120801leggeelettoraledi Gianluigi Pegolo

Non per indulgere in pulsioni antipolitiche, né tantomeno per agitare proteste qualunquiste, ma per un principio elementare di decenza, non si può che esprimere il proprio disgusto di fronte al dibattito sulla legge elettorale in corso fra le forze dell’attuale maggioranza di governo. Il disgusto, si badi bene, non nasce dalla generica sfiducia nei confronti del sistema istituzionale e, quindi, dallo scetticismo sulle regole che presiedono alla formazione della rappresentanza. Nasce invece dallo sconcerto nel costatare la distorsione delle regole democratiche a fini di parte, l’assenza dal dibattito di qualsiasi serio ripensamento sulla crisi delle istituzioni prodottasi in questi anni, la spregiudicatezza con la quale si utilizzano argomenti contraddittori a giustificazione di scelte mutevoli.
In questa condizione il cittadino elettore, già vessato sul piano sociale – in particolare quello meno tutelato – non riesce più a capire di cosa si stia realmente discutendo, le sue opinioni sono manipolate con argomenti demagogici che vengono gettati nel dibattito, le tradizionali discriminanti politiche – per intenderci l’essere di destra o di sinistra – scemano di fronte a proposte che sono dettate, in ultima istanza, dalla pura volontà di preservazione dei ceti politici.

Leggi tutto...

120801disoccupatidi rassegna.it

Disoccupazione record a giugno: è al 10,8%, in rialzo di 0,3 punti percentuali su maggio e di 2,7 punti su base annua. L’Istat precisa che si tratta del tasso più alto da gennaio 2004, ovvero da quando sono iniziate le serie storiche mensili, ma guardando le serie trimestrali occorre risalire fino al III trimestre 1999.
In termini assoluti, i disoccupati sono 2 milioni 792 mila, il record storico di sempre. Rispetto a maggio sono aumentati di 73mila unità, mentre su base annua la crescita è di 761mila unità.
Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, ovvero l’incidenza dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca, è pari a giugno al 34,3%, in calo di un punto percentuale rispetto a maggio. I giovani disoccupati rappresentano il 10,1% della popolazione di questa fascia di età. Gli inattivi tra i 15 e i 64 anni diminuiscono dello 0,4% (-52 mila unità) rispetto al mese precedente. Il tasso di inattività si posiziona al 36,1%, con una flessione di 0,1 punti percentuali in termini congiunturali e di 1,8 punti su base annua.

Leggi tutto...

120801universitaatenedi articolotre.com

L’accordo finale sul pacchetto di nuovi tagli alla spesa pubblica non è ancora stato raggiunto, ma in ogni caso è vicino. “Stiamo seguendo l’unica via che può mantenere la Grecia in Europa e lo stiamo cercando di fare con il minor sacrificio possibile, le misure saranno pronte ad agosto”, ha annunciato il portavoce del governo, Simos Kedikoglou. Sarà dunque un estate bollente per il popolo greco, già duramente colpito dall’austerità di questi ultimi anni.
Intanto, secondo quanto riferito oggi dal quotidiano Kathimerini, un disegno di legge presentato ieri al Parlamento ellenico consentirà al governo di Atene di chiudere decine di università qualora scegliesse di ridurre la spesa pubblica anche in questo modo. Secondo il testo del disegno di legge che verrà discusso oggi da una commissione parlamentare, le università potranno essere chiuse “quando ciò sia in accordo con le esigenze dell’economia nazionale”.

Leggi tutto...

120801ilvadi Monica Lanfranco

Quando Christa Wolf mise in bocca a Cassandra queste parole (tra uccidere e morire c’è una terza via: vivere) lo fece pensando alla guerra. Le donne dello Scamandro, lontane dal palazzo reale dove la natura era bandita, e con essa la vita, sapevano che era necessario, pena la fine dell’umanità, “combattere il male prima, quando ancora non si chiama guerra”. Una visione, questa, mai abbastanza valorizzata e praticata nella quale, negata la guerra come strumento di risoluzione dei conflitti, non si nega invece il motivo del conflitto, ma lo si pone al centro, affinché lo si riconosca, lo si dipani e quindi si costruisca l’alternativa.
Uso questa intuizione preziosa della studiosa tedesca per provare a ragionare sul drammatico caso di Taranto, città che da decenni vive l’atroce contrapposizione tra diritto al lavoro e diritto alla salute, identico dilemma vissuto anche in altri luoghi della penisola, (solo per citare i casi più noti nel tempo): l’Acna di Cengio, le acciaierie di Cornigliano, l’amianto di Casale Monferrato, il progetto Dal Molin, l’alta velocità in Val Susa, il terzo valico in Liguria.

