Il bilancio ad oggi, alla fine di queste giornate di mobilitazione contro i brevetti sui vaccini lascia perplessi

Il direttore vicario dell'Oms, indagato per le "false affermazioni" dalla procura di Bergamo, dove si cerca di giungere ad individuare le responsabilità di una strage che poteva essere evitata.

La notizia che la Commissione europea, ha negato ad un giornalista l'accesso alle autovalutazioni triennali che gli Stati dell'UE devono inoltrare obbligatoriamente al Centro di prevenzione e controllo delle malattie infettive, con la motivazione che “La divulgazione pubblica completa o parziale, potrebbe mettere a repentaglio le misure adottate dalle autorità italiane per rispondere all'emergenza sanitaria, quindi minare la protezione dell'interesse relativo alla sicurezza pubblica". Una secretazione determinata in realtà dal fatto - secondo il team di legali di Azione Civile - che l'Italia, insieme ad un altro Stato, è stata la sola a non mandare queste autovalutazioni.

L'ultimo piano pandemico italiano è stato realizzato nel 2009 ed una "autovalutazione" è stata fatta nel 2017.

Tutto ciò mentre arriva l'ennesima conferma che di vaccini ne arriverà una quantità insufficiente, che i brevetti non si toccano! Intanto chi preme per tornare ad aprire ogni attività in nome della salvaguardia del profitto, potrebbe averla vinta su chi, come noi, mette al primo posto il diritto alla salute e l'utilizzo delle risorse economiche sia per i "ristori" che per costruire un futuro migliore.

Vogliono farci credere che lo scontro sia fra giovani e anziani che si contendono i vaccini, mentre lo vediamo bene la guerra è fra big pharma che difende i brevetti e i cui profitti crescono a dismisura e il numero delle vittime che cresce a dismisura nell'indifferenza delle multinazionali.

Insomma lo scontro è tra capitale e vita! Tra la vita e i brevetti, noi abbiamo scelto Vaccini per tutte e tutti in ogni paese.

Rosa Rinaldi, responsabile sanità PRC-S.E.

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Il 7 aprile celebreremo, come ogni anno, la Giornata mondiale della salute.

Dopo la catastrofe della pandemia Covid-19 il pianeta vive ancora una crisi molto grave. L’Europa non sfugge a questo impatto storico e eccezionale.

La Giornata mondiale della salute di quest’anno sottolinea ancora più fortemente il legame tra ambito sociale, economico, culturale e salute. È urgente ed essenziale puntare all’obiettivo di garantire ovunque e alla gestione pubblica della salute.

Il Partito della Rifondazione Comunista- Sinistra Europea sostiene le mobilitazioni e le azioni che sono state proposte dalle reti e dalle organizzazioni sociali che lavorano per la salute pubblica e la garanzia per l’assistenza sanitaria, in modo universale.

È anche importante sottolineare che le istituzioni dell’UE ei governi dei paesi europei devono assumersi, ora e con urgenza, le proprie responsabilità e adeguando la propria capacità di risposta alla pandemia.

In concreto, oggi, devono garantire che i vaccini siano a disposizione di tutti e il prima possibile e che gli interessi delle aziende farmaceutiche non vengano prima della salute delle persone. Questo è il significato della nostra proposta di istituire un Polo Pubblico per i Farmaci in Europa e nel mondo.

È con queste motivazioni che sosteniamo la campagna ICE (iniziativa dei Cittadini europei) “Right2cure” e facciamo appello a tutte e tutti di firmare l’importantissima petizione a questo link: https://noprofitonpandemic.eu/it/

L’iniziativa dei cittadini europei (ICE) Right2cure che vi invitiamo a firmare richiede:

- Vaccini gratuiti, universalmente accessibili e convenienti per tutti i paesi,

- Maggiore trasparenza su tutte le questioni legate alla pandemia e che nessun profitto venga realizzato a scapito della vita e della salute delle persone,

- La rimozione urgente dei brevetti sui vaccini e altri prodotti medici Covid-19,

- Condivisione delle conoscenze e del know-how tecnologico delle aziende farmaceutiche per ampliare la produzione,

Vi chiediamo di condividere questa campagna e di chiedere di firmare l’ICE in ogni vostra azione e comunicazione e azione: https://noprofitonpandemic.eu/it/

Condividiamo l’idea che il modo per superare questa situazione richieda, innanzitutto, solidarietà e una risposta sufficientemente rapida e urgente sul piano sanitario, nonché una seria riflessione per correggere vecchi errori, di fronte ad una possibile e probabile evoluzione di questo virus e altri che potrebbero arrivare domani.

