Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista e Ramon Mantovani, della Direzione Nazionale di Rifondazione Comunista, dichiarano:

 

"L'efferato assassinio delle tre militanti kurde a Parigi è l'ennesimo crimine teso ad impedire la soluzione politica del conflitto nel Kurdistan nello stato della Turchia.

Da diversi giorni era in corso una trattativa riservata del governo turco con il Presidente Abdullah Ocalan e, come in almeno altre tre occasioni negli ultimi dieci anni, una parte dei militari e dei partiti nazionalisti turchi, con la complicità politica e probabilmente materiale di servizi d’intelligenza di paesi della NATO, non hanno esitato ad utilizzare metodi terroristici per impedire qualsiasi negoziato che porti al riconoscimento dei diritti elementari del popolo kurdo, alla fine del conflitto armato e alla liberazione di Ocalan.

Se il governo D’Alema avesse a suo tempo concesso l’asilo politico ad Ocalan e lavorato per una soluzione negoziata del conflitto, invece che obbedire supinamente agli ordini dell’amministrazione Clinton, costringendo Ocalan ad abbandonare l’Italia, al popolo kurdo sarebbero stati risparmiati tanti anni di guerra, sofferenze ed ingiustizie, perché al negoziato non c’è alternativa. Chiunque si consideri democratico e amante della pace non può che solidarizzare con il popolo kurdo, che resiste e chiede solo di avere gli stessi diritti di tutte le minoranze nazionali nei paesi dell’Unione Europea".

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista, dichiara:

«Domani pomeriggio sarò al Teatro Capranica all’assemblea lanciata da Antonio Ingroia, col manifesto «Io ci sto». Rifondazione Comunista lavora per aggregare in questo quarto polo tutte le realtà che si sono opposte alle politiche del rigore messe in atto dai “tecnici” appoggiati da centro destra e centro sinistra. Il paese ha bisogno di cambiare radicalmente indirizzo politico, uscendo dalle politiche di austerity imposte dalla Commissione Europea e verso cui il complesso della classe politica italiana ha avuto una drammatica subalternità».

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista-FdS e Augusto Rocchi, responsabile nazionale Economia di Rifondazione comunista-FdS, dichiarano:

«Da oggi si sancisce la totale liberalizzazione di negozi e centri commerciali nel decidere orari di apertura e chiusura, festività incluse: è l’ennesimo, durissimo attacco ai diritti di lavoratori. Questo è il risultato della decisione della Corte Costituzionale di rigettare i ricorsi di diverse Regioni che contestavano nel Decreto salva Italia la parte in cui si stabilisce la libertà di qualsiasi esercizio commerciale di apertura e di chiusura. Siamo a fianco dei lavoratori del commercio che si vedranno costretti – perché la realtà è che non avranno possibilità di scegliere – a lavorare, ancora di più di quanto già accade, anche nei giorni di festa. Con questo tipo di liberalizzazioni non si incentivano affatto i consumi, si colpiscono solo duramente i lavoratori e i piccoli commercianti, specie nei centri storici, a favore della grande distribuzione e dei centri commerciali».

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista-FdS e Eleonora Forenza, responsabile nazionale Università e ricerca di Rifondazione comunista-FdS, dichiarano:

«Il mancato stanziamento nella legge di stabilità, in discussione in queste ore, dei 400 milioni previsti per il Fondo di Finanziamento ordinario per università e ricerca aggrava ulteriormente la situazione già drammatica degli atenei italiani, dopo i tagli degli ultimi anni e la riforma Gelmini. Il governo dei professori manda al collasso il sistema dell'università e della ricerca pubbliche, mentre continua a finanziare TAV, F35 e banche. La centralità di formazione e ricerca è solo propaganda per questo governo, che in realtà è paladino di politiche di austerity che stanno di fatto negando il diritto allo studio e precarizzando ulteriormente il lavoro nelle università e negli enti pubblici di ricerca. Il rischio default per moltissimi atenei ora si fa sempre più concreto: complimenti governo tecnico, complimenti ad ABC!».

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista-FdS, e Antonio Ferraro, coordinatore nazionale Welfare di Rifondazione comunista, dichiarano:

 

«Le risorse annunciare per il Fondo non autosufficienza sono assolutamente inadeguate. Ma la cosa più grave è che la mancanza di copertura certa e definitiva (40 milioni sono “in forse”) per tali risorse è l’ennesima presa in giro nei confronti dei malati Sla e delle loro famiglie. Il governo ha promesso loro un impegno determinato che non c’è stato. I “tecnici” hanno trovato subito i 3,9 miliardi da regalare alla Monte dei Paschi di Siena ma per le persone con disabilità ovviamente si fa fatica a trovare i soldi: questo è semplicemente scandaloso».