Leggi tutto...

120801bioeticadi Cinzia Sciuto

Diciamolo chiaramente: di questo parere del Comitato nazionale di Bioetica sull'obiezione di coscienza non se ne sentiva proprio il bisogno. In un paese in cui la quasi totalità dei ginecologi si rifiuta di compiere interruzioni di gravidanza proprio dichiarandosi obiettore di coscienza, e in cui a causa di questi numeri abnormi sta diventando praticamente impossibile abortire in molte strutture pubbliche, il Cnb – organo consultivo del governo – pubblica un parere (approvato con il solo voto contrario e motivato di Carlo Flamigni) in cui difende a spada tratta l'obiezione di coscienza, conferendole il rango di diritto costituzionale. Di più: definendola addirittura un baluardo della democrazia a presidio dei “diritti inviolabili dell'uomo”.
Andiamo con ordine. Il parere pubblicato dal Cnb decide di occuparsi della questione dell'obiezione di coscienza in generale, non con riferimento specifico all'interruzione di gravidanza. L'obiettivo del Comitato è quello di fornire un quadro etico-giuridico che possa essere utile alla regolamentazione dell'obiezione di coscienza.

Leggi tutto...

120801gcLa crisi economica sta determinando effetti devastanti. I dati sulla recessione, sulla disoccupazione giovanile, sull’aumento della povertà e sull’incidenza dei contratti precari sul mercato complessivo del lavoro sono inequivocabili. 36% di disoccupazione giovanile, 4 milioni e mezzo di precari, più di 2 milioni di giovani senza lavoro e fuori dal ciclo della formazione, il 78% dei contratti attivati per i giovani nell’ultimo anno in forme precarie, una previsione di recessione fino (dicono il Fmi e Confindustria) al 2017. Il governo Monti – in questo quadro – è parte integrante del problema: è un governo di destra che fa politiche di destra, inique, classiste e recessive. I 100 miliardi di finanziarie già approvate, i 10 miliardi di tagli alla sanità della spending review, la controriforma del mercato del lavoro con l’attacco all’articolo 18, l’introduzione del pareggio di bilancio in Costituzione sono atti di guerra – per usare i termini scelti dalla Confindustria – contro i lavoratori, gli studenti, i pensionati, contro i diritti acquisiti ed il sistema di welfare del nostro Paese. A questo si aggiunge la recentissima approvazione del fiscal compact, il vero paradigma delle scelte del governo.

Leggi tutto...

120801chiarantedi Rossana Rossanda

Quel che è più triste dell'invecchiare è il perdere gli amici d'una vita. Quelli un poco più anziani di me se ne sono in gran parte andati, e anche diversi più giovani. Fra essi era Giuseppe Chiarante, Beppe, dal bel viso sereno e la voce tranquilla; lo conoscevo da non so quanto, più di mezzo secolo e abbiamo a lungo lavorato insieme, oltre che spartire le corse fuori porta, quando eravamo giovani e vispi settentrionali nella dorata Roma. Era l'amico e sodale di Lucio Magri, i due poco più che ragazzi della sinistra cattolica di Bergamo, negli anni '50 la città più inquieta della enorme Democrazia cristiana. Erano una fronda, facevano insieme "il ribelle e il conformista", avevano finito con l'iscriversi al Pci, assieme ai grandi, i deputati Mario Melloni, Fortebraccio, e Ugo Bartesaghi. Non erano soli, altri ne condividevano molte idee senza però fare il salto. E non potevano essere più diversi nel carattere: quanto Lucio era prometeico, asseverativo, ostinato, tanto Beppe era prudente, pur nell'autonomia delle scelte, dialogante, aperto anche al dubbio. Lucio aveva le qualità del capo, Beppe quelle del saggio. Negli anni '60, quando fui chiamata a Roma per dirigere la sezione culturale in via Botteghe Oscure, Beppe ne fu incaricato come me e con me rimase finché fui allontanata, prezioso nel lavoro e nei rapporti, coltissimo, leale.

