120705monti bondidi Roberto Romano
l comunicato del governo sulla spending review è un pugno allo stomaco. Le misure adottate non sono una «rivisitazione della spesa», ma una vera e propria manovra correttiva da 4,5 miliardi per 2012, 10,5 per il 2013 e 11 per il 2014. Misure di contenimento della spesa pubblica peraltro parziali. Siamo infatti in attesa di un altro provvedimento legato alle agevolazioni fiscali, che secondo l'ex ministro del tesoro valeva 20 miliardi. Il tutto senza evitare l'aumento dell'Iva, solo posticipato. Altri 4 mld di euro. La sanità sarà colpita da un taglio aggregato di 13 mld di euro, non di meno le regioni e comuni. In altre parole, il governo nega che la minore crescita del pil non ha «minacciato» i conti pubblici, ma le misure adottate sono esattamente pari alle minori entrate che la riduzione del pil determinerà.
Se le previsioni di crescita erano negative tra il meno 2% e il meno 2,5%, con queste misure si riduce la domanda e, per questa via, determinerà una ulteriore contrazione della crescita.

Leggi tutto...

120708camussodi D.D.
«Di quello che ha detto la signora Susanna Camusso condivido praticamente tutto. Sono d'accordo con lei al cento per cento». La loda troppo, e la inguaia, il presidente della Confindustria Giorgio Squinzi alla segretaria della Cgil. Ma l'aria che tira è quella del minuetto, al primo faccia a faccia fra i due avversari - in senso istituzionale, per lo meno - a Serravalle Pistoiese, dove si svolge la tradizionale festa «Cgil Incontri». È andata talmente bene che c'è chi scherzando l'ha definito «il patto di Serravale». Scherzando fino a un certo punto.
Squinzi si è schierato contro il voto anticipato, «di tutto abbiamo bisogno fuorché di ulteriori traumi», come se le urne fossero un guaio e non un esercizio di democrazia. Ma poi è tutto miele per la leader sindacal: «Ci vorrebbe più concertazione ma concertazione non vuol dire diritto di veto. In questo momento storico è fondamentale la concertazione.

Leggi tutto...

120708orodi Mauro Del Corno
E’ durata un paio di giorni la calma sui mercati dopo il vertice europeo che doveva mettere il vecchio continente al riparo dalla tempesta sul debito. E sono sempre di più le persone convinte che sia meglio iniziare a prepararsi al peggio. Maturata questa convinzione, la reazione quasi istintiva è quella di buttarsi sul bene rifugio per eccellenza: l’oro. Non sottoscrivendo qualche pezzo di carta come contratti futures o quote di fondi che investono nel metallo giallo, ma comprando oro fisico, pesanti lingotti e monete sonanti. Come mostrano i dati di Confinvest, uno dei principali operatori italiani nella compravendita di oro fisico, il trend è impressionante.
Da oltre un anno le richieste da parte di privati salgono ogni mese del 30 per cento e negli ultimi tempi si sta registrando un’ulteriore accelerazione. In crescita esponenziale anche la domanda che arriva dalle banche, salita negli ultimi due anni del 200 per cento. Stufi di fregature e decisi a difendere i propri risparmi con le unghie e con i denti, sempre più clienti si recano agli sportelli delle loro filiali a chiedere prodotti finanziari ma lingotti.

Leggi tutto...

