Massimo Rossi, portavoce della Federazione della Sinistra, dichiara:

«I "padroni" dell'Europa hanno firmato ieri sera la nuova versione del Patto di bilancio. Più che un patto, una camicia di forza quasi impossibile da sciogliere (occorre il consenso dell'85% dei paesi). Ogni Paese Ue dovrà tagliare il proprio debito pubblico eccedente il 60% di un ventesimo all'anno. Per l'Italia, che sta a quota 120%, significa il 3% l'anno: ad oggi vuol dire tagli per oltre 50 miliardi di euro l'anno, ovvero una manovra Monti all'anno per i prossimi vent'anni! Alla faccia del ministro Passera, che proprio oggi diceva che adesso arriverà la crescita...
Il parlamento italiano sta votando per adottare questa norma nella Costituzione: è necessario che tutti i cittadini siano informati su quanto sta succedendo e occorre organizzare un'opposizione degna di questo nome all'Europa dei banchieri».

Roma, 31 gennaio 2012

Anna Belligero e Simone Oggionni, portavoce nazionali dei Giovani comunisti, dichiarano:

«Ieri notte una squadraccia di fascisti facenti capo al gruppo Controtempo (conosciuto a Roma e notoriamente legato a settori della destra istituzionale) ha deturpato i muri dei licei Tasso e Righi di Roma con svastiche e scritte vergognose. Guarda caso quei licei, tra i simboli dell'antifascismo militante romano. E guarda caso ieri, 27 gennaio, giornata della Memoria della Shoah. Si tratta soltanto dell'ultima provocazione vomitevole di una galassia di sigle, gruppi e associazioni che continua a vivere nella indifferenza, quando non nella colpevole compiacenza dell'amministrazione comunale. Quelle scritte sono state rimosse dall'azione di nostri giovani compagni. Vorremmo fossero rimosse per sempre dalla cultura e dalla quotidianità di Roma e dell'intero Paese».

Roma, 28 gennaio 2012
Ufficio stampa Pr

Claudio Grassi, della segreteria nazionale di Rifondazione comunista, responsabile comunicazione del partito, dichiara:

«Il direttore generale dalla Rai, Lorenza Lei, ha scelto di portare nel consiglio di amministrazione che si terrà martedì una proposta scandalosa. A dirigere il Tg1 al posto di Minzolini verrebbe confermato Alberto Maccari, voluto da Berlusconi. In cambio, per ottenerne il consenso, alla Lega andrebbe la Direzione del Tgr con Alessandro Casarin coadiuvato da due condirettori, uno in quota Pdl, l'altro in quota Udc. Una proposta che consegna alle destre - pur divise nel sostegno al governo Monti - tutte le nomine. Si persegue nella linea di utilizzare il servizio pubblico come cassa di risonanza di Berlusconi, senza curarsi del continuo calo di ascolti. Noi ci battiamo per una televisione pubblica che non sia megafono del potere, ma espressione di tutta la società, a partire da quella che non ha mai voce e che vive il disagio di questa crisi economica. Per questo siamo contrari a queste nomine».

Roma, 28 gennaio 2012
Ufficio stampa Prc

«Domani, 27 gennaio, sarà passato già un mese dall'assassinio di Stefania Noce, la nostra compagna della provincia di Catania uccisa lo scorso 27 dicembre dal suo ex fidanzato. Nel 2012 le donne uccise dalla violenza maschile sono già 13, senza contare quelle che sono ricoverate in condizioni gravissime. E a chi ancora pensa che questo non sia un problema sociale, consigliamo di dare per lo meno uno sguardo ai freddi numeri, per rendersi conto che la violenza maschile miete vittime almeno quanto la crisi. Oggi saremo anche noi nelle piazze d'Italia per ricordare Stefania e tutte le altre donne uccise dalla violenza maschile, perché crediamo che se pur non basteranno mille fiaccole a spegnerla, potranno servire almeno per fare luce su un fenomeno ancora troppo oscurato per essere degnamente contrastato».

Ufficio stampa Prc
Roma, 26 gennaio 2012

Massimo Rossi, portavoce della Federazione della Sinistra, dichiara:

«Difendere i diritti e le condizioni materiali dei lavoratori, dei pensionati, dei precari, dallo spietato attacco del Governo Monti vuol dire, oggi più
che mai, contrastare la devastante crisi economica in atto. L’impoverimento di massa, il dilagare della precarietà e della disoccupazione, l’innesco di un’inquietante spirale recessiva, certificati dall’ISTAT, sono esattamente il prodotto di quelle manovre di taglio di pensioni e stipendi, deregolamentazione del mercato del lavoro e dei mercati più in generale, avviate dal Governo Berlusconi e sviluppate dall’attuale maggioranza che oggi vengono spacciate come “neutre” e salvifiche. Invitare i lavoratori a scendere in piazza contro queste politiche attuate ad esclusivo vantaggio delle classi dominanti del Paese è pertanto urgente e doveroso. Per queste ragioni la Federazione della Sinistra è al fianco dei lavoratori che domani 27 Gennaio sciopereranno e scenderanno in Piazza, rispondendo all’appello opportunamente lanciato dei sindacati di base. La riuscita di questa giornata di lotta, alla quale ci auguriamo concorrano tutte le forze della sinistra, può costituire un passo importante per la crescita di un’opposizione di massa capace di imporre un’alternativa, indispensabile quanto praticabile, alle sciagurate politiche liberiste».

Roma, 26 gennaio 2012

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