di Rassegna.it

E’ passata la terza notte di occupazione per i minatori della Carbonsulcis a Nuraxi Figus. A quanto riferisce l’Agi, i lavoratori che stanno portando avanti la protesta sono sempre più esasperati, ma non hanno intenzione di smettere. Anzi promettono nuove iniziative di lotta. “Le notizie che arrivano da Roma non sono confortanti - dichiarano le Rsu -, perchè il governo non sembra voler prendere in considerazione il progetto di rilancio. A questo punto siamo pronti a nuove azioni di lotta, più eclatanti, anche fuori da Nuraxi Figus”. Stamani un medico e un infermiere sono scesi all’interno della miniera, per verificare le condizioni dei lavoratori che proseguono la mobilitazione. Alcuni di loro hanno registrato problemi di bassa pressione, sono quindi stati portati all’esterno, mentre molti altri hanno continuato l’occupazione.

Leggi tutto...

di Fabio Marcelli

Va dato atto a La  Stampa di aver pubblicato un riferimento, sabato 25 agosto, a uno studio effettuato nell’ambito del Fondo monetario internazionale che va decisamente controcorrente. Da tale studio si evince infatti, in termini crudamente matematici, che “per ogni euro di taglio alla spesa se ne perdono, nel primo anno, tra 1,6  e 2,6 di prodotto interno lordo, mentre per ogni euro di aumento delle tasse se ne sacrificano molti meno, tra o,16 e 0,35″. Pertanto, anche assumendo come riferimento il più classico e per molti versi discutibile dei parametri economici, cioè il pil, la conclusione, secondo i tre studiosi, Nicoletta Batini, Giovanni Callegari e Giovanni Melina, è che “bisognerebbe dare priorità agli aumenti delle tasse” e in particolare  ”se gli aggiustamenti avvengono durante periodi di recessione e prediligono riduzioni della spesa pubblica e degli investimenti, dovrebbero essere graduali e morbide e accompagnati da aumenti delle tasse, dato che, se l’aggiustamento è basato “più sugli incrementi delle tasse che sui tagli della spesa, ed è graduale, il debito cala di più e l’effetto sull’economia è meno negativo”.

Leggi tutto...

di Ivan Cavicchi

In una stanza di un grande ospedale pubblico di Roma, due letti, un malato è assistito in intramoenia cioè paga come se fosse in una clinica privata e come se il suo medico curante fosse un libero professionista; l’altro è assistito o dovrebbe essere assistito solo perché ne ha o ne avrebbe diritto. Il primo ha saltato qualsiasi lista di attesa ed è seguito con particolare solerzia il secondo ha dovuto fare una lunga trafila, paga il suo diritto con le tasse e chi lo cura deve tenere conto dei budget, dei vincoli, delle restrizioni, degli standard ecc. Il primo può ricevere le visite dei suoi parenti a qualsiasi ora del giorno, il secondo no. Il primo al pomeriggio prende il the con i pasticcini il secondo guarda. Milioni di malati si rivolgono ogni giorno ai centri di prenotazione per curarsi, i tempi delle liste di attesa sono spesso irragionevoli, molti di loro optano per l’intramoenia e mettono mano al portafoglio. Questa è quella che si chiama “libera professione intramoenia” istituita nel ’99 con la riforma Bindi, scritta dall’attuale ministro della salute Balduzzi, che a quel tempo curava gli aspetti giuridici di quella riforma, risultato di un accordo con i sindacati medici ospedalieri che accettavano di essere sottopagati dal pubblico ma con la facoltà di rifarsi sul privato cittadino.

Leggi tutto...

di Gianfranco Capitta

Il dolore per la morte di Renato Nicolini è soprattutto quello di una privazione di qualcuno insostituibile. Non solo per le chance che la sua presenza dava a una politica che pure lo ha sempre rifiutato, non gradito, messo ai margini mentre faceva posto, e si teneva stretti in primo piano i mediocri, magari incapaci, magari corrotti. Nicolini è e resterà insostituibile per qualcosa che ha fatto di molto concreto, qualcosa che lui stesso filosofava fosse «effimero», ma che si è rivelato duraturo come il marmo e inoppugnabile come un teorema copernicano. L'invenzione della «estate romana», la voglia di consumo culturale che ha snidato e attratto in centro la sera una popolazione che se ne stava chiusa in casa per paura e sfiducia, e che riscopriva invece, come in una saga delle favole antiche, quanto fosse «bello» vedere un film con altre migliaia di spettatori, vedere spettacoli che non avrebbe mai sognato di vedere, che fossero classici o elaborazione di avanguardia, ma in un luogo riconoscibile

Leggi tutto...

di Gianmario Leone

Mentre venerdì sera era ancora in corso l'udienza presso il tribunale del Riesame, al quartiere Tamburi di Taranto, davanti alla chiesa del Gesù Divin Lavoratore, il comitato Cittadini e operai liberi e pensanti ha svolto un'assemblea pubblica aperta agli abitanti e agli operai che vivono in quello che è uno dei rioni più inquinati della città dei Due Mari. I componenti del comitato, ancora ignari delle 41 denunce che a breve saranno notificate dalla Questura per l'interruzione del comizio dei sindacati di giovedì scorso, non hanno scelto a caso il luogo della loro assemblea. La chiesa in questione infatti, anni addietro venne interamente restaurata grazie ai soldi del gruppo Riva: una sorta di mal riuscito risarcimento per i tanti danni, materiali e morali, procurati dalle emissioni del siderurgico in 60 anni di attività.

Leggi tutto...

Cerca

Sostieni il Partito


 

COME SOTTOSCRIVERE

  • tramite bonifico sul cc intestato al PRC-SE al seguente IBAN: IT74E0501803200000011715208 presso Banca Etica.
  • attivando un RID online o utilizzando questo modulo
  • con carta di credito sul circuito sicuro PayPal (bottone DONAZIONE PayPal sopra)

Ricordiamo che le sottoscrizioni eseguite con la causale erogazione liberale a favore di partito politico potranno essere detratte con la dichiarazione dei redditi del prossimo anno