120708barclaysdi Maria R. Calderoni
Associazione per delinquere. Ladri. Truffatori. A dirlo non è la vox populi o i tenaci seguaci del famoso filosofo di Treviri che proprio in questi giorni a Londra portano in piazza il festival "Marxism 2012". A dirlo, sia pure con british garbo, è lo stesso Downing Street, per bocca di David Cameron in persona: I banchieri che si sono comportati impropriamente devono essere puniti.
E' il via del governo britannico all'inchiesta sullo scandalo dei banchieri ladri. Non proprio banchieri qualsiasi. Si tratta dei "Big Four" , i Quattro Grandi" del sistema finanziario anglosassone, cioè le banche che hanno nome Barclays, Royal Bank of Scotland, Hsbc, Lloyds. Il gotha della finanza di Sua Maestà.
Cameron è chic, quando parla finemente di "comportamenti impropri"; ma non è altrettanto elegante il governatore della Banca d'Inghilterra,  un infuriato Mervyn King, che, addirittura nel corso di una pubblica conferenza, ha accusato gli uomini delle Big Four "di trattamento sleale dei clienti", di "manipolazione ingannevole", di "frode sistematica". Cinici, bari e pure ladri, ancorché pagati a peso d'oro (gratifiche da 100 milioni di dollari per esempio aL presidente della Barclays, Bob Diamond).

Leggi tutto...

120707reggioemiliadi Girolamo De Michele
Il 7 luglio 1960, nel corso di una manifestazione sindacale, cinque operai reggiani, tutti iscritti al PCI, sono uccisi dalle forze dell'ordine. I loro nomi, immortalati dalla celebre canzone di Fausto Amodei "Per i morti di Reggio Emilia": Lauro Ferioli, Ovidio Franchi, Emilio Reverberi, Marino Serri, Afro Tondelli. I morti di Reggio Emilia sono l'apice - non la conclusione - di due settimane di scontri con la polizia, alla quale il capo del governo Tambroni ha dato libertà di aprire il fuoco in "situazioni di emergenza": alla fine si conteranno undici morti e centinaia di feriti. Questi morti costringeranno alle dimissioni il governo Tambroni, monocolore democristiano con il determinante appoggio esterno dei fascisti del M.S.I. e dei monarchici, e apriranno la strada ai futuri governi di centro-sinistra. Ma soprattutto, contrassegneranno in modo repentino un radicale mutamento di clima politico nel paese: l'avvento della generazione dei "ragazzi con le magliette a righe".

Leggi tutto...

diazdi Lorenzo Guadagnucci*
Dunque cinque giudici di Cassazione hanno detto no. No all’arroganza di chi ha permesso ad altissimi dirigenti di polizia di arrivare all’ultimo grado di giudizio sul caso Diaz occupando ruoli operativi elevatissimi; no alla pretesa del potere politico di salvare in qualche modo quei dirigenti. La sentenza del 5 luglio è un terremoto, perché decapita la polizia italiana e condanna per via indiretta la condotta irresponsabile e vile dei poteri politici e di governo che per undici anni hanno protetto vertici di polizia protervi e abbandonato a loro stessi i cittadini, i testimoni, le vittime che hanno invocato giustizia sperando che ci fosse almeno un giudice in grado di accogliere la dura verità dei fatti. Quel giudice c’era. Era negli uffici della procura di Genova (i pm Enrico Zucca e Francesco Cardona Albini), nel tribunale d’appello genovese e infine in Cassazione. Ma undici anni di indifferenza, se non di derisione, non si cancellano facilmente ed è quindi il momento di chiamare ciascuno alle proprie responsabilità.

Leggi tutto...

120705monti bondidi Massimo Giannetti
Decreto (quasi) blindato: 26 miliardi di spesa in meno in 3 anni Per Susanna Camusso, è «un'altra manovra recessiva». Il decreto del governo, accusa la Cgil, «mette a rischio mille reparti ospedalieri»
Più che una «missione collettiva», come l'ha definita Mario Monti dopo sette ore di maratona, la cosiddetta «spending review» sembra l'effetto di una scazzottata tra i vari ministri e tra questi e lo stesso premier. Il dicastero che ne esce maggiormente a pezzi, nonostante i tentativi di resistenza del titolare Renato Balduzzi, è quello della salute, il più delicato, mentre quello della difesa, il meno apprezzato dall'opinione pubblica, si conferma il più potente di tutti: è infatti riemerso praticamente integro dalla mannaia che si è abbattuta sulla spesa statale.