Leggi tutto...

120801casesdi Alberto Burgio

Nell'opera di Cesare Cases la coscienza di uno scacco radicale e un'incrollabile tensione alle tracce viventi di una realtà diversa. La seconda pagina della serie su figure e testi che hanno avuto un ruolo centrale nella cultura delle generazioni del Novecento.
Ricordando Cesare Cases a due anni dalla morte (avvenuta a Firenze il 28 luglio del 2005), Claudio Magris ebbe a dire che la sua vita e la sua opera sono «un capitolo della nostra storia e del nostro destino». Queste parole non mi è mai riuscito di dimenticarle. Di quanti si potrebbe affermare altrettanto? E perché a proposito di Cases è possibile, persino necessario? Un capitolo «della nostra storia»: della nostra formazione, di un itinerario di letture e di pensieri e di esperienze che in altri tempi si sarebbero dette «spirituali». Fin qui ci siamo.
Totalità aperta
Chi negli anni '70 aveva già - se non proprio il ben dell'intelletto - strumenti per decifrare pagine impervie, era certo di trovare pane per i suoi denti in quelle di Cases, disseminate tra le riviste e i giornali, un tempo numerosi, della sinistra italiana (da «Passato e presente» a «Lotta continua», dal «manifesto» a «Nuovi Argomenti», ai «Quaderni piacentini»). Pane e companatico: ricco di idee e di sfide «intellettuali e morali», di suggestioni e insegnamenti.

Leggi tutto...

coppie-di-fatto-470x335 m

di Luca Fazio

E con tutti questi poligami che si coccolano l'harem all'ombra della madonnina, come la mettiamo? Questa obiezione, il sindaco Pisapia, non l'aveva mai sentita. Ci ha pensato la curia milanese a lanciare l'anatema, mentre Palazzo Marino sta ragionando sul registro comunale delle coppie di fatto, la promessa più avanzata fatta ai bei tempi della fu rivoluzione arancione. I preti della diocesi più illuminata non scherzano, e dio solo sa quanto ci manca il cardinale Tettamanzi. Secondo Alfonso Colzani, responsabile del Servizio per la famiglia della Diocesi, «c'è il rischio che equiparare la famiglia fondata sul matrimonio e l'unione civile porti a legittimare la poligamia».

Leggi tutto...

di Coord. antiviolenza 21 luglio

A Palermo Sabato 21 luglio alle ore 9.00 da Piazza Croci partirà la manifestazione “Basta femminicidi”. Intento della manifestazione, nelle intenzioni delle organizzatrici, riunitisi sotto la sigla “Coordinamento Antiviolenza 21 luglio” è quello di lanciare un grido di allarme verso un’emergenza finora troppo sottovalutata e non più trascurabile, en’emergenza che non è più di ordine pubblico o di semplice sicurezza ma di rilevanza ormai sociale. I dati sono drammatici: 78 donne uccise dall’inizio del 2012, migliaia di donne oggetto di violenza sia tra le mura domestiche sia fuori.

Leggi tutto...

FB Ezio Locatelli

 

fabrosa

 

Telegram Rifondazione

TELEGRAM RIFONDAZIONE

Skill Alexa

Skill Alexa ANPI

Responsabile organizzazione

Conferenza di Organizzazione

Relazione di Ezio Locatelli

 

Cerca

Sostieni il Partito


 

COME SOTTOSCRIVERE

  • tramite bonifico sul cc intestato al PRC-SE al seguente IBAN: IT74E0501803200000011715208 presso Banca Etica.
  • attivando un RID online o utilizzando questo modulo
  • con carta di credito sul circuito sicuro PayPal (bottone DONAZIONE PayPal sopra)

Ricordiamo che le sottoscrizioni eseguite con la causale erogazione liberale a favore di partito politico potranno essere detratte con la dichiarazione dei redditi del prossimo anno