo da una parte. Con l'aggiunta della farsa della diminuzione delle tasse, che in realtà è un aggravio giacché la riduzione dell'Irpef non compensa l'aumento dell'Iva. Emergono almeno altri due fattori, che concorrono a mettere a nudo il sempre più chiaro dislocamento a destra del supertecnico imparziale.

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121015marano2di Stefano Galieni
Giovanna Marano sta percorrendo in lungo e in largo la Sicilia. Ha scelto di gettarsi, in ticket con Claudio Fava, in una sfida enorme, provare a dimostrare che esiste una Sicilia in grado di non lasciarsi sottomettere. Dirigente Fiom, si è gettata con passione in questa battaglia dopo che il candidato Claudio Fava era stato escluso a causa di una norma burocratica. Il contesto siciliano in cui si svolgeranno il 28 ottobre le elezioni per l’Assemblea regionale vede la destra divisa in due tronconi e il Pd esprimere un candidato che non rompe la continuità con la giunta Lombardo (Mpa) e che include anche l’Udc.

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121015austeritydi Alfonso Gianni
In un suo recente post, Stefano Fassina ha giustamente ricordato che Olivier Blanchard, capo-economista del Fmi, nell'ultimo World Economic Outlook, denunciava un "errore" non da poco: quello di considerare pari allo 0,5 il moltiplicatore con cui calcolare gli effetti depressivi sul Pil delle riduzioni del deficit di bilancio.
Lo stesso Fmi ha poi calcolato che tali moltiplicatori vanno stimati entro una forbice che va da 0,9 a 1,7. Quindi una riduzione del deficit di 100 anziché produrre una contrazione della crescita del Pil di 50, ne provoca in realtà una tra due e quasi quattro volte superiore.
Il guaio è che tutte le misure restrittive di bilancio adottate in Europa in questo periodo facevano riferimento alla prima cifra, quella errata.
Giustamente è lo stesso Fassina ad avanzare la tesi che dunque non si tratti di un errore tecnico ma di un caso (l'espressione è presa a prestito da Krugman) di confidence fairy, ossia di una versione fantastica artatamente diffusa a scopi ingannatori.

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121015corruzionedi Franco Frediani
Si parla addirittura di seconda Tangentopoli. I casi del Lazio, della Lombardia, della Sicilia e di altri episodi che sono saltati alla ribalta della cronaca, non sono che la punta di un iceberg che affonda le radici in un sistema che favorisce, dalla notte dei tempi, il proliferare di queste "pratiche". Il Guardasigilli, Paola Severino, sottolinea che "si impone oggi la necessità di essere molto attenti e di combattere con tutta la forza possibile un fenomeno dilagante". Annuncia la ferma volontà di mettere in pratica quanto prima il ddl anticorruzione, che comunque andrà in aula martedì. Si tratta davvero di un "fenomeno dilagante", o di qualcosa che ci portiamo dietro da una vita? Non è una domanda tendenziosa quanto semmai l'invito ad approfondire una sorta di analisi storica che potrebbe veramente cambiare l'approccio alla questione.

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121015carotedi Filippo Barone
C’era una volta il bastone, ossia le tasse, per tutti; e la carota, le detrazioni, ossia lo sconto, applicato a chi era in condizione di maggiore difficoltà, gli ultimi per intenderci. Hai problemi di salute? Sconto. Spese per i figli a scuola? Sconto. Sei strangolato dal mutuo? Sconto. Ma le carote stanno sparendo, nel disegno di legge di Stabilità. Soprattutto per quei contribuenti che guadagnano attorno alla soglia di applicazione della legge, 15mila euro l’anno, mille netti al mese. Non proprio gli ultimi, ma quasi. Basta attendere fino alla prossima primavera quando dal commercialista, superato lo choc di veder finire nel cestino buona parte delle ricevute portate a corredo della dichiarazione dei redditi, sentiremo effetti. Retroattivi: si parte dai redditi di quest’anno. In barba allo statuto del contribuente.
250 EURO IN MENO. Il principale provvedimento è un obolo di 250 euro a testa: un taglio per i due tipi di sconti principali, le deduzioni (che riducono il reddito imponibile) e le detrazioni (sconti direttamente sull’imposta da pagare).

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FB Ezio Locatelli

 

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