Il 28 ottobre, a partire dalle ore 15.30, a Roma in Piazza Accademia di San Luca (dietro a via della Stamperia), la Federazione della Sinistra terrà un presidio nazionale presso la sede in cui si svolgerà la prossima Conferenza Stato-Regioni per protestare contro i feroci tagli allo stato sociale apportati dal Governo. Il presidio rappresenta il punto di sintesi del percorso di protesta iniziato dal nostro assessore regionale alle politiche sociali della Toscana, Salvatore Allocca, e che vede altri nostri amministratori impegnati in prima linea per alzare l’attenzione pubblica e istituzionale su quella che può essere definita ormai una vera e propria macelleria sociale e per chiedere alle regioni di continuare ad opporsi al disegno antisociale del governo e di portare avanti con maggiore forza le battaglie per ripristinare le risorse tagliate e definire i livelli essenziali di assistenza sociale.Per queste ragioni chiediamo alle/agli amministratrici/tori comunali, provinciali e regionali di aderire all’iniziativa e di organizzare nei prossimi giorni, comunque prima della giornata di giovedì 28 ottobre, forme di protesta in grado di coinvolgere anche altri amministratori e, soprattutto, la cittadinanza.In allegato il volantino che può essere distribuito durante le iniziative territoriale e che verrà dato al presidio nazionale.  

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“La Regione Lazio dica no alla macelleria sociale del governo”, questo lo striscione esposto da Ivano Peduzzi e Fabio Nobile, capogruppo e consigliere della Federazione della Sinistra alla Regione Lazio, che circa un’ora fa sono saliti sul tetto della sede del Consiglio in via della Pisana, per protestare contro i tagli agli enti locali già operati dal Governo e contro quelli che arriveranno con la prossima finanziaria e con l’accettazione del patto di stabilità che l’Europa sta per approvare“Stanno smantellando lo stato sociale” –urlano i consigliere al megafono. “Il fondo nazionale per la non autosufficienza nel 2011 sarà azzerato, quello per le politiche sociali decimato, i trasferimenti a regioni e comuni tagliati di oltre 18miliardi di euro. Tagliati i fondi per la scuola, per la sanità, trasporto e per il sostegno agli affitti”.“La stessa Polverini non fa nulla per opporsi a questo disegno antisociale del governo, non da alcuna garanzia che le risorse tagliate vengano in qualche modo ripristinate, ma si accanisce sui cittadini del Lazio con un piano sanitario scellerato che non risponde ai bisogni del territorio”.“Un modello di sviluppo alternativo –continuano- è possibile: ridistribuire reddito e benessere, investire sulla conoscenza , pensare ad un nuovo modello di economia basata sull’ecologia.“Continueremo –concludono- la protesta con un presidio organizzato dalla Federazione della Sinistra sotto la sede della Conferenza Stato Regioni per giovedì 28 ottobre, giorno in cui il governo proporrà ai Presidenti delle regioni ulteriori tagli”.

Gli italiani hanno paura della non autosufficienza perché sono stati lasciati soli ad affrontarla. Non meravigliano, infatti, i dati forniti oggi dal Censis che fotografano una cittadinanza con sempre più non autosufficienti e sempre meno stato sociale, che è stato smantellato scientificamente dal  Governo Berlusconi con tagli pesanti apportati dal 2008 ad oggi. Il fondo sulla non autosufficienza, che ammontava a 400 milioni di euro, non esisterà più nel 2011; il fondo nazionale per le politiche sociali è stato decimato come gli altri trasferimenti a regioni ed enti locali causando una drastica riduzione dei servizi sociali territoriali e la perdita di migliaia di posti di lavoro nel terzo settore. Un tema che non trova spazio sui principali media nazionali, ma che ha una portata drammatica nella quotidianità delle famiglie, soprattutto in quelle con basso o nullo reddito che subiscono anche gli effetti della crisi senza alcuna misura di sostegno adeguata.È necessario passare dalle “fotografie” della realtà alle azioni per cambiarla in meglio e il primo passo è senz’altro la cacciata del Governo attuale, che rappresenta il vero ostacolo all’uguaglianza e alla coesione sociale, calpestando i principi fondamentali della Costituzione. Per uscire dalla crisi lo stato sociale va rafforzato e non smantellato, passando dalla concezione di  “spesa sociale” da tagliare a quella di “investimento nel sociale” per un futuro socialmente sostenibile.

Antonio ferraro, responsabile nazionale Politiche Sociali Prc-Federazione della Sinistra

(ANSA) - ROMA, 13 LUG - «È incivile l'aumento degli studenti nelle classi frequentate da alunni con disabilità introdotto dal'emendamento vergogna alla finanziaria nel silenzio di media e opposizioni». Lo dichiara Antonio Ferraro, responsabile nazionale welfare del Prc, esprimendo il sostegno del partito alle valutazioni negative delle associazioni di settore. «Dopo che la maggioranza di governo Š gi… stata sconfitta dalla lotta delle associazioni - spiega - adesso se la prende addirittura coi bambini e senza neanche una logica di risparmio tanto cara a Tremonti - spiega Ferraro - Infatti, l'emendamento che prevede l'aumento degli alunni (attualmente 20) nelle classi frequentate da bambini con disabilità, oltre a essere un atto discriminatorio e lesivo della qualità dell'istruzione, non porta alcun risparmio. Anzi, stando ai precedenti, provocher… un aumento delle richieste di insegnanti di sostegno, assegnati direttamente o tramite ricorso al giudice». Per il Prc «si tratta dell'ennesimo atto maldestro e improvvisato a danno di un sistema scolastico gi… tartassato: chiediamo pertanto che l'emendamento venga ritirato e che finisca questa carneficina ai danni di diritti e persone». (ANSA).

di Pietro Barbieri (Presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) - Liberazione del 7-7-2010

Oggi tocca a noi. Sì: la FAND e la FISH, le federazioni delle associazioni delle persone con disabilità, hanno promosso, per oggi, una manifestazione contro la Manovra.Non avremmo voluto avviare azioni, ancora una volta, meramente difensive. Siamo geneticamente propositivi. Scendere in piazza è – per evidenti motivi - molto più difficile per le persone con disabilità che per chiunque altro. Eppure oggi molti di noi staranno sotto il sole per tentare un’ultima disperata azione contro l’ottusa brutalità delle disposizioni che questo Governo vuole imporci.Non possiamo fare altrimenti.La campagna mediatica, imperniata sullo stigma e sui dati artefatti, l’ha iniziata, prima ancora di presentare la Manovra, lo stesso Ministro Tremonti: la disabilità è una spesa improduttiva; i disabili pongono per il nostro Paese un problema di competitività.

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