Dal documento del Gruppo di lavoro
Servizi Pubblici della Sinistra Europea

Rosa Rinaldi, Segreteria naz. resp. sanità PRC-S.E.

Finalmente il Consiglio d'Europa ha considerato "insufficienti", le misure prese per superare le violazioni in materia di interruzione della gravidanza, emerse nel 2013 e nel 2015, quando erano state riscontrate disparità di accesso all'interruzione di gravidanza a livello locale e regionale e ha evidenziato come i dati forniti dal governo non dimostrano affatto che il personale medico specializzato e dedicato, richiesto per tale intervento sia inadeguato.
L'Uaar, intervenuta in proposito, ha riportato i dati del Ministero della Salute sulla attuazione della legge 194 aggiornati al 2018. In tale anno il 69% dei ginecologi, il 46,3% degli anestesisti e il 42,2% del personale non medico si sono dichiarati "obiettori di coscienza" rifiutandosi quindi di intervenire in applicazione ad una legge dello Stato. Si tratta di valori in crescita e che evidenziano anche forti differenze a livello regionale: in Molise, per esempio, risulta obiettore il 92,3% del personale, a Bolzano oltre l'87%, in Puglia, Basilicata e Sicilia l'82%. Si tratta di dati inaccettabili, giacché è evidente che le strutture pubbliche tenute a garantire quanto la legge 194 prevede, con questi dati non possono essere adempienti. Il fatto, poi, che in altre regioni i dati siano migliori non sposta la grave responsabilità delle istituzioni nazionali e regionali di non garantire un requisito di diritto previsto da una legge dello Stato, né salva un Paese che si dimostra, ancora una volta, contro le donne e la loro autodeterminazione. A questo si aggiungano le recenti scelte operate soprattutto in Regioni amministrate dalle destre per impedire di fatto l'aborto farmacologico.
Nel quadro delle mobilitazioni per un deciso ampliamento della risposta alla richiesta di interruzione della gravidanza da parte del SSN e che garantisca ogni forma di tutela ed assistenza.
Rifondazione Comunista chiede, dunque, che le amministrazioni provvedano ad ampliare i servizi di ostetricia e ginecologia, assumano medici, anestesisti e personale che permettano l'applicazione della legge 194, a cui come già detto sono tenute le strutture pubbliche, e, consentano alle donne di poter esercitare la propria scelta e, quindi, autodeterminarsi.
La legge 194 è stata una conquista ed è insopportabile che per la sua attuazione si debba ancora lottare .
Il richiamo che giunge dall'UE rappresenta un vero e proprio monito, chiediamo quindi che si proceda ad adeguare le strutture rispondendo coerentemente a quanto il Consiglio d'Europa ha rilevato essere inadeguato ed insufficiente.

Rosa Rinaldi, resp Sanità, PRC-S.E.

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Care compagne e cari compagni, nel ringraziarvi per aver partecipato all'assemblea on line sulla Sanità del 15 marzo, vi invio così come preannunciato il report dell'incontro. Report per il quale ringrazio Loretta Mussi e che ci consente di mantenere traccia delle nostre discussioni ed impegni.

Grazie per l'attenzione e, per chi c'era, di essere intervenute ed intervenuti.

A presto

Rosa Rinaldi Segreteria nazionale, resp.le Sanità PRC-SE.

assemblea

La scoperta di 29 milioni di dosi di vaccini Astrazeneca pronti a partire per il Regno Unito mostra quanto la salute dei cittadini sia in balia delle multinazionali. La responsabilità è dei governi e della Commissione Europea. La logica del profitto sta facendo risorgere conflitti nazionalistici. I vaccini sono un bene scarso solo perché i governi hanno deciso di anteporre interessi di Big Pharma al diritto alla vita di miliardi di persone. Il governo italiano e l'Unione Europea cosa aspettano a fare ricorso alle licenze obbligatorie garantendo una produzione adeguata? Perché non ci si schiera con chi al Wto chiede di sospendere brevetti? Mancano i vaccini perché 1) si è rinunciato ad avere una filiera produttiva pubblica 2) governi fanno interessi delle multinazionali 3) per sudditanza agli USA Europa ha rinunciato a vaccino russo. Invitiamo a firmare on line la campagna "Nessun profitto sulla pandemia": https://noprofitonpandemic.eu/it/

Maurizio Acerbo, segretario nazionale
Rosa Rinaldi, responsabile sanità
Rifondazione Comunista - Sinistra Europea

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