Leggi tutto...

europadi Vincenzo Comito
«Titoli pubblici fragili, banche fragili, crescita fragile». Così Christine Lagarde, direttore del Fondo monetario internazionale, ha sintetizzato ieri a Tokyo il corto-circuito della crisi, spiegando all'Asia che i guai non sono solo dell'Europa e che le previsioni per l'economia mondiale del Fmi saranno riviste al ribasso la prossima settimana, in un quadro «diventato più preoccupante». Rallentano le economie emergenti, la disoccupazione Usa non scende sotto l'8,2% e in Europa Mario Draghi, presidente della Banca centrale europea, aveva parlato di debolezza dell'eurozona mentre annunciava mercoledì scorso la riduzione dei tassi d'interesse dall'1% al minimo storico dello 0,75%.
L'ottimismo propagandato dal Consiglio europeo del 28-29 giugno si è già dissolto. Le decisioni annunciate sono già tutte arenate. L'Eurogruppo ha rinviato di un mese la decisione sui 100 miliardi di euro per le banche spagnole, ha bloccato il pagamento dei fondi d'emergenza per la Grecia e inizia ora ad affrontare il buco delle banche di Cipro.

Leggi tutto...

costituzionedi Massimo Villone
Come se la Costituzione non ci fosse. La proposta del senatore Marcello Pera sull'elezione di un'assemblea costituente è pericolosa perché illegittima e grottesca. Dettata da un ceto politico in disarmo
L'assemblea costituente è l'ultimo sasso lanciato nello stagno della politica. È stata proposta il 7 giugno scorso - a firma di Pera, già Presidente del Senato, e di altri senatori del centrodestra - con l'As (atto senato) 3348. Ha ricevuto attenzioni, alcune ovvie, altre meno.
Cade un velo. Non più aggiornare, modernizzare: formule che negli anni hanno accompagnato il dibattito, leggendo la riforma come modifica anche sostanziale, ma alla fine rispettosa delle architetture fondamentali della Carta. Invece, la proposta vuole «la riscrittura del testo costituzionale», come dice la relazione. Mentre gli artt. 5 e 6 richiamano esplicitamente una «nuova Costituzione» e il «passaggio a un diverso ordinamento costituzionale».

Leggi tutto...

disoccupati-europadi Mario Sai
Nel nostro Paese sono due i processi, che spingono in alto le percentuali della disoccupazione, a cominciare da quella giovanile: uno di lunga durata, dovuto allo sciopero del capitale che rende la nostra economia sempre meno produttiva e innovativa (ne viene che l'85% delle assunzioni hanno basso contenuto professionale oltre che essere precarie); ed uno innescato dalle politiche con cui si affronta la crisi: taglio alla spesa pubblica e compressione dei consumi. A ciò si aggiunge il sistema Fornero: allungamento dell'età pensionabile ed accorciamento della durata degli ammortizzatori sociali, di cui gli esodati sono la prima conseguenza.
La risposta del Ministro a tutto ciò, se avesse avuto i fondi, sarebbe stato un reddito minimo garantito, giustificato con la difficile condizione giovanile, di fatto per arginare il prevedibile aumento della disoccupazione involontaria.

Leggi tutto...

FB Ezio Locatelli

 

fabrosa

 

Telegram Rifondazione

TELEGRAM RIFONDAZIONE

Skill Alexa

Skill Alexa ANPI

Responsabile organizzazione

Conferenza di Organizzazione

Relazione di Ezio Locatelli

 

Cerca

Sostieni il Partito


 

COME SOTTOSCRIVERE

  • tramite bonifico sul cc intestato al PRC-SE al seguente IBAN: IT74E0501803200000011715208 presso Banca Etica.
  • attivando un RID online o utilizzando questo modulo
  • con carta di credito sul circuito sicuro PayPal (bottone DONAZIONE PayPal sopra)

Ricordiamo che le sottoscrizioni eseguite con la causale erogazione liberale a favore di partito politico potranno essere detratte con la dichiarazione dei redditi del prossimo anno