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista-FdS e Giovanni Russo Spena, responsabile nazionale Giustizia di Rifondazione comunista-FdS, dichiarano:

«Esprimiamo la solidarietà del Partito della Rifondazione comunista a Marco Pannella, che continua la sua estrema forma di protesta. Sosteniamo la sua battaglia e chiediamo che vengano ascoltate le sue ragioni. Anche noi riteniamo che il problema delle carceri sia un’emergenza che va affrontata su più fronti. Manca infatti una riforma strutturale del sistema carcerario. Riforma che dovrebbe comprendere una riforma delle misure alternative alla detenzione - che potrebbero già essere applicate - e una riforma parlamentare che cancelli le tre leggi che riempiono le nostre carceri: la Bossi-Fini sui migranti, la Fini-Giovanardi sull’uso di sostanze stupefacenti e la ex Cirielli su attenuanti e recidiva».

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista-FdS, e Gianluigi Pegolo, responsabile nazionale Democrazia e Istituzioni di Rifondazione comunista-FdS, dichiarano:

«L’anticipazione delle elezioni politiche pone il problema di garantire a tutte le forze politiche oggi non presenti in parlamento la possibilità effettiva di partecipare alla competizione elettorale. La normativa oggi in vigore sul numero di firme necessario alla sottoscrizione delle liste, in ragione dei tempi ristretti che ci separano dal momento elettorale, è oggettivamente discriminatoria. È necessario allora che il governo intervenga per ridurre significativamente il numero di firme necessarie. Anche da queste scelte si misura il tasso di democrazia di un Paese».

Paolo Ferrero e Fabio Amato, segretario nazionale e responsabile nazionale Esteri di Rifondazione comunista-FdS, dichiarano:

 

«Auspichiamo per domani un esito positivo in seno all'Assemblea Generale Onu in merito al voto sullo status della Palestina come stato osservatore non membro delle Nazioni Unite: è un atto dovuto, un primo passo, il minimo vista l’ostinazione con cui gli Stati Uniti hanno posto il loro veto contro il riconoscimento dello Stato Palestinese. L’Europa è purtroppo, come al solito, divisa: altro che premio Nobel per la Pace! E l’Italia del governo tecnico sostenuto da Pd, Pdl e Udc sembra non prenderà posizione: è vergognoso. L’esecutivo Monti e il ministro Terzi d’altronde hanno avuto in questi mesi un chiaro atteggiamento pro Israele. Noi speriamo che domani per la Palestina sia un giorno importante e continuiamo ad appoggiare le iniziative per porre fine all’occupazione militare da parte di Israele e allo stato di apartheid in cui vivono i palestinesi».

Paolo Ferrero e Rosa Rinaldi, segretario nazionale e responsabile nazionale Ambiente del Partito della Rifondazione comunista, in merito al referendum tenuto il  18 novembre 2012 in Val d’Aosta, dichiarano:

«La schiacciante vittoria contro il pirogassificatore (94% dei sì su circa 51 mila cittadini valdostani che si sono recati alle urne) rappresenta una sonora bocciatura delle obsolete e dannose politiche di incenerimento.
I cittadini valdostani col loro voto e con lo strumento del referendum hanno impedito l’installazione sul loro territorio di un impianto killer che avrebbe causato gravissimi danni a salute, ambiente, agricoltura e turismo. Il voto indica chiaramente anche l’alternativa da seguire:  riduzione, riutilizzo e riciclo dei rifiuti perseguendo l'obiettivo rifiuti zero, una strategia che, oltre ad essere virtuosa dal punto di vista ambientale, creerebbe molti più posti di lavoro rispetto all'incenerimento».

Paolo Ferrero e Rosa Rinaldi, segretario nazionale e responsabile nazionale Ambiente del Partito della Rifondazione comunista, dichiarano, in vista del referendum in Valle d’Aosta, sul trattamento dei rifiuti:

 

«I valdostani non sono cavie: in Italia non esiste nessun esempio di pirogassificatore funzionante. E comunque si tratta, come da definizione europea, di impianti di incenerimento, industrie insalubri e quello valdostano lo sarà in modo particolare producendo migliaia di tonnellate in anno di scorie e rifiuti pericolosi. Il pirogassificatore sarà dunque un enorme serial killer che peggiorerà la qualità dell'aria e danneggerà agricoltura, allevamenti e turismo. Rifondazione comunista invita la cittadinanza valdostana a votare Sì al referendum del 18 novembre. Un sì per bloccare questo scempio e ripartire invece da riduzione, riutilizzo e riciclo dei rifiuti perseguendo l'obiettivo rifiuti zero, una strategia che, oltre ad essere virtuosa dal punto di vista ambientale, creerebbe molti più posti di lavoro rispetto all'incenerimento».

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