VI RICORDIAMO

L'ATTIVO NAZIONALE SULLA CAMPAGNA STRAORDINARIA DEL TESSERAMENTO AL PARTITO, CHE SI TERRA' DOMANI, GIOVEDI' 4 MAGGIO 2023 ALLE ORE 21.00, IN MODALITA' ON LINE.

Il link per il collegamento alla riunione sarà inviato nella mattinata di domani.

Si raccomanda puntualità e partecipazione.

Car@ compagn@

giovedì 4 maggio 2023, ore 21, è convocato un incontro di tutte le segretarie e i segretari nonché dei responsabili del tesseramento regionali e provinciali Prc-Se per rilanciare con forza una campagna straordinaria di iscrizione a Rifondazione Comunista nel periodo che va da sabato 6 maggio a domenica 4 giugno. Campagna che è già stata assunta in segreteria nazionale e in un primo incontro che si è tenuto nei giorni scorsi con le/i segretari/segretarie e le/i responsabili organizzative/i regionali del Partito. Una campagna che veda coinvolti tutti i Circoli e le Federazioni mettendo al centro i motivi della nostra tessera, ovvero l’opposizione alla guerra, per la pace e la lotta per i diritti sociali fondamentali

Oggi abbiamo una motivazione in più per condurre la campagna. Il Coordinamento nazionale di Unione Popolare, il 28 marzo scorso, ha infatti deciso che: "Tutti gli iscritti alle quattro organizzazioni fondatrici, salvo diversa deliberazione, sono automaticamente aderenti a Up". Questa decisione, che risponde positivamente a quanto votato dall'ultimo Comitato Politico Nazionale del Partito, fa sì che la tessera a Rifondazione Comunista oltre che essere di sostegno al Partito e della sua azione politica dia il diritto - senza ricorso a doppie tessere - di partecipare alla costruzione di Unione Popolare a partire dall'attività, dalle discussioni e dalle decisioni che si prenderanno a livello territoriale, nonché di registrarsi alla piattaforma digitale nazionale (in allestimento) di Unione Popolare. Un risultato importante, in sintonia con la proposta avanzata dal nostro partito, che connota Unione Popolare come uno spazio politico che aggrega sia singoli compagne e compagni che le organizzazioni politiche che - in quanto tali - hanno deciso di concorrere al progetto politico di UP.

Anche in considerazione delle informazioni di cui sopra invitiamo i regionali, provinciali e circoli ad attivarsi da subito per garantire la pubblicizzazione e lo svolgimento della campagna Tesseramento promuovendo iniziative specifiche e il più possibile aperte: feste tesseramento, assemblee pubbliche, iniziative di piazza unitamente alla presa di contatto delle/degli iscritti nell’anno precedente e delle/dei simpatizzanti. L’anno scorso, anche grazie allo svolgimento della Conferenza di Organizzazione, abbiamo avuto un significativo incremento delle iscrizioni segnando una inversione di tendenza rispetto ai due anni precedenti. Poniamoci l’obiettivo, al termine della campagna, di raggiungere lo stesso numero delle/degli iscritte/i dell’anno scorso per poi puntare a un aumento ulteriore del numero complessivo delle adesioni a Rifondazione Comunista. Il costo della tessera rimane invariato rispetto agli anni scorsi: 40 euro per le/gli occupat*, 20 euro per pensionati, precari, disoccupati, giovani comunisti/e.

Nell’incontro del 4 maggio proponiamo di tracciare un quadro delle iniziative da condurre a livello territoriale.

Vi chiediamo fin da subito di dare comunicazione, inviare foto e risultati della campagna tesseramento a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Nella mattinata del 4 maggio vi sarà inviato il link per il collegamento alla riunione.

Saluti comunisti e buon lavoro.

Ezio Locatelli
Segreteria nazionale, responsabile Organizzazione Prc-Se

Giancarlo Ilari
Responsabile nazionale Tesseramento Prc-Se

E' folle e inaccettabile quanto propongono i rappresentanti dei balneatori spalleggiati dalla destra. L'idea di aggirare la direttiva Bolkestein individuando "nuove aree di coste libere da assegnare con apposito bando lasciando inalterate quelle già in vigore", come dichiara Ragusa della SIB, significa continuare con la cementificazione, la recinzione, la privatizzazione delle nostre spiagge.

In Italia ci sono già troppe concessioni: 12.166 è il dato del 2021 fornito da Legambiente che registrava un aumento del 12,5% in 3 anni. Ci sono comuni con il 90% del litorale in concessione e regioni che superano il 70%. Molto spesso non sono occupati da concessioni solo tratti di costa dove l'acqua non è balneabile.

La si smetta con la demagogia corporativa e si cerchino soluzioni per tutelare il lavoro non la rendita. Le concessioni su beni demaniali come le spiagge vengono vendute da privato a privato per cifre di milioni di euro come se si trattasse di proprietà.

È ridicolo dire che si rischia che grandi società e ricconi acquistino concessioni dalle aziende familiari. È un processo che avviene da anni solo che lo Stato non incassa nulla. Comunque si possono fare norme che impediscano l'accatastamento.

Si fa propaganda sugli investimenti ma si è trattato di iniziative dei privati che così hanno aumentato la redditività delle concessioni.
Quasi sempre si tratta di una proliferazione edilizia che ha deturpato le spiagge, precluso la visibilità e che non è certo stata richiesta dalla collettività.

E' evidente che gli operatori sapendo che la concessione si sarebbe rinnovata in eterno hanno fatto pressione, su capitanerie, legislatori, comuni e regioni per ottenere sanatorie e sempre nuovi metri cubi per realizzare sempre più attività. Ormai sulle spiagge c'è di tutto e di più.

Non tutti i comuni si sono comportati alla stessa maniera ma per gran parte delle coste italiane sarebbe necessario un grande piano per la rinaturalizzazione e la riqualificazione degli arenili, per garantire la riduzione dei manufatti, il recupero della vista mare e l'abbattimento di recinzioni non compatibili con la natura demaniale delle spiagge.

Noi facemmo una campagna contro direttiva Bolkestein e non la votammo perché riteniamo che le logiche di mercato non debbano regolare la vita collettiva.

Facciamo però presente che la normativa europea non obbliga a mettere a gara e che alla scadenza le concessioni possono essere ridotte come superfici o semplicemente revocarle. E si può pensare a forme di gestione che tutelino il lavoro degli operatori locali.

Di sicuro non si può accettare che prosegua all'infinito l'antropizzazione delle spiagge.

Giù le mani dalle spiagge libere!

Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Elena Mazzoni, responsabile ambiente del Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea

E' folle e inaccettabile quanto propongono alcuni rappresentanti dei balneatori spalleggiati dalla destra. L'idea di aggirare Bolkestein individuando "nuove aree di coste libere da assegnare con apposito bando lasciando inalterate quelle già in vigore", come dichiara Ragusa della SIB, significa continuare con la cementificazione, la recinzione, la privatizzazione delle nostre spiagge.
In Italia ci sono già troppe concessioni: 12.166 è il dato del 2021 fornito da Legambiente che registrava un aumento del 12,5% in 3 anni. Ci sono comuni con il 90% del litorale in concessione e regioni che superano il 70%. Molto spesso non sono occupati da concessioni solo tratti di costa dove l'acqua non è balneabile.
La si smetta con la demagogia corporativa e si cerchino soluzioni per tutelare il lavoro non la rendita. Le concessioni su beni demaniali come le spiagge vengono vendute da privato a privato per cifre di milioni di euro come se si trattasse di proprietà.
Si fa retorica sugli investimenti ma quasi sempre si tratta di una proliferazione edilizia che ha deturpato le spiagge, precluso la visibilità e che non è certo stata richiesta dalla collettività.
E' evidente che gli operatori sapendo che la concessione si sarebbe rinnovata in eterno hanno fatto pressione, su capitanerie, legislatori, comuni e regioni per ottenere sanatorie e sempre nuovi metri cubi per realizzare sempre più attività. Ormai sulle spiagge c'è di tutto e di più.
Su gran parte delle coste italiane sarebbe necessario un grande piano per la rinaturalizzazione e la riqualificazione degli arenili, per garantire la riduzione dei manufatti, la riqualificazione, il recupero della vista mare e l'abbattimento di recinzioni non compatibili con la natura demaniale delle spiagge.
Basta con la riduzione delle spiagge libere!

Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Elena Mazzoni, responsabile ambiente del Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea

Sabato 22 aprile, dalle ore 15 alle ore 17, è convocata la riunione delle/dei compagn@ in indirizzo con all’ordine del giorno la preparazione della campagna di Tesseramento a Rifondazione Comunista che si svolgerà a partire da sabato 6 maggio sino a domenica 4 giugno. Una campagna che vorremmo preparata per tempo, con il massimo di coinvolgimento delle strutture territoriali, con l'obiettivo di raggiungere e superare le iscrizioni dell’anno scorso. Seguiranno comunicazioni in ordine a iniziative varie.
Tutte/i le compagne/i sono tenut* a partecipare o in caso di impossibilità a garantire la partecipazione di un compagno o compagna della segreteria regionale.
Nella giornata di venerdì sarà inviato link per collegamento.

A presto. Saluti comunisti.

Ezio Locatelli
Segreteria nazionale, responsabile Organizzazione Prc-